<<È più di un favore, pa', ne sono consapevole. Ma lui non ha nessuno, capisci? L'hanno portato in centrale soltanto perché ha cercato di difendere me e Alicia.>>
Mio padre era seduto sul bordo del letto. Era notte fonda. Dopo essere tornata indietro da Orange Bay insieme a Gregor e ad Alicia ero corsa su per le scale e lo avevo svegliato. Ero certa che di persona avrei avuto più possibilità di convincerlo ad aiutarmi e di conseguenza ad aiutare Jaydon. Beh, mio padre era pur sempre uno dei migliori avvocati del pianeta. E sapevo che andavo contro ciò che gli avevo promesso, contro la decisone di restare lontana da ciò che riguardava lui, ma...
<<Millie, avevamo detto che...>>
<<Lo so, lo so.>>
<<Tu. Tu l'avevi detto. Anzi, l'avevi promesso. Saresti rimasta lontana da lui.>>
<<È vero, l'avevo promesso, pa'. Ma non ci sono riuscita.>>
Abbassai gli occhi sulla semioscurità della stanza. Mio padre si era messo a sedere sul letto e cercava il mio sguardo.<<Mills, che cosa ha fatto? Dimmelo.>>
E così gli raccontai tutto. Gli dissi ciò che era successo con Victor e Paul durante la cena sullo yacht, omettendo soltanto certi particolari, e gli spiegai di come poi io e Jaydon ci fossimo ritrovati a parlare di tutto. Non gli dissi che avevamo fatto l'amore, ma dentro di me lo sapevo. Sapevo che lui sapeva. Era una sensazione impossible da descrivere. Gli spiegai di come durante l'ultima notte delle lanterne io e Alicia avessimo incontrato Victor e Paul ubriachi e di come loro ci avessero infastidite, insultando e offendendo anche Gregor. Gli spiegai dell'intervento di Jaydon e di come poi tutto fosse terminato con l'arrivo della polizia.
Bruce sospirò, si strofinò gli occhi, guardò l'ora.
<<Mills... non era esattamente questo ciò che intendevo con "trascorrere un'estate in tranquillità". Più che altro, sono preoccupato per te. Perché...>>
<<Non ha importanza, papà. Davvero. Ho capito che cosa rischio. Ho considerato tutto, ci ho pensato. Ho cercato di fare la cosa giusta, e invece poi ho seguito ciò che sentivo. Niente di più. Non avrei voluto infrangere così quella promessa, ma...>>Mio padre sorrise. Non mi lasciò terminare la frase.
<<Va bene, Mills. Per me è sufficiente. Dovrei dirti di lasciar perdere tutto, lo sai. Dovrei farlo, davvero. Ma so che cosa significhi provare qualcosa per qualcuno. Lo posso capire.>>
Mi sentii più leggera all'improvviso. Ancora una volta, lui aveva compreso ciò che provavo.
Lo abbracciai. Era straordinario. Lo era sempre stato.
<<Significa che mi aiuterai? Voglio dire... che lo aiuterai?>>
Lui scosse la testa.
<<Lo farò uscire di lì in un batter d'occhio, Mills. Però dopo sarai costretta a farmelo conoscere.>>
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Una storia d'amore d'estate
RomanceMillie ha diciotto anni. È l'estate dopo il diploma: quella in cui si diventa grandi, dicono. Quella in cui si dovrebbe pensare soltanto a divertirsi, un attimo prima di entrare definitivamente nel mondo degli adulti. Ma per lei, che ha dovuto assi...