<<Pronto?>> chiesi.
Ma sapevo che era lui.
Mentre pronunciavo quelle parole potevo vedere Alicia e Gregor sempre più vicini, sempre più uniti.
Ne ero felice. Ma ero altrove, all'improvviso.
<<Che cosa stai facendo?>> domandò Jaydon dall'altro lato del telefono.
E sentire la sua voce fu tutto. No, di più, di più ancora. Fu un altro batticuore, ancora un altro brivido. Fu una sensazione di pancia, forte come lo scoppio improvviso di un petardo nel cuore di una notte muta sotto lo sguardo rassicurante delle stelle.
<<Sono con Alicia>> dissi, cercando di sembrare tranquilla.
Ma non lo ero, non lo ero affatto. Ero emozionata.
Emozionata. Che parola strana. Che sensazione.
<<Dove?>> mi chiese.
<<La notte delle lanterne. Dovresti saperne qualcosa.>>E non appena terminai di pronunciare quelle parole me ne penti. Perché lo avevo fatto? Perché avevo lasciato che quella parte di ciò che realmente sentivo uscisse allo scoperto così inaspettatamente e bruscamente? Non era ciò che volevo.
Oh, sì, Mills. Perché provare ad essere così forte ti è costato qualcosa, lo sai. No, anzi, ti è costato tanto. Era inevitabile che accadesse, prima o poi.
Mi morsicai la lingua. Passai una mano lentamente tra i miei capelli. Guardai Alicia e Gregor che ballavano dolcemente, sulle note ora di un pezzo di Lady Gaga. Jaydon rimase in silenzio per un po' ed ebbi paura di scoprire in che modo avrebbe reagito a quella mia frase.
<<Ho voglia di vederti, Millie.>>
E allora imparai a tremare di nuovo, da dentro. Era bello. Provavo finalmente qualcosa di diverso da tutto il resto. Avrebbe potuto dire qualsiasi cosa in quel momento, e invece mi stupì ancora. L'avevo messo a nudo - in un certo senso senza volerlo- e lui aveva risposto in quella maniera così inaspettata.
<<Ho voglia di vederti anche io, Jay>> gli risposi, sorridendo. Chiusi gli occhi per un istante. Rivissi in un flash straordinario l'amore che avevamo fatto la notte precedente. Tornai a vivere dentro di me il modo in cui lo avevamo fatto. Ripensai a quanto fosse stato forte e intenso e bello come un arcobaleno di sensi, respiri, sospiri.
Ma anche questa estate finirà, prima o poi, Mills.
<<Dove sei, Jay?>> gli chiesi.
Prima di quella sera non lo avevo mai chiamato in quel modo. Fu strano ed intimo al tempo stesso. Per qualche ragione mi sentii bene in quel momento, in quella confidenza così inattesa.
<<Ad Orange Bay. Credo che il destino ci voglia vedere insieme>> disse Jaydon e provai un'emozione incontenibile.
Stava andando tutto così... bene. Ci sarebbe stato tempo per considerare il futuro. Non era il caso di pensarci in quel momento. La Millie di qualche mese prima lo avrebbe fatto. Si sarebbe tormentata, oh sì, ne avrebbe sofferto. Ma ora....
Tornai ad osservare Alicia e Gregor. Mi sembravano ancora più vicini, ancora più belli insieme.
... ora no. Ora era il presente a contare. Per piangere ci sarebbe stato tempo, dopotutto.
<<Sono dove si balla, Jay. E stanno ballando tutti tranne me>> dissi, sorridendo.
<<Lo so>> rispose lui, regalando al mio stomaco un- sensazione di vuoto improvviso.
Mi guardai intorno.
<<Non stai cercando dalla parte giusta, Mills>> disse ancora Jaydon.
Così mi voltai nella direzione opposta e finalmente lo vidi. Era in piedi fermo sulla strada oltre la tettoia. Teneva il casco in mano.
Sorrideva.
Fu in quel momento che mi resi conto che a un passo da Alicia e Gregor erano comparsi Victor e Paul.
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Una storia d'amore d'estate
RomanceMillie ha diciotto anni. È l'estate dopo il diploma: quella in cui si diventa grandi, dicono. Quella in cui si dovrebbe pensare soltanto a divertirsi, un attimo prima di entrare definitivamente nel mondo degli adulti. Ma per lei, che ha dovuto assi...