Capitolo 3

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Camila si lasció guidare nella sua nuova stanza da Ariana, la quale dopo aver mostrato a Sofi la sua camera l'aveva lasciata lì a giocare.
Camila aprí la porta della camera e ne rimase stupefatta, era grande, con un letto matrimoniale, una cabina armadio, un bagno personale ed una porta finestra seguita da un balcone enorme con vista su Hollywood.
Le pareti erano colorate di bianco con dei particolari nero opaco nelle mensole sopra il letto e nei laterali dei cassetti. In più un divano ed una poltrona anch'essi neri si posizionavano sul lato sinistro della stanza ed un televisore abbastanza grande sporgeva invece dal muro.

-" Wow"- sussurrò Camila continuando a guardarsi intorno stupefatta.

Non era abituata a tutta questa esagerazione nelle abitazioni, ma ciò non significa che non le piacesse, anzi. Però lo trovava troppo esagerato, non voleva che i suoi zii ed i suoi cugini si scomodassero tanto per lei e la sua famiglia. D'altronde sarebbero stati poco lì, giusto il tempo di fare stabilizzare Alejandro con il lavoro e trovare un loro appartamento.

-" davvero questa è la mia camera Ariana ? "- domandò e la mora annuí sedendosi sul bordo del letto. -" si cuginetta, adesso mentre sistemi le tue cose mi racconti un po' della tua vita in questo ultimo periodo e più tardi andiamo a fare un giro così ti porto a vedere Hollywood, Rodeo Drive e Venice Beach"

Camila si girò verso la cugina più grande ed annuí per poi spostarsi verso la sua valigia lasciata poco prima nella stanza dal maggiordomo che al loro arrivo li aveva accolti.
Iniziò a uscire quei pochi vestiti che aveva e li sistemò nell'armadio sotto lo sguardo vigile di Ariana che era rimasta intenerita dalla poca quantità e dallo stile semplice dei vestiti che la cugina possedeva.

-" Allora Mila, dimmi un po', come sono andati questi primi anni al liceo ? "- domandò.

Camila abbassò lo sguardo e ringraziò mentalmente di essere girata di spalle così che Ariana non potesse guardarla negli occhi mentre diceva una delle più grandi stronzate in vita sua
-" sono stati abbastanza belli, non mi posso lamentare.. ho tanti amici"- queste ultime tre parole le disse con gli occhi chiusi per evitare alle lacrime di scendere.

Non che Camila non fosse contenta delle sue amicizie, anzi era grata di avere Perrie e Jade al suo fianco, ma all'inizio del liceo sperava di poter finalmente essere notata da qualcuno in maniera positiva senza le solite risatine seguite dai commenti sarcastici sul suo modo di vestire e sulle sue possibilità economiche, che si era dovuta subire per i tre precedenti anni di scuole medie. Invece nonostante tutti i buoni propositi che si era prefissata ed i cambiamenti che aveva posto sulla sua persona e sul suo carattere, i primi due anni di liceo furono uguali a quelli passati alle medie.

3 anni prima

Era il primo giorno di scuola alla Miami High School. Camila si trovava nel cortile della sua nuova scuola con in suo adorato zaino rosa della eastpack in spalla ed alcuni libri tra le braccia.
Si guardò un po' intorno prima di entrare, nel caso vedesse apparire qualche faccia conosciuta proveniente dalla sua vecchia scuola media, ma una volta dopo essersi resa conto di essere fuori pericolo tirò un sospiro di sollievo e virò dritto verso la segreteria per prendere il suo orario delle lezioni.
La segretaria oltre a quello era stata così gentile da fornirle una piccola mappa della scuola in modo che così evitasse di perdersi data la maestosità dell'edificio.

Così Camila si diresse al suo armadietto, il numero 418, ed iniziò a sistemare i libri al suo interno. Quel primo giorno di scuola Camila lo considerava come anche il primo giorno della sua nuova vita, lì dentro nessuno sapeva chi fosse e sperava finalmente di potersi lasciare alle spalle i suoi vecchi compagni delle medie una volta per tutte.
Carlos seppur frequentasse la stessa scuola e fosse uno dei più popolari, quel giorno non potette accompagnare la sorella minore in quanto aveva da poco subito un incidente in motorino ed essendo  ingessato dalla caviglia al ginocchio era rimasto a casa. Tutto sotto controllo insomma, ma Camila aveva comunque paura, d'altronde per quanto la solitudine in quella nuova scuola potesse essere un vantaggio allo stesso tempo le metteva paura.
Era finalmente entrata nelle scuole superiori, nel mondo dei grandi, ed era completamente sola.
Chiunque in una situazione del genere avrebbe paura, ma la cubana scacciò questo pensiero e decise che oltre ad una nuova scuola ci sarebbe stata una nuova Camila, più forte e sicura di se, ma si sà che non sempre tutto va nel modo giusto.

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