L'armadietto di Camila era il 727, propio accanto a quello di Dinah e di fronte a quello di Lauren.
Durante il tragitto per la segreteria entrambe non proferirono più parola su Shawn bensì continuavano a lanciarsi sguardi furtivi.
Camila voleva sapere perché Lauren avesse reagito così al comportamento di Shawn, d'altronde anche se ci stesse provando almeno era un ragazzo gentile, la cubana si chiedeva il motivo per il quale la corvina si era preoccupata per lei senza nemmeno conoscerla. Camila rimase con i suoi quesiti nella testa poiché a Lauren non porse alcuna domanda.Al suono della campanella Dinah prese Camila sottobraccio ed insieme si recarono in quella che era la prima aula del giorno. A Camila tremavano un po' le gambe, ma la presenza della polinesiana in un certo senso la rassicurava.
-" Dai Chanco stai tranquilla, quella classe è piena di sfigati non avere paura "-
Camila le sorrise e domandò incuriosita -" Che razza di nome è Chanco ? "-
-" È un soprannome che ti ho dato, mi è venuto spontaneo. Tu sei vuoi puoi trovarne uno per me oppure chinarmi Dj, Queen D, o più comunemente 'Settima Meraviglia del mondo' "- concluse Dinah sicura di se.
Camila scoppiò a ridere per i nomignoli che Dinah si era affibbiata da sola. Era bello per Camila vedere qualcuno sicuro di se, con la consapevolezza di essere bella senza però cadere nel ridicolo atteggiandosi da stronza montata.
Dinah invece, si vedeva che tutto ciò che faceva e diceva era con simpatica e non con il solito senso di superiorità che solitamente prevale sulle ragazze anche solo 'carine'.L'aula si trovava al secondo piano di uno dei tanti edifici. Arrivati all'interno Dinah guidò Camila verso l'ultimo banco dicendole che quello era il suo posto da tre anni e che non avrebbe cambiato con nessuno. Durante quel breve tragitto dalla porta al banco molto occhi si posarono su Camila, ma lei provò a fregarsene. Giunta al suo posto si sedette nel banco accanto a Dinah e Shawn. Camila si trovava esattamente in mezzo ai due. La cubana di sentiva un poco in colpa nei confronti di Shawn, d'altronde durante la scenata di Lauren era stata ferma immobile senza sentenziare dicendo la sua, e questo oltre a farla apparire debole la faceva apparire anche come una sottomessa, almeno questo pensava lei.
Solo che se anche avesse voluto opporsi, l'istinto e la forza di volontà le dissero di seguire la corvina e farsi accompagnare da lei.
In ogni caso però voleva lo stesso scusarsi con Shawn.-" Ehy Shawn "- gli posò la mano sulla spalla, costringendo il ragazzo a togliersi le cuffiette dalle orecchie e mettere in pausa la playlist
-" Volevo dirti che mi dispiace per quello che è successo prima con Lauren, davvero per me se mi accompagnavi tu o mi accompagnava lei non cambiava nulla. "- il ragazzo annuí regalandole uno splendido sorriso a trentadue denti. Si sistemò meglio sulla sedia e le rispose.-" Tranquilla Mila, conosco Lauren da una vita e so come è fatta. Mi sono accorto da tempo di non starle affatto simpatico, il tutto poi si è amplificato quando l'anno scorso le confessai di essermi preso una cotta bella e buona per lei.
Ovviamente quando glielo dissi si mise a ridere dicendomi che ero stupido e che oltre amicizia non ci potesse essere nulla. Penso che lo abbia fatto perché le piaci, e di conseguenza voleva farmi un dispetto "--" Le piaccio ? Ma scusa non è etero lei ? "- domandò curiosa la cubana.
-" Si, si è etero o almeno così lei dice. Solo che ho sentito voci in giro che dicevano che alla festa di fine anno dell'anno scorso si fosse fatta due tipe. Noi non le abbiamo mai chiesto niente però di sicuro non crediamo alla sua innocenza. In ogni caso ovviamente il 'le piaci' che ho usato io non era per dire che le piaci in quel senso, cioè magari anche dato che sei bellissima, ma io intendevo comunque come persona "-
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She Loves Control
FanfictionCamila era sempre stata una ragazza abbastanza timida, viveva la sua quotidianità, la sua vita e la sua normale adolescenza tranquillamente fin quando un giorno Alejandro, suo padre comunicó di aver ricevuto una nuova proposta di lavoro e che da lì...