Capitolo 63

2.1K 97 9
                                    

Quella mattina subito dopo la visita Camila aveva scelto di non andare a scuola, aveva chiesto a Sinu la possibilità di tornare a casa con la scusa che la notte aveva dormito poco a causa dei compiti da dover svolgere, la donna aveva acconsentito ma ovviamente nonostante avesse fatto finta di credere alla figlia, aveva comunque compreso che la sua mancata voglia di andare a scuola era dettata da qualche litigio che aveva avuto con Lauren. Ed in effetti era così, lo aveva compreso nel momento in cui prima di entrare in ospedale aveva visto Camila discutere riguardo qualcosa con la sua ragazza e vedendo poi la corvina andare via con le lacrime agli occhi aveva fatto due più due ed aveva capito che le due non dovevano essersi riappacificate e di conseguenza Camila voleva evitarla.

Ma a Sinu andava bene così, conosceva sua figlia e sapeva che se Camila saltava scuola non era di certo per un qualcosa di futile ma al contrario doveva essere davvero importante. Per questo aveva lasciato la ragazza fare la sua scelta, così dopo aver terminato la visita di controllo con il dottor Martin ed essere andate a fare la spesa, erano rincasate ed avevano speso buona parte delle ore successive a preparare dei dolci che poi sarebbero stati mangiati dai ragazzi. A Sinu e Joan, da buone madri casalinghe, piaceva preparare dei dolci per i loro bambini, era una passione che da sempre condividevano e che fortunatamente nel corso degli anni non era mai andata scemando.

-" Mamma io vado a farmi una doccia e poi mi corico un po' d'accordo ? "- annunciò la piccola dopo essersi lavata le mani e slegata i capelli. Per tutto il tempo era stata taciturna e Sinu l'aveva notato, aveva anche evitato di farla innervosire facendole domande, ma si sà, una madre è sempre una madre ed è normale che con la sua preoccupazione non sa tenere la bocca cucita.

-" Mija, ti va di parlare di quello che è successo oggi con Lauren ? Ho visto che litigavate e sai che puoi dirmi tutto"- le disse poggiandole una mano sulla spalla.

-" Tranquilla mamma, io e Lauren siamo una più cocciuta dell'altra ed i diverbi sono all'ordine del giorno con noi, quindi non ti preoccupare "- le rispose provando a tranquillizzarla. La donna annuì e dopo averle lasciato un bacio in fronte lasciò andare sua figlia la quale si chiude subito in bagno per farsi una doccia che potesse rinfrescarla e farle mandare via dalla testa i flashback della mattinata passata.

Nonostante Camila si fosse resa conto che Lauren si era pentita poco dopo il loro diverbio, quando le due ragazze litigavano lei restava sempre particolarmente turbata. Le succedeva sin da prima dell'incidente quando il loro rapporto non era definito e continuava a succedere anche adesso che oramai stavano insieme ed avevano capito di amarsi. Ma Camila sapeva che Lauren era fatta così, era consapevole del fatto che dietro la freddezza e la scontrosità di Lauren si celasse una buona dose di paura e nascoste sotto le parole dette di quella stessa mattina in realtà Lauren voleva semplicemente farle capire che aveva paura, che temeva Ty ancora di più di quanto già lo facesse anche se era grata per ciò che la più piccola aveva fatto per lei. La cosa che faceva innervosire Camila, che le faceva letteralmente perdere il lume della ragione era propio che sperava di ottenere da Lauren una confessione, sperava che finalmente la sua ragazza potesse dirle " Camz ho paura " piuttosto che un " Camila cazzo ti rendi conto di cosa hai fatto ? " per celare le sue debolezze ed i suoi mostri; alla piccola bruna non importava essere attaccata da lei, le importava che Lauren si fidasse e le dicesse come si sentisse perché tanto lo faceva o no, Camila lo stesso capiva quali fossero i suoi veri sentimenti ed i suoi veri pensieri, aveva imparato a conoscerla ed adesso si rendeva conto di comprendere prima lei le cose piuttosto che Lauren, le bastava guardarla dritta negli occhi per decifrare ogni sua emozione ed ogni sua sofferenza.

Uscì dal bagno e prese dell'intimo pulito per poi indossare sopra solo un pantaloncino ed una felpa dei The 1975 che aveva rubato a Lauren qualche giorno prima a scuola, uno giorno in cui c'era particolarmente freddo e la ragazza più grande, super protettiva come sempre, se l'era tolta per darla a Camila e riscaldarla, anche se ugualmente la piccola aveva passato tutta la pausa pranzo avvinghiata al corpo della sua ragazza con la scusa del ' non puoi morire di freddo pure tu ' anche se Lauren nonostante indossasse solo un top con sopra la sua amata giacca di pelle, stava bene. Spense il cellulare non avendo voglia di sentirlo suonare e lo appoggiò sul comodino per poi andarsi ad infilare sotto le coperte, quelle morbide e calde coperte che solo dopo le braccia di Lauren erano in grado di farla sentire al sicuro e protetta. La stanchezza era tanta, tanta quando erano i pensieri riguardanti il voler tirare ancora Lauren fuori da quella merda una volta per tutte, così senza nemmeno rendersene conto Camila cadde nel mondo degli sogni avvolta dalle solide braccia di Morfeo.

She Loves Control Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora