Lauren rimase ferma interdetta per qualche secondo, si stava ritrovando davanti ad una situazione scomoda che non aveva via d'uscita. Victor si trovava difronte a lei, era appoggiato con una spalla allo stipite della porta bianca in plastica di quella stanza di ospedale, Lauren sapeva che il suo patrigno non era affatto stupido e che si sarebbe prima o poi accorto che lei fosse scappata, ma onestamente parlando era stata troppo ingenua a non rendersi conto che quel momento sarebbe arrivato più presto di quanto lei si aspettasse. Nel momento in cui era scappata di casa non aveva riflettuto, il suo unico pensiero era rivolto a Camila e di conseguenza non aveva pensato che se Victor si fosse accorto della sua assenza non avrebbe perso tempo a trovarla e così infatti era successo.
-" Quante volte devo dirti Michelle che quando esci voglio essere avvisato ? "- disse con tono falso, dava l'apparenza di essere un genitore apprensivo, in realtà era solo un mostro -" Voi potete capirmi, insomma sai tua figlia in camera sua a studiare e dopo qualche minuto non la trovi più "- si rivolse verso gli altri genitori presenti nella stanza, i quattro adulti annuirono d'accordo con l'uomo. Se solo avessero saputo che il realtà quell'uomo osava alzare le mani e ferire quella che chiamava sua figlia, se solo avessero saputo che in realtà Lauren non stava studiando in camera ma che in realtà lui ce l'aveva chiusa dentro non avrebbero certamente annuito.
Lauren abbassò lo sguardo non sapendo come rispondere, aveva paura di creare ancora più casini di quelli in cui già fosse. Ariana non sapeva come comportarsi, voleva intervenire ed aiutare la sua amica essendo l'unica a conoscenza della realtà nella quale la corvina viveva, ma non voleva metterla in ulteriori guai perché sapeva che qualsiasi cosa facesse o dicesse si sarebbe ritorta contro la ragazza dagli occhi verdi.
-" Forza Michelle, adesso andiamo. Saluta i tuoi amici ed andiamo a casa che la mamma ci aspetta "- disse l'uomo avvicinandosi e prendendola per il polso.
Senza dire una parola Lauren si alzò dal lettino di Camila, prese la sua giacca e fece per andarsene ma una mano piccola e fredda la bloccò per il braccio, nonostante fosse di spalle sapeva a chi appartenesse quella presa debole.
-" Ma ti chiami Lauren o Michelle ? "- chiuse Camila innocentemente.
-" Michelle è il suo secondo nome, non lo usa però perché non le piace "- rispose Victor guardando la ragazza, il suo sguardo glaciale si riflettè in quello innocente della ragazza. Camila non si era resa conto dell'occhiataccia che l'uomo le aveva lanciato ma Lauren si, per questo calò ancora una volta il capo e si divincolò dalla sua presa.
-" Ciao Camz.. buonanotte "- le disse voltandosi per incrociare quel cioccolato quali erano i suoi occhi per un'ultima volta. Camila la salutò con la mano e le mandò un piccolo bacio volante, dopodiché Victor guidò Lauren fuori dalla stanza lungo il corridoio verso le scale.
La sua presa sul braccio della ragazza era ferrea, la corvina poteva sentire tutta la forza che esercitava sul suo arto e nonostante le stesse facendo male non aprí bocca. Adesso era nei guai, era fottutamente nei guai.
-" Sentite, io vado un attimo al bar a comprare qualcosa "- disse Ariana allarmata, doveva salvare Lauren e lei era l'unica a poterlo fare.
-" Mani vieni con me ? "- e Normani era l'unica a poterla aiutare.
La ragazza annuí e seguí la sua amica fuori della stanza, erano bastati degli sguardi e Normani aveva capito ogni cosa. Era per questo che Ariana aveva scelto lei, sapeva che la sua amica aveva parecchia discrezione ed un occhio attento ai particolari, per quanto amasse Courtney e volesse bene ad Ally e Dinah, sapeva che queste tre non sarebbero state così dinamiche e che non sarebbero riuscite a tenersi a freno. Normani invece si, aveva questa capacità di restare lucida e cognitiva in ogni situazione le si presentasse davanti.
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She Loves Control
FanfictionCamila era sempre stata una ragazza abbastanza timida, viveva la sua quotidianità, la sua vita e la sua normale adolescenza tranquillamente fin quando un giorno Alejandro, suo padre comunicó di aver ricevuto una nuova proposta di lavoro e che da lì...