Il dolore, così come la matematica, non è mai stato un'opinione. Il dolore è reale, concreto ed insopportabile. Ognuno di noi ha una soglia di dolore differente l'una dagli altri, c'è chi riesce a sopportarlo per ore nonostante la sua intensità e c'è chi invece al primo taglietto non lo sopporta più. C'è qualcosa che però accumuna tutti in materia: prima o poi cediamo e, o vince il dolore o vinciamo noi. Il tempo è fondamentale ma la forza è ciò che può realmente dare un calcio nel culo a quella bestia.
Lauren stava sesta sul letto di Ariana senza la sua felpa e con addosso soltanto il reggiseno, la sua migliore amica, al suo fianco, le stingeva forte le mani mentre Joan cercava in ogni modo di curare quella ferita aperta e infettata dal sangue che vi si era stagnato sopra durante quelle ore creando una patina di crosta. Il taglio era davvero profondo, più di quanto Lauren avesse potuto immaginare, ed era infatti per questo che aveva sottovalutato la sua importanza ed aveva pensato di curarlo da sola con il suo solito metodo casalingo, lo stesso che usava la sua nonna quando da piccola si sbucciava un ginocchio o scorticava un braccio salendo su un albero; stavolta la situazione era diversa ed era molto più grave delle precedenti, Joan nell'esatto momento in cui vide la ferita sbiancò da quanto questa fosse ridotta male: diversi tessuti erano stati lacerati ed alcuni vasi sanguigni erano scoppiati causando una leggera emorragia interna. Fortunatamente sia i muscoli che i tendini però erano rimasti illesi e di questo Joan ne fú grata in quanto se anche quelle parti fossero state toccate Lauren rischiava grosso ed era necessario andare al pronto soccorso.
-" Tesoro devi stare ferma sennò non riesco a metterti i punti "- fortunatamente ringraziando il cielo, Joan aveva un passato da infermiera ad uno dei più famosi ospedali di Los Angeles, ed una carriera in corso come ortopedico presso il suo studio privato, per questo era stata subito in grado di aiutare la ragazza capendo immediatamente la maniera in cui agire.
" Lo so ma fa malissimo ! "- urlò Lauren tanto era il dolore che aveva, non solo quello procurato dalla ferita ma anche quello dei punti a carne viva che Joan le stava mettendo.
-" Laur ha quasi finito. Fai un ultimo sforzo"- le disse Ariana carezzandole la fronte e lasciandoci un bacio sopra.
Nel giro di qualche secondo dopo otto punti, un paio di gridi da parte di Lauren, ed una mano di Ariana sgretolata, Joan terminò il suo lavoro. Applicò sopra la ferita un medicinale che fungeva da antidolorifico e disinfettante, poi prese una garza pulita e circondo l'intero busto della ragazza così che questa fosse un po' meno mobilitata, e che con dei movimenti bruschi evitasse di riaprirsi la ferita.
-" Ecco fatto. Purtroppo non posso assicurarti nulla riguardo la cicatrice ma intanto adesso non sei più a rischio di infezione "- le disse Joan. La donna si alzò dalla sua posizione ed andò a sedersi a lato di Lauren nel letto di sua figlia. La corvina con i gomiti cerco di issarsi su, ma ormai troppo debole finí per sollevarsi di soli pochi centimetri infatti Ariana si premurò di metterle un cuscino dietro la schiena così che non avesse ulteriori dolori.
-" Come ti senti ? "- le domandò Courtney dalla porta. Ariana dopo essere tornata a casa aveva avvistato la sua ragazza dicendole di raggiungerla il prima possibile, Normani invece aveva spiegato a Dinah ed Ally la situazione assicurando che tutto adesso era sotto controllo. Alla fine le tre ragazze erano tornate a casa ed erano rimaste soltanto Ariana e Courtney in quanto quest'ultima era da quando Camila aveva avuto l'incidente che non abbandonava mai la sua ragazza, nemmeno di notte, in quanto questa aveva frequenti attacchi di panico.
-" Sto meglio adesso "- rispose Lauren
-" Chris e Taylor dove sono ? Devo avvisarli che dobbiamo andare via "--" No Lauren non se ne parla "- l'ammoní subito Joan mettendole una mano sul petto -" Da medico, ma soprattutto da madre, ti impedisco categoricamente di alzarti. Sei troppo debole fisicamente ed anche emotivamente, ed ovvio che non mi sono bevuta il fatto che tu sia caduta dal motorino. "- disse la donna severamente. Non era arrabbiata con Lauren nella maniera più assoluta, la ragazza era come una seconda figlia per lei ed è propio per questo che conoscendola non si era bevuta la storia che Lauren fosse caduta andando sul motorino di Chris. Questa era la scusa che avevano utilizzato per giustificare quella ferita, la corvina non aveva ancora nessuna intenzione di dire la verità in quanto continuava a temere per l'incolumità sua e dei suoi fratelli.
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She Loves Control
FanfictionCamila era sempre stata una ragazza abbastanza timida, viveva la sua quotidianità, la sua vita e la sua normale adolescenza tranquillamente fin quando un giorno Alejandro, suo padre comunicó di aver ricevuto una nuova proposta di lavoro e che da lì...