Erano passate tre settimane da quel giorno. Tre settimane e Camila e Lauren non avevano ancora fatto pace. A dire la veritá, la cubana non aveva intenzione di farla, Lauren l'aveva offesa ed in un certo senso umiliata, Camila non aveva assolutamente intenzione di porgerle l'altra guancia per rivere un nuovo schiaffo, per lei le cose potevano rimanere cosí com'erano, giá tanto erano piú che distrutte, d'altronte puoi ricucire la ferita ma la cicatrice resta. In quelle tre settimane tutti si erano accorti che tra le due ragazze fosse successo qualcosa, Ariana aveva cercato di indagare da entrambe le parti per capire cosa fosse successo tra la sua migliore amica e sua cugina, ma nessuna delle due ragazze aveva detto nulla, si erano limitate ad un semplice 'sono affari nostri' che aveva portato Ariana a non fare più domande, di canto suo però, la cubana più grande aveva paura fosse successo qualcosa di grave che le aveva fatte allontanare. Shawn era visibilmente contento di questo allontanamento, sfruttava ogni possibilità per avvicinarsi a Camila, la invitava ad uscire, a studiare insieme, le dava passaggi a scuola e lei accettava, Shawn sapeva che lo faceva solo sotto forma di amica ma a lui andava bene, meglio averla come amica che non averla per niente. Anche se il ragazzl ancora sperava potesse nascere qualcosa.
Lauren dal giorno dopo che aveva litigato con Camila aveva provato ad avvicinarsi a lei, a chiederle scusa ma la cubana la evitava come la pesta, stava appiccicata a Dinah per qualsiasi cosa, sapeva che la corvina avrebbe difficilmente abbassato le difese in presenza di qualcuno, e Lauren sapeva che lei lo sapeva, e per tale motivo si era presentata spesso sotto casa della cubana ma quest'ultima si chiudeva in camera per evitarla, non rispondeva né alle sue chiamate nè ai suoi messaggi.
Camila la evitava si, ma allo stesso tempo la pensava. La sua testa era sempre a lei, da quando Frankie le aveva rivelato del padre di Lauren non faceva altro che pensarci. Come può un uomo togliersi la vita ed abbandonare cosí una moglie e tre figli ? Ma soprattutto, perché farlo ?
Camila aveva chiesto a Frankie ulteriori informazioni quel pomeriggio cosí come i seguenti ma il biondo non aveva accennato a dire nulla, l'unica cosa che si era concesso di dirle era che non stava bene, per il resto avrebbe dovuto dirglielo Lauren.
La cubana non aveva chiesto ad Ariana, non ci aveva nemmeno provato, se già Frankie le aveva riasposto in quel modo, Ariana avrebbe fatto scena muta, inoltre la bruna aveva già accennato a Camila che la corvina non avesse avuto una vita facile, ma che lei non aveva il diritto di raccontargliela, solo Lauren poteva farlo.Quel mercoledì mattina Camila era stanca, aveva studiato tutta la notte per una verifica di matematica ed adesso stava morendo di sonno. Sostava appoggiata con le spalle al suo armadietto mentre reggeva tra le mani i suoi libri, Dinah era a pochi passi da lei mentre frugava per cercare qualcosa nel suo zaino.
-" Merda! Dove cavolo è ?!"- sbottó la polinesiana. Camila corrugó le sopracciglia e si avvicino a lei.
-" Cosa cerchi DJ ? "- domandó
-" Le chiavi del motorino... ah eccole"- la bionda cacció un urletto per la felicitá, Dinah era sempre stata maldestra e spesso dimenticava dove lasciava le cose. In questo Camila si rivedeva. Anche lei spesso perdeva le cose, una volta per esempio aveva perso le chiavi di casa ed era rimasta un'ora sotto la pioggia aspettando che Carlos tornasse per lasciarla entrare.
Le due ragazze si incamminarono lungo il corridoio della scuola che avrebbe portato alla loro classe di Storia al secondo piano, ma ad un certo punto Camila vide in lontananza Lauren che avanzava verso di loro a passo deciso.
-" Senti.. "- disse rivolgendosi alla polinesiana -" io ho dimenticato una cosa in macchina di Ariana stamattina, vado a prenderla e arrivo. Tu vai in classe e tienimi il posto "- Dinah annuì e si incamminó verso la sua precedente destinazione. Camila appena la vide scomparire tra la folla cambiò direzione e inizió a camminare verso le scale che avrebbero portato al piano inferiore. Era sicura che Lauren la stesse seguendo e lei voleva seminarla, non voleva affatto parlarle. Scese gli scalini a due a due fino a quando non riuscì ad arrivare nell'androne del primo piano, sollevó lo sguardo e cercò di individuare una strada secondaria che potesse portarla nuovamente al piano di sopra ed andare in classe senza permettere a Lauren di farsi trovare. Non era la prima volta che accadeva una cosa simile, anche nelle settimane precedenti era successo che Camila scappasse da Lauren quando lei la seguiva, era convinta che la corvina volesse parlarle ma le intenzioni non erano reciproche, e poì si divertiva a vedere Lauren esasperata mentre la cercava e non la trovava.
Vide la rampa di scale secondaria dall'altro lato della stanza ed attraversó la massa di studenti per raggiungerla, si guardó un'ultima volta indietro e dopo aver constatato che Lauren non stava lì a seguirla iniziò a salire. Le sua speranza di scappare venne rasa al suolo nel momento in cui alla fine delle scale vide la grande con le mani incrocate sotto il seno, la stava aspettando. Lei non era stupida, sapeva che Camila avrebbe preso la strada secondaria.
La cubana la guardó e sospiró frustrata ma non disse niente, continuó per la sua strada a capo basso e raggiunse l'ultimo gradino passandole accanto. Non la guardó nemmeno negli occhi e provó ad andare avanti ma Lauren l'afferró per un braccio e la sbattè al muro intrappolandola con il suo corpo.
-" Hai finito di scappare Camila ?"- domandó. Il suo tono era duro e freddo ma anche se non lo dava a dimostrare era ferita. Lauren era ferita del fatto che Camila non volesse più parlarle, non è capiva il motivo vero e propio, ma d'altronde lei non sapeva che quella frase anche se apparentemente stupida e magari senza valore, aveva scaturito nella cubana l'inferno. Camila aveva ricominciato a sentirsi una nullità, qualcuno la cui esistenza non aveva né motivo né valore. Non che prima non aveva questi pensieri di se stessa ma in qualche modo si sentiva leggermente migliore, un pó meno inutile.
-" Che cazzo vuoi Lauren eh? Volevi che andassi via e l'ho fatto, non hai bisogno di una stupida ragazzina, una mocciosa senza valore "- Camila rimarcó appositamente le ultime parole, le stesse che Lauren aveva detto settimane prima, cosí da far veramente capire alla corvina che erano state propio quelle a farla andare via.
Lauren rallentó la presa sui polsi della cubana e questa sfruttó l'opportunità per scansare il corpo della grande dal suo. La corvina, che fino a pochi minuti prima non capiva quale fosse il motivo ben preciso che aveva portato Camila ad andarsene, adesso si era resa conto che le sue parole avevano avuto un peso e che erano state la causa di tutto.
-" Camz, io..."- provó a dire ma la cubana la stoppó con una mano davanti alla bocca.
-" Non voglio sapere niente Lauren, solo, lasciami stare "-
Ehyyyy, ecco quí il nuovo capitolo. So che è più corto e che succedono poche cose difatti è un capitolo di passaggio. In ogni caso spero vi piaccia. Lasciate una stella una ed un commento.
Baci
Monica💚
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She Loves Control
FanfictionCamila era sempre stata una ragazza abbastanza timida, viveva la sua quotidianità, la sua vita e la sua normale adolescenza tranquillamente fin quando un giorno Alejandro, suo padre comunicó di aver ricevuto una nuova proposta di lavoro e che da lì...