She Loves Control

Capitolo 39

Era passato esattamente un mese, un mese dal rientro a scuola ed un mese da quella discussione che Camila ebbe con Dinah. La polinesiana continuava a spingere la sua amica per farla parlare finalmente con Lauren, per chiarirsi e per dare un nome al loro rapporto che oramai comprendeva sesso ed effusioni in privato, al massimo davanti Dinah e Normani, ma Camila non aveva intenzione di farlo. A dire la verità era il coraggio ciò che le mancava, si ritrovava ancora una volta ad avere paura di Lauren e di una sua possibile reazione, era davvero strano come quella ragazza fosse capace di terrorizzarla ma allo stesso tempo tranquillizzarla facendola sentire al sicuro tra le proprie braccia.
La cubana avrebbe voluto parlare e togliersi finalmente quel grosso peso dal petto ed essere più tranquilla ma oltre alla reazione di Lauren temeva che questa potesse interrompere il loro rapporto sentendosi costretta ad intraprendere qualcosa di serio, Lauren non era mai stata fidanzata seriamente e Camila non voleva metterle pressione.

-" Un'altro Margarita, grazie "- gridò Lauren al barman che stava dietro il bancone, questo annuí e si voltò di spalle per prepararle il cocktail.

Quel sabato sera l'intero gruppo aveva stabilito di andare in discoteca a divertirsi per festeggiare Harry che finalmente era riuscito ad ottenere il suo primo incarico come modello Gucci. Essendo estremamente affascinante il ragazzo aveva sempre fatto parte di riviste di moda, sin da bambino sua madre era solita iscriverlo a concorsi di bellezza, ma non era mai riuscito ad ottenere un incarico cosi importante per un'agenzia altrettanto famosa come Gucci.

Il cameriere tornò dopo qualche minuto con l'ennesimo cocktail per Lauren, la ragazza aveva già bevuto a sufficienza durante la serata e per tale motivo Camila, in piedi tra le gambe della corvina, fece segno al ragazzo di non servirgliene più.

-" Non stai bevendo troppo Lolo ? "- le domandò apprensivamente mentre questa mandava giù il liquido. Lauren strizzò un attimo gli occhi e si rivolse alla più piccola avvicinandola a se e stringendole possessivamente il sedere da sopra il vestitino attillato che la cubana indossava.

-" Stai tranquilla piccola "- le rispose avvicinandola più a se e cominciando a baciarle il collo. Camila chiuse gli occhi godendosi quella meravigliosa sensazione quale erano le labbra di Lauren sulla sua pelle e sospirò. Quel nomigliolo poi la faceva impazzire. Essere chiamata 'piccola' era qualcosa che piaceva estremamente tanto alla bruna, Lauren ormai la chiamava così e nonostante fosse già passata un mese la cubana non si era ancora abituata a ciò.

Camila non disse nient'altro consentendo a Lauren di continuare a lavorare sulla pelle scoperta del suo collo e della sua clavicola, punti che oramai erano ricoperti di innumerevoli succhiotti che la corvina le aveva lasciato, la bruna infatti era costretta ogni giorno a coprirli con il fondotinta.
Dopo qualche istante, la grande raggiunse la bocca di Camila per un bacio famelico, senza chiedere l'accesso infilò la propria lingua all'interno della bocca della ragazza più piccola raggiungendo la sua ed iniziando a giocarci.

Le mani di Camila erano attorno al collo di Lauren mentre quelle di quest'ultima stringevano ancora il fondoschiena della piccola facendola leggermente gemere. Quel bacio, talmente passionale portò entrambe le ragazze in un'altra dimensione ed è inutile negare che Camila si sentiva già leggermente umida in mezzo alle gambe, così come Lauren però questa sentiva tutto più alterato a causa dell'alcool che girovagava nel suo organismo.

-" Camz ho bisogno di quello "- sussurrò la corvina staccandosi dalla sua bocca ed iniziando a baciarle sensualmente il collo facendole dei cerchi immaginari con la lingua. Camila annuí perfettamente d'accordo con Lauren, anche lei aveva bisogno di quello, di sentire la più grande completamente, lasciarsi andare sotto il suo tocco e di essere totalmente sua, inoltre l'umidità che si trovava tra le sue gambe non faceva che aumentare e quello era la soluzione per farla smettere.