Capitolo 42

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Lauren era nervosa, scossa ed alterata. Il suo umore stava cominciando ad oscillare dando alla ragazza un chiaro e lineare campanello dall'allarme per farle capire di doversi rilassare al più presto altrimenti non avrebbe retto. Ma come poteva rilassarsi quando aveva visto Camila fare l'oca con Austin ? E come poteva rilassarsi se propio a quel ragazzo, la bruna aveva riservato un sorriso ed una risata che lei non aveva mai visto ?

Se avesse dovuto descriversi il quel momento Lauren avrebbe detto di essere furiosa, di essere arrabbiata poiché Camila aveva fatto di testa sua ed aveva continuato a dare retta ad Austin quando lei le aveva chiaramente detto di evitarlo. Ma in realtà Lauren non era arrabbiata, era rattristata e soprattuto si sentiva spezzata dentro per non essere mai riuscita a far ridere Camila in quel modo, cosa poteva mai avere Austin che invece lei non possedeva ? Ah certo.. la falsità.

La corvina conosceva il ragazzo e sicuramente non poteva dire di esserne amica perché in realtà lo detestava, la sua voce le dava fastidio così come la sua presenza soprattuto quando Camila era intorno. Austin era il migliore amico di Brad fino a poco prima che quest'ultimo si trasferisse lasciando Los Angeles e lasciando Lauren, la ragazza gia da allora non lo sopportava, era sempre in mezzo ai piedi e tirava Brad sempre in situazioni strane e complicate solo perché lui era nei guai e di conseguenza il ragazzo doveva tirarlo fuori rischiando anche lui di combinare qualche cavolata. Inoltre Lauren lo sapeva, Austin vestiva sempre i panni del bravo ragazzo quando in realtà era uno stronzo che la sera scopava come un coniglietto e la mattina lasciava il letto vuoto senza nemmeno prima aspettare che ragazze in questione si svegliassero. Non lo sopportava affatto, già a pelle quel ragazzo le dava fastidio e la cosa che più la faceva imbestialire è che come una calamita, Austin stava sempre attaccato alle persone verso le quali Lauren provava qualcosa. Per Brad non era niente oltre che attrazione fisica ma per Camila era diverso, sentiva di doverla proteggere e di impossessarsi di quella ragazza prima che questa andasse via e cadesse nelle braccia sbagliate, magari quelle di un ragazzo come Mahone.

Per l'intera giornata Lauren aveva passato a pensare a ciò che aveva visto, al solo pensiero i suoi pugni si serravamo e la sua mascella si contraeva dalla rabbia mente dentro di lei un turbine di emozioni negative veniva fuori mostrandosi con il continuo tremolio delle gambe. Lauren sapeva che per se per quella giornata fosse andata avanti così sarebbe stato opportuno evitare tutti e tornare a casa prima di ferire qualcuno a causa del suo umore che si era alterato già quando aveva visto Austin.
Per questo motivo infatti, al termine dell'ultima ora di lezione prima della pausa pranzo, uscì dall'aula senza degnare i suoi amici di uno sguardo ed andò verso le scale antincendio dove sapeva che a quell'ora non ci sarebbe stato nessuno e che di conseguenza sarebbe potuta stare in pace con se stessa. La solitudine era sempre ciò che le serviva in momenti come questo, aveva imparato che per domare la propria rabbia e per evitare di ferire qualcuno era meglio allontanarsi ed isolarsi, accendersi qualche sigaretta ed aspirare dal filtro sperando che piuttosto di buttare nuvolette di fumo buttasse problemi. Senza scendere troppo si andò a sedere nella seconda rampa partendo dall'alto in un'angolino del terzo gradino in basso, in una posizione strategica, in modo che nè da sopra nè da sotto, nessuno aveva la possibilità di accorgersi di lei. Si accese la sigaretta e cominciò a pensare a come i sentimenti per Camila le avevano fatto perdere le redini della sua vita lasciando che questa fosse un libero e pericoloso cavallo nelle strade di una città con troppi limiti per lui.

-" Bene Mila, ci vediamo alla prossima lezione "- Austin salutò Camila allontanandosi finalmente da lei dopo ore ed ore di continue chiacchiere. Se all'inizio della mattinata Camila credeva che Austin fosse una buona compagnia, adesso non sopportava più nemmeno la sua voce e la sua anche sola presenza. Per tutte le quattro ore mattutine, essendo impossibile sedersi con Dinah, la cubana aveva dovuto condividere in ogni aula il propio banco con Austin e le prime due ore erano anche andate bene, ma dopo che nel corridoio incontrò gli occhi delusi di Lauren, improvvisamente Austin era diventato pesante.

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