Al mattino la sveglia suonò come sempre alle 6:30, controvoglia Camila si alzò dal letto e si chiuse nel bagno per circa mezz'ora. Quella mattina la ragazza era visibilmente stanca e frastornata, le ore che aveva speso con gli occhi chiusi erano state davvero troppo poche affinché potesse definirsi riposata e pronta ad affrontare un nuovo giorno, ma nonostante dormire sarebbe stato ciò che più le serviva, decise di alzarsi e prepararsi per andare comunque a scuola.
Indossò un outfit abbastanza semplice composto da un jeans chiaro ed una felpa scura insieme alle sue vans, lasciando i capelli sciolti ed applicando pochissimo trucco sul volto, il minimo necessario affinché riuscisse a coprire le occhiaie.
Una volta pronta si preoccupò si prepararsi lo zaino e metterci all'interno tutto ciò che per quella giornata le serviva, dopodiché raggiunse la sua famiglia al piano di sotto dove si sedette per fare colazione.La sera precedente la ragazza non aveva preso parte alla cena usando come scusa il fatto che dovesse arrivarle il ciclo e che i dolori addominali le permettevano a malapena di ingoiare un po' d'acqua e che perciò aveva bisogno di stendersi nel suo letto e riposarsi un po'. Qualche ora più tardi fu raggiunta dalla cugina, la quale voleva sapere come stava e così come Camila già si aspettava le porse qualche domanda per capire il motivo per cui era uscita da scuola senza avvisare nessuno e senza dare una chiara motivazione. In qualche mese a forza di dover sempre giustificare i suoi allontanamenti con Lauren, Camila era diventata davvero brava a dire bugie e farle sembrare credili perciò giustificò il suo allontanamento dicendo che si era ricordata all'ultimo minuto di avere un compito in classe per il quale il giorno prima non aveva studiato ed essendo che non voleva prendere un voto basso aveva preferito non presentarsi. Ariana se l'era bevuta così dopo aver passato un po' di tempo con Camila a guardare un film, era tornata nella sua stanza lasciando la cubana da sola con i suoi pensieri.
Come già detto, la ragazza passò tre quarti di quella nottata in bianco a ripensare e rimurginare su ciò che era successo a scuola. Ciò che però prevaleva più su i suoi pensieri era il fatto che non riusciva a capacitarsi di come per tutto quel tempo Lauren le avesse mentito, le avesse fatto credere a qualcosa di così falso in maniera così reale. Tutti quei baci, quelle carezze, quelle parole, tutta quella importanza che dava a Camila, sembravano così tanto reali, così tanto naturali che era impossibile accorgersi che in realtà stesse fingendo, che per l'ennesima volta stava fingendo. Hollywood meritava un'attrice come Lauren a fare da protagonista per dei film.
Quando la prima volta Lauren l'aveva delusa Camila aveva visto un lato di lei che credeva fosse soltanto uscito fuori da un momento di rabbia e di tristezza, doveva capire invece che quella era la vera Lauren, quella che le aveva detto di non avere valore e l'aveva chiamata mocciosa. La Lauren che fino alla mattina precedente le aveva fatto le coccole era invece una finzione, un personaggio inventato impersonato da una bravissima attrice stronza per un film perfetto, per una finta storia d'amore perfetta.
Ma Camila aveva deciso, i sipari dovevano chiudersi ed i titoli di coda dovevamo essere trasmessi perché il film era finito. La finzione, la recita era finita, era stata bella finché era durata ma adesso bisognava chiudere i battenti e ricominciare d'accapo.
Stavolta il nuovo film non avrebbe avuto come protagonista Lauren Jauregui bensì Camila Cabello, e stavolta non sarebbe stato il frutto di una fantasia ma la rappresentazione di un film basata su una storia vera; Camila l'avrebbe lasciata perdere, l'avrebbe evitata ed avrebbe ricominciato la sua nuova vita così come avrebbe dovuto fare quando era arrivata a Los Angeles, senza spendere i suoi giorni nello stare dietro ad una persona sperando di aiutarla, ma ricostruendosi la vita che le era stata tolta per godersi i migliori anni della sua vita.Arrivata a scuola la ragazza raggiunse in primo luogo il suo armadietto riponendovi dentro i libri che le facevano troppo carico nello zaino, ossia quello di matematica, quello di storia e di filosofia. Odiava il fatto di non poterli tenere direttamente a scuola ma purtroppo le servivano per studiare anche a casa. Sistemata la sua roba non si preoccupo di raggiungere in fretta e furia il luogo di incontro del gruppo ossia il tavolo in terrazza, bensì si prese il suo tempo dal momento che quella mattina non doveva fare colpo su nessuno, nonostante sapesse che Lauren sarebbe stata seduta lì insieme a tutti gli altri non le importava arrivare velocemente solo per sorprenderla come faceva prima.
STAI LEGGENDO
She Loves Control
FanfictionCamila era sempre stata una ragazza abbastanza timida, viveva la sua quotidianità, la sua vita e la sua normale adolescenza tranquillamente fin quando un giorno Alejandro, suo padre comunicó di aver ricevuto una nuova proposta di lavoro e che da lì...