Capitolo 62

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Inutile dire che non aveva paura perché non è così, inutile dire che stava andando ad affrontare tutto con coraggio perché non è così. Camila si stava letteralmente cagando in mano, l'idea di conoscere, parlare ed entrare in casa di Tyrone Griffin la stava spaventando. Ma lo doveva fare, doveva farlo perché da due anni quel viscido uomo tormentava Lauren, le aveva tolto la sua verginità, la sua innocenza ed ancora ora continuava ad essere presente nella sua vita rovinandola ogni giorno di più e spezzandola. Spezzandola si, perché per quanto Lauren lo nascondeva per quanto mascherava tutto indossando finti sorrisi, lei si stava spezzando. Erano innumerevoli le volte in cui Camila la udiva piangere dalla sua stanza ed andava a placare le sue lacrime stingendola tra le sue braccia sino a quando Morfeo non l'accoglieva tra le proprie, erano innumerevoli le volte in cui invece la corvina si recava a casa dell'uomo con le gambe che tremavano e vi tornava con gli occhi rossi dal pianto e con il panico sul volto.

Camila era stufa, era stufa di vedere la sua ragazza ridotta come una pezza solo perché quel ragazzo cercava di rivendicare suo padre morto. Mike si era comportato da miserabile con Fred, è vero, ma Lauren non aveva fatto nulla, non meritava di andare in mezzo ad una storia della quale fondamentalmente non aveva saputo nemmeno nulla sino a qualche tempo prima della morte del padre. Lei non aveva sbagliato in niente, era solo capitata in una vita sbagliata composta da gente sbagliata e meschina, lei che era un animo troppo buono e fragile per sopportare tutto ciò.

Con le mani tremanti Camila suonò al campanello della casa di Ty, non era stato facile trovare l'indirizzo all'inizio ma poi seguendo Lauren di nascosto una mattina era riuscita a capire dove l'uomo abitava, così prendendo un taxi si era diretta all'abitazione ed adesso vi si trovava davanti con un nodo alla gola e con il terrore nello stomaco. Era ancora in tempo per scappare ma sapeva che stavolta non doveva dimostrarsi debole, doveva farlo per Lauren. Dopo quelli che furono alcuni secondi il ragazzo di colore aprì la porta di casa sua, indossava una felpa ed un pantaloncino di tuta mentre le sue freccine afro erano lasciate sciolte e libere sulle spalle.

-" E tu chi saresti bambolina ? "- domandò l'uomo con aria strafottente dopo aver squadrato la Cubana da capo a piedi ed averla esaminata per bene.

-" Sono la fidanzata della ragazza che ti scopi "- rispose la piccola sicura di se, nemmeno lei si riusciva a capacitare da dove avesse uscito tale sicurezza e fermezza nel propio tono di voce. Probabilmente era stato l'odio per quell'uomo, le cose che egli faceva a Lauren e l'acidità con la quale l'aveva accolta.

-"Me ne scopo tante tesoro, sii più precisa per favore"- buttò la cicca della sigaretta che teneva in mano a terra a pochi millimetri dalle scarpe della cubana e si mise con le braccia conserte aspettando una risposta. A Camila faceva schifo, quella puzza di alcool e fumo, la sua postura, la sua voce, e la sua strafottenza, lo conosceva da meno di tre minuti e già poteva dire di averne abbastanza di quell'uomo.

-" Lauren Jauregui. Sono la sua ragazza. "- finalmente dopo qualche instante di osservazione dell'uomo Camila rispose ed ad udire quel nome lui si irrigidì ricomponendosi e schiarendosi la voce.

-" Ah si ? E da quando quella troietta è lesbica ? "- ancora con quell'aria da stronzo pervertito, Camila non lo sopportava.

-" Non osare chiamarla in quel modo bastardo. E comunque Lauren è lesbica da quando è nata caro mio e non sarà di certo il tuo stupido pene a farle cambiare idea "- rispose. Ty contrasse la mascella e serrò le mani a pugno, quella ragazzina era davvero una piccola insolente per lui e già gli stava dando parecchio sui nervi.

-" Dimmi come ti chiami e cosa vuoi "-

-" Sono Camila Cabello e voglio che lasci stare la mia ragazza se non vuoi ritrovarti gli sbirri dentro casa che ti arrestano per abuso di minore "- Camila non aveva più peli sulla lingua. In passato Lauren gli aveva parlato di Ty spiegandole la propria situazione per filo e per segno e la cubana si rendeva conto di avere già fatto passare troppo tempo, e che Ty meritava la galera già da un bel po.

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