Capitolo 35

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L'aereo era partito da già quaranta minuti all'incirca, Camila stava seduta in uno dei scomodissimi sedili accanto a Carlos che come sempre dormiva ed Ariana che invece guardava una puntata della famosa serie tv 'gossip girl' su Netflix. Il decollo dalla pista di atterraggio dell'aeroporto era stato a dir poco traumatico, Sofia aveva vomitato addosso a Frankie tutto il latte che al mattino, prima di partire, aveva bevuto, Sinu aveva come sempre portato tutto l'occorrente per prevenire tali incidenti ma purtroppo con la piccola bambina niente era produttivo e di conseguenza si era divulgato il panico oltre all'imbarazzo causato dallo spiacevole incidente. Il volo sarebbe durato all'incirca cinque ore e nonostante Camila avesse ogni mezzo necessario per impiegare quel tempo il suo cervello rimaneva fermo, bloccato a rivivere in seguenza la nottata passata in spiaggia con Lauren.

La sera precedente le due ragazze si erano completamente lasciate andare al sentimento, alla passione ed alle emozioni che dentro di loro regnavano e che spingevano per essere buttate fuori affinché qualcuno le vedesse e capisse, e non c'era persona migliore di Lauren e Camila per capire le emozioni reciproche l'una dell'altra. La cubana aveva per la prima volta oltrepassato il limite del consentito, era ufficialmente diventata donna e soprattuto aveva fatto le sua prima esperienza, ovviamente nei suoi sogni non la immaginava sulla spiaggia nè tanto meno con Lauren ma nonostante ciò era felice, era felice di aver donato a lei ogni cosa, i primi sentimenti, il primo bacio, la prima volta. Camila anche se tutto accaduto durante una notte, le aveva donato ogni parte di se, aveva unito la sua anima a quella di Lauren con un'unione corporea che oltre al piacere le aveva recato completezza e protettività, se pur fosse spaventata nel farlo, tra le braccia della corvina tutto si era affievolito, ogni cosa prendeva una prospettiva diversa e ciò che prima per Camila era qualcosa di estremamente perverso adesso si presentava sotto qualcosa di etereo, paradisiaco.

La cubana passò l'intera nottata in bianco, pensando e rimurginando su tutto, ma alla fine era arrivata alla conclusione tanto attesa e bramata: le piaceva Lauren.
Ma quello non era un piacere così semplice, fisico, estetico, andava ben oltre la semplice cotta, Camila sentiva qualcosa di più forte, a lei Lauren piaceva esteticamente parlando, ma erano i gesti che la corvina faceva ad averle fatto perdere la testa, quel suo modo di essere la doppia faccia della stessa moneta. La piccola adorava quel modo della corvina di essere dolce solo in sua presenza contrastato da quel lato da dura, stronza che esternava davanti a chi non portava il nome di Camila Cabello.

Una volta atterrati a Miami, il caldo afoso della città della Florida colpí tutti quanti, abituati, si al caldo, ma a quello Californiano. Gli uomini di famiglia si recarono a recuperare i bagagli mentre Sinu e Joan, in compagnia delle ragazze e Sofi che teneva la mano di Camila, si occuparono di fermare due taxi che conducessero tutti a casa dei nonni dove avrebbero passato i seguenti giorni.

Dal finestrino dell'auto Camila guardava la città che scorreva davanti ai suoi occhi come questa fosse uno di quei rullini delle vecchie macchine fotografiche, ammirava le palme che si innalzavano nel cielo, i grandi palazzi che le si presentavano davanti e l'immensa e infinita spiaggia che rappresentava e confinava la città.
A pensarci bene, Camila sentiva come se finalmente fosse tornata al suo posto, nel suo piccolo mondo. Non che non amasse Los Angeles, i suoi amici e tutti i confort che la città californiana le dava, ma Miami restava Miami, la sua casa e la sua infanzia. Lì aveva trascorso dieci anni della sua vita a partire da quando a sei anni era emigrata da Cuba, conosceva ogni singolo angolo di quella città calda con un'atmosfera prettamente estiva ed esotica, inoltre a Miami vivevano Jade e Perrie, le sue migliori amiche, era ovvio che per quanto amasse Los Angeles, Miami restava sempre la sua casa.

Il viaggio in macchina durò più del previsto, nelle strade il traffico caotico regnava sovrano a causa dell'aria natalizia e di conseguenza entrambi i taxi furono costretti ad aspettare. Una volta arrivati a casa dell'Abuela, così chiamata da tutti, entrambe le famiglie furono accolte da un meraviglioso profumo di cibo proveniente dalla cucina, la Abuela insieme alle zie stava preparando numerosi e buonissimi piatti da servire durante le feste. Ogni anno, ad ogni ricorrenza, la famiglia era solita riunirsi a casa della nonna a Miami, erano all'incirca trenta persone ogni volta e di conseguenza erano tanti i preparativi da apporre alla casa. La nonna era già abbastanza anziana ma nonostante la sua veneranda età era sempre pronta ad aprire le porte all'intera famiglia durante le festività, ricorrenze e compleanni, non le importava spendere soldi, o comunque dover sprecare energie nel cucinare, le bastava vedere la sua famiglia al completo ed abbracciare i suoi nipoti.

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