•capitolo 22

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Vidi qualcuno dalla finestra del salone che mi stava spiando...un'uomo? Una donna? Non so chi possa essere siccome è vestito di nero.
Quello che so è che mi sto veramente spaventando a morte. Devo chiamare qualcuno?.. Mi ha detto di non dire niente a nessuno sennò avrebbe fatto del male a qualcuno a me caro... E specialmente non vorrei che accadesse nulla di male ad Harry.

"C-c'è qualcuno?" Chiesi a voce debole.

Silenzio.

"H-Hey??!" Provo ad insistere..

Silenzio.

Mi sto spaventando a morte. Non è plausibile una situazione del genere ho 18 anni! E devo essere perseguitata da un maniaco? La mia vita può andare peggio di così?

Presi il coltellino che Harry gentilmente mi ha chiesto di portarmi in casi eccezionali e mi mossi nella casa con molta cautela.

Entrai in cucina lentamente... Poi sempre più velocemente dicendo qualcosa di incomprensibile. Niente.
Provai nel salone e niente. Deve essersene andato.spero.

Ad un certo punto sento un braccio intorno al mio collo che mi fa mancare l'aria.non riesco a respirare e questo mi sta facendo davvero male.
Sento un profumo, un profumo da uomo.chi mai userebbe questo genere di profumo?

"Ciao baby..." Rabbrividí a quel suono così orribile di quelle parole.

I miei occhi si spalancarono.

*diverso punto di vista:

La ragazza tremava sotto il tocco dell'uomo a lei sconosciuto che cercava di importunarla. Lui sapeva benissimo ogni sua mossa e lei .. Bhe lei Non sapeva niente.

Doveva subire quello che lui voleva farle fare.

"Adesso ti va di divertirci? Eh? Ci stai?"al suono di quelle parole lei non potette crederci

La situazione stava troppo degenerando. Lei tremava, e lui godeva di questo suo potere verso la ragazza fragile.

"N-non farmi d-del m-male" balbettò la fanciulla.

"Adesso non ti farò nulla, ma guai a te se fai parola di questo con qualcuno.ok?! " sbraitò tenendola ferma mentre le tirava i capelli

Lei gemette dal dolore.

"Ok??!" Sbraitò nuovamente volendo avere una risposta dalla ragazza.

"S-si" disse incerta.

La lascio andare e lei scivolò per terra tra le mille lacrime che rigavano il suo viso. Mentre lui con un balzo scivolò fuori di casa come se nulla fosse, mimetizzandosi tra la gente e l'oscurità....

POV's Harry

Sono stanco morto, quel fottuto ragazzo non voleva davvero allenarsi ed essendo io l'allenatore ho dovuto farmi doppio culo per farlo reagire. Ma offendendolo non è stato così fottutamente stancante come pensavo.

Adesso tutto quello di cui ho bisogno è una bella doccia, dei vestiti puliti e della mia ragazza che mi starà aspettando a casa mia. In pratica è come se lei vivesse da me ma penso che stasera o domani andrà al Campus ed io dovrò stare da solo... Odio la solitudine, specialmente quando sto bene con qualcuno ed è raro che succeda.

Entro nella doccia del mio personale spogliatoio ed inizio a strofinare il mio corpo per eliminare le impurità di sudore creatasi prima.

Finita la doccia metto i vestiti portarti prima con me e mi avvio verso casa pronto a coccolare la mia splendida fidanzata... Ma prima ricevetti una chiamata in numero anonimo :

Darkness ||HarryStyles||ElisaSmithDove le storie prendono vita. Scoprilo ora