TIME BOMB #1

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La mia aura divina alla Harper non è mai stata tanto luminosa. Risplende tanto più forte ora che ho contribuito a offuscare la vetrina degli altri cinque membri della Cerchia. Come dice il detto? Da tanti follower, derivano tante responsabilità. La recente popolarità che ho riconquistato con le unghie e con i denti ha i suoi pregi ma anche la sua fetta di doveri.

Ci sono influencer che vengono scelte da grandi marchi per dare visibilità alle loro tisane dimagranti, bibite energetiche, linee di abbigliamento e orologi subacquei. Il mio brand è la Tipping Wiz. Il prodotto che sponsorizzo è WIZ. "L'app che sceglie per voi!" Non sapete quale film guardare questa sera? Ve lo dirà WIZ. Non sapete quale dieta seguire? Ve lo dirà WIZ. Non dovete fare altro che scaricare WIZ e lasciarla attiva sul vostro cellulare 24 ore su 24. WIZ cataloga le vostre ricerche, i vostri comportamenti. Cosa se ne fa? Semplice. L'algoritmo predittivo sul quale si basa WIZ sincronizza i vostri interessi per evitarvi la fatica della scelta. Sarà WIZ a scegliere per voi quel che è il meglio per voi. Scelte personalizzate su singolo utente, risultato garantito. Minimo investimento cognitivo, massima resa emotiva. "WIZ, l'app che sceglie per voi!"

Non sono più la leader della Cerchia. Dettagli. La posizione che mi sono ritagliata negli ultimi mesi è tale che praticamente quasi l'ottanta per cento della Harper ha già scaricato WIZ e la tiene costantemente operativa. Come faccio a saperlo? È Minimal Jack ad aggiornarmi sui dati. MJ, il creatore di WIZ.

Sono nella mia camera. Sto preparando un post su Instagram. La foto è uno screenshot del mio WIZ che mi ha appena suggerito Scott Eastwood come star da seguire sui social. Nel mio testo comincio con il descrivere Scott Eastwood: biondo, occhi di ghiaccio, mascella volitiva. La tipica bellezza maschile americana. Scott è il ritratto spiccicato di suo padre quando era giovane, quel pezzo d'uomo che risponde al nome di Clint Eastwood. Un mito maschile americano. Scrivo che Clint Eastwood ha segnato più di un'epoca, ha imposto un canone di bellezza maschile americana. Tutte le scelte di casting che hanno affrontato le generazioni successive si sono sempre confrontate con il suo modello, scegliendo attori che ne replicassero i tratti salienti: biondo, occhi di ghiaccio, mascella volitiva. Praticamente come Scott Eastwood: più che la tipica bellezza maschile americana, è il degno figlio di suo papà Clint. Non è allora lui la vera bellezza maschile americana, semplicemente è l'immaginario popolare che nei decenni ci ha portato a definirlo come il perfetto esempio di maschio americano. Questo è quello che fa WIZ per noi. Ci toglie il peso di dover faticare e scegliere la cosa giusta per noi, perché WIZ sa già cosa è il meglio.

Lancio il post. Il primo commento entusiasta è di Matt. Una frase fatta che potrebbe anche essere "freddo non ti temo" e farebbe lo stesso: insulsaggini che si rincorrono di bocca in bocca perché nessuno ha più un pensiero proprio. Meno male che c'è WIZ! So che Matt lo fa perché vuole parlarmi. Non sa da dove cominciare. Aiutiamolo. Gli scrivo in privato. Subito la conversazione si sposta su Patricia Haggis. Cazzo, sono l'ex di Matt, lui però mi considera la sua migliore amica. Sono stata davvero tanto brava? Matt mi dice che sta cominciando a provare qualcosa nei confronti di Patricia. Sente che è sbagliato. Matt le si era avvicinato per sincerarsi che stesse meglio, che le ferite del passato fossero rimarginate. L'esatto opposto: ha scoperto che dietro i suoi sorrisi si nasconde un trauma mai superato. Guarda un po', dentro Matt è scattato il sentimento dell'angelo custode.

Accendo il vecchio PC sulla scrivania. Quello che usavo prima di #deepybaby. Sul desktop richiamo una cartella fantasma. Una di quelle che volevo che nessuno vedesse. Che può aprirsi solo per chi ne conosce l'ubicazione e la password. All'interno avevo downloadato un serie di articoli pubblicati dal Winter Daily e dallo Spring Gazzette. A vederli in sequenza potrebbero sembrare i ritagli di giornale che un detective pazzo ha appeso con le puntine da disegno alla bacheca della sua cucina. Quelli che ho collezionato io raccontano tutti la stessa storia. "Uomo ucciso da pirata della strada". Il nome dell'uomo è Max Haggis. Il papà di Patricia Haggis.

Quella sera di circa due anni fa in cui la placida vita di Winter Spell venne turbata da un irrisolto incidente stradale, io e Matt eravamo in macchina. Nessuno dei due aveva la patente, ma Matt aveva pensato di sgraffignare l'auto del padre per farci una gita a Spring Bell. Del resto era San Valentino, il primo dopo avermi detto "ti amo". Ma da quella sera qualcosa si spezzò nell'anima di Matt. Gli fece passare una delle peggiori crisi della sua vita, quella che portò alla nostra rottura e spinse Matt ad abbandonare il ruolo di Giasone nella recita scolastica, ruolo che poi andò a Jimmy. Ma questa storia la conoscete già, vero?

Torniamo alla sera dell'incidente. Io e Matt tornavamo a Winter Spell. Guidava lui. Litigavamo di brutto. Ricordo a che tutta la nostra gita era stata rovinata dall'ultima votazione della Cerchia, quella cui avevamo partecipato subito prima di partire per Spring Bell. Matt aveva proposto un'iniziativa ridicola legata allo Spring Break che voleva sponsorizzassimo. Come sempre, il mio voto era servito per far pendere l'ago della bilancia da una parte o dall'altra: quella volta il mio "no" era bastato per bocciare la sua iniziativa. Matt non mi parlò quasi per niente durante la gita, ma esplose veramente lungo la strada del ritorno: era imbestialito, diceva che se anche io ero la leader della Cerchia ero pur sempre la sua fidanzata, e non potevo andargli contro. A un certo punto l'auto sbandò.

Matt inchiodò i freni prima che sfondassimo il guardrail. No, non avevamo messo sotto nessuno. Però lui aveva visto qualcosa sulla strada. Scese dall'auto, mi disse di non seguirlo. Rimasi lì, in ansia, sull'automobile ferma sul ciglio della strada e con lo sportello aperto. Neanche un minuto dopo Matt tornò in auto, pallido come se avesse visto un fantasma, mise in moto e partì come un razzo. Chiedevo cosa fosse successo, urlavo, ma lui niente, muto come una tomba.

Il giorno dopo tutti a Winter Spell sapevano di Max Haggis e della sua tragica fine. Un uomo tranquillo uscito di casa per buttare la spazzatura e fare la sua solita passeggiata serale. Era stato investito proprio nel tratto di strada in cui ci eravamo fermati io e Matt. Indagai il profilo della vittima: un elenco di scempiaggini e frasi fatte di chi si univa al cordoglio ma che, probabilmente, fino al giorno prima odiava la vittima. Cominciai le mie ricerche. Fino al giorno in cui Matt si decise a parlare. Lui non poteva avere ucciso nessuno, questo lo so, c'ero anche io. Mi spiegò che aveva perso il controllo dell'auto perché aveva visto qualcosa muoversi sull'asfalto davanti a noi. Aveva sterzato in tempo per non arrotarlo. Quando era sceso a controllare, aveva trovato un uomo martoriato e sanguinante, ma vivo! Max Haggis era ancora vivo! Era stato investito da poco. Poteva ancora essere salvato. Matt non sapeva che fare. Il volto ammaccato e grondante sangue lo terrorizzarono. Temeva che potessero accusarlo di omicidio colposo. Decise su due piedi. Di scappare. Come riportò il Winter Daily, Max Haggis aveva agonizzato diverse ore prima di spirare.

Perché Matt si era deciso a parlarmi? Qualcuno gli aveva mandato una foto. Nello scatto si vedevano il corpo di Max Haggis, con il braccio teso come in una richiesta di soccorso, e Matt in piedi davanti a lui. Quel qualcuno che aveva scattato la foto, l'aveva mandata al padre di Matt per ricattarlo. L'accusa sarebbe stata per omissione di soccorso. Se non pagavano, Matt sarebbe finito in galera e la reputazione della sua famiglia macchiata per sempre. Mi girò la foto su whatsapp. Solo a me, la sua ragazza. La esaminai meglio. Si vedeva sullo sfondo la macchina con lo sportello aperto. Ma nel buio non si poteva dire se ci fosse seduto qualcuno sul lato passeggero. Ero salva.

Credo di capire quello che avesse provato Matt in quel mezzo minuto in cui aveva deciso di darsela a gambe anziché comportarsi da buon samaritano. È lo stesso che feci io in quell'occasione: non avevo WIZ a scegliere per me, quindi andai nel panico. Gli risposi che non volevo saperne nulla di questa storia. Era un problema suo, non volevo esserne coinvolta. Beh, il papà di Matt pagò la somma del ricatto. Dopo poco io e Matt ci lasciammo. Beh, conservo ancora una copia di quella foto nella mia cartella fantasma. La mia arma segreta contro Matt.

Oggi, il mio ex fidanzato ha sottovalutato l'effetto domino innescato dall'avere incluso Patricia Haggis nella sua vita. Si sta rendendo conto di quanto Patricia è importante per lui. Come io mi sto rendendo conto di quanto Lomax sia importante per me. Avevo sottovalutato l'effetto domino che avrebbe innescato dentro di me il sentirmi apprezata da Lomax per le parole che avevo speso in difesa del suo amico Lester. Adesso sono pronta a fare esplodere la bomba che annienterà la Cerchia. Fra gli altri distruggerò Jimmy: causerò un effetto domino che priverà Lester della sua attuale protezione, e i complimenti fattimi da Lomax non significherebbero più nulla.

Una notifica del laptop mi attira sulla chat privata di Minimal Jack. Mi chiede se sono pronta a portare a termine la mia vendetta. Il mio piano era perfetto prima che conoscessi Lomax. E Minimal Jack, aveva previsto la "variabile Lomax"? Cerco di trovare una risposta a questa domanda e, per la prima volta, non rispondo alla domanda di Minimal Jack.

WIZ GIRL (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora