«La fumetteria!» Come ho fatto a non pensarci prima? Durante il mio colloquio con il preside a proposito del passato di Jack River, ero venuta a scoprire che un tempo la Harper High School aveva ospitato al suo interno una fumetteria. Il signor Duke mi aveva detto che a causa di un misterioso incendio, la fumetteria era stata chiusa e da allora mai più ripristinata. Minimal Jack ha sempre amato i fumetti. Li leggeva in ospedale quando era venuto a farmi visita, li disegnava alla Tipping Wiz durante il mio addestramento. Se esiste un posto nel quale può muoversi indisturbato all'interno della Harper e dal quale può sorvegliare tutta la scuola, è proprio la sua vecchia fumetteria.
«Simon Murphy!» L'intuizione di Lomax fa seguito alla mia. Simon Murphy è il fanatico di fumetti della Harper. Giusto un paio di giorni fa lo abbiamo visto ricevere un pacco di fumetti per lo stand che intende allestire il giorno del grande ballo. Se c'è qualcuno che può dirci in quale punto dell'edificio si trova la vecchia fumetteria scolastica di Jack River, allora potrebbe essere proprio il nostro caro cicciobomba.
«Possiamo darti una mano?» chiedo con tono ammiccante a Simon, quando io e Lomax lo incontriamo alla Phoenix Tower. Se non c'è lezione, è alla sala ricreativa dei geek che Simon trascorre il suo tempo libero. Oggi indossa una anonima divisa a righe da commesso. «Bel completo,» si complimenta Lomax. «È per il ballo della scuola?» Simon conferma, sta provando l'abito per vedere come gli sta. Nessuno degli altri geek presenti nella sala si è interessato alla sua divisa, assorti come sono intorno al tavolo a sfidarsi a un gioco di ruolo ma stavolta senza carte, dato che possono contare sull'ausilio di WIZ.
«Se volete, potete aiutarmi a battere i prezzi,» dice Simon pinzando le etichette adesive sui fumetti che ha finito di catalogare. È il prezzo di vendita con il quale li esporrà al suo stand. «Le edizioni deluxe sono fra le più costose, soprattutto se a colori. Le più care in assoluto sono però le edizioni limitate, soprattutto le versioni vintage. Le novità si possono trovare online, contano poco. Tenete a mente che i collezionisti di fumetti sono un pubblico esperto, difficilmente si può fregare, perché sono lettori esigenti...»
«Alla Harper servirebbe proprio una fumetteria,» fa Lomax mentre pinza un prezzo esorbitante su una storia degli Avengers. «Ho sentito dire che una volta ce n'era una a scuola. Chissà che fine ha fatto...»
«Cosa? La vecchia fumetteria?» replica Simon Murphy senza alzare gli occhi dal suo schedario. «Si trova alle tue spalle, Freddie!»
Lomax non si volta. Neanche io. Sembra uno scherzo. Ci guardiamo negli occhi. Abbiamo entrambi le bocche spalancate. Ci giriamo. Ed eccola lì. Nell'angolo della Phoenix Tower. La porta blindata, annerita dal fumo, accartocciata nel suo mezzo, sigillata da croci di nastro adesivo giallo come sulla scena di un crimine. «So che è da fumetti,» dice Simon come fosse la cosa più naturale al mondo: «ma qui nessuno nota certe cose.»
Io e Lomax non gli prestiamo più ascolto. Siamo in piedi di fronte alla porta. Se qualcuno ci vedesse potrebbe dire che siamo rimasti ipnotizzati. Sulla parte alta della porta nera è inchiodata una targhetta ripiegata e anch'essa offuscata dalla fuliggine. Sui caratteri in rilievo leggo: "The Red Zone". Rileggo muovendo il labiale, come a volermi imprimere quel nome a mente. «Se pensate di entrare, scordatevelo.» Simon sembra leggerci nel pensiero. «Nessuno ha le chiavi per aprirla, neppure il signor Duke. L'unico che ci mette piede, di tanto in tanto, è l'operaio che viene per la messa in sicurezza.»
«Quale operaio?» domandiamo all'unisono io e Lomax voltandoci verso Simon. Questi finalmente alza gli occhi dai suoi fumetti. «Che ne so io? Lo manda la ditta. Ha i capelli lunghi, biondi, ha anche la barba bionda, ah, e due occhi che sembrano due punte d'iceberg. Dovrebbe fare il fotomodello, non l'operaio.» Minimal Jack! Io e Lomax non abbiamo bisogno di dircelo, ce lo leggiamo l'uno negli occhi dell'altra.
«Freddie!» Simon si è messo a urlare. A quanto pare Lomax ha battuto i pezzi a casaccio combinandogli un gran disordine nel suo formulario. Per fortuna gli strilli di Simon Murphy vengono attutiti dalla campanella che segna la fine delle lezioni. I geek al tavolo si alzano e abbandonano la Phoenix Tower muovendosi come un gregge compatto. Pure Simon ha bisogno di una pausa, ci dice, per sbollire la rabbia che gli sta montando dentro.
Lomax lo osserva andarsene mentre ci lascia soli. Finché Lomax non sussulta per lo spavento. Sì, ho preso il pesante pacco di fumetti di Simon e neanche fosse una pallina da baseball l'ho lanciata contro la maniglia della porta blindata. Il tuono che ne è conseguito ha fatto saltare in aria Lomax, ma ha anche scardinato la serratura della porta. «Prima le signore?» mi domanda timidamente Lomax. «Dopo di lei,» rispondo scherzosamente indicandogli la strada.
La vecchia fumetteria è più grande di quanto avessi immaginato. L'intonaco alle pareti è scrostato e ha assunto una tonalità nero petrolio. L'ambiente è diviso da corridoi di scaffalature che serpeggiano la zona dividendola in più sezioni ed estendendola in maniera spropositata. I fumetti sono ancora al loro posto, quelli che non sono diventati cenere si sono trasformati in confusi faldoni scuri. Noto un grande monitor posizionato al bancone delle informazioni. È acceso. L'inquadratura mostra una ripresa dall'alto. Siamo io e Lomax.
Non ho il tempo di realizzare che ho un tuffo al cuore. La porta blindata si è richiusa alle nostre spalle. Pensavo di aver distrutto la serratura, ma evidentemente deve possedere anche un meccanismo automatizzato. Lomax prova a forzarla, a spallate e a spintoni, ma senza ottenere risultati. Siamo chiusi dentro.
«Cos'è quello?» Lomax indica lo spiffero verdastro che si solleva dalle fessurazioni sotto le pareti. Da tutte le pareti. La nebbiolina di colore innaturale si diffonde velocemente sul pavimento della fumetteria come spruzzata da condotti invisibili. La pressione solleva il gas, lo porta sino alle nostre narici e fin sopra le nostre teste. Tossisco, vedo rosso. Poi non vedo più nulla. O meglio sì. Vedo il buio.
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WIZ GIRL (Completata)
Teen FictionChi è Baby Lynn? Un anno fa era una delle studentesse più amate della Harper High School. Fino al giorno in cui qualcuno ha pubblicato online un video che le ha rovinato la vita. Un video che l'ha spinta a tentare il suicidio. Da allora nessuno ha p...