- 01:21:13 all'esplosione del The Great Harper Wiz Bomb
OGGI
Arthur è dietro al bancone e sta controllando l'incasso della serata. Indossa un abito tre pezzi color melanzana. Sarebbe un pugno in un occhio indossato da chiunque altro, ma Arthur riesce a sfoggiare quel colore con una naturalezza incredibile e una eleganza direi quasi raffinata. È riuscito a trovare il colore adatto che si intoni alla sua anima così accesa e ballerina. Appena vede me e Lomax entrare nel suo locale ci viene incontro sculettando sulle note di Should I Stay or Should I Go in diffusione dalle casse del VIX. Sorride e abbraccia Lomax, che non vedeva da tanto tempo. Poi unisce le mani e incrocia le dita a eccezione dei due indici che tiene puntati verso di me. «Hai riportato Freddie dal suo zietto, Baby Lynn! Vi faccio subito accomodare!» Seguiamo Arthur e ci sediamo ordinando due caffè al pistacchio.
Lomax mi chiede come faccio a non ricordarmi quell'appuntamento, le cose che gli ho detto. Lo chiedo a me stessa: come è possibile che io non lo ricordi? Non ho una spiegazione, per questo decido di cambiare argomento. Faccio leggere a Lomax il messaggio di Mercedes: NON CREDERE A UNA SOLA PAROLA DI QUELLO CHE TI DICE FREDDIE LOMAX! Gli chiedo il perché di queste parole. Lomax sembra restio. Io insisto. Cosa è successo fra lui e mia madre? Devo conoscere la verità.
«La verità fa più male di un knockout, Baby Lynn.»
L'ANNO PRIMA...
La mattina dopo il nostro "appuntamento" Lomax entrò alla Harper High School convinto che sarebbe stato accolto da un delirio di risate. Forse sarebbe stato addirittura picchiato per la sua sfrontatezza. Lui, "Lomax il vigliacco" andare a cena con Baby Lynn? Ma come si era permesso?
Notò presto che nessuno lo stava aspettando, anzi sembrava che nessuno sapesse cosa era accaduto fra lui e Baby Lynn. Tutti alla Harper erano presi come da una febbre digitale. Ragazzi e ragazze erano incollati ai loro cellulari, ridevano come pazzi intenti a osservare qualcosa. Un video, che mandavano a ripetizione e condividevano fra loro. Per un attimo Lomax temette di essere stato vittima di un mio post su facebook o instagram, ma poiché nessuno alzava lo sguardo verso di lui capì che la gogna digitale era riservata a qualcun altro.
La conferma arrivò con Lester che, saltellando felice, gli mostrò il mio deepfake. «Cos'è questo schifo?» gli chiese Lomax, allontanando il cellulare di Lester. «Qualcuno ha dato a quella stronza di Baby Lynn ciò che si meritava!» Lomax capì subito la serietà della faccenda. Nessuno della Harper High School si era mai permesso di darmi della stronza così impunemente, con il rischio di essere ascoltato. Se Lester azzardava tanto voleva dire solo una cosa: non ero più una intoccabile. L'aura protettiva dell'essere un membro della Cerchia si stava sgretolando.
Lomax mi vide quel giorno, quando corsi verso i miei amici implorando il loro aiuto, quando Barbie mi guardò dall'alto in basso e disse che dovevo cavarmela da sola. Voleva avvicinarsi, parlarmi, dirmi che era dispiaciuto e che, se volevo, potevo contare su di lui. Non lo fece. Pensò che avrei scambiato la sua gentilezza per pietà, che lui fosse l'ultima persona da cui avrei voluto una parola d'affetto.
Poi sono finita in coma in seguito a una "aggressione". Ricordiamoci che è così che l'hanno definita. Nessuno ha fatto due più due, nessuno ha sospettato niente. O almeno, così credevo. Lomax aveva dei dubbi sulle tempistiche degli eventi. «Secondo voi è una coincidenza che prima spunti un video del genere e poi Baby Lynn venga aggredita?» diceva Lomax esponendo la sua teoria a Lester e Simon. «Certo che no amico,» aveva detto Lester: «ma non hai letto il post di sua madre? Spiega tutto.»
Lester si riferiva a un post pubblicato da Mercedes su facebook, in cui attribuiva la responsabilità della mia aggressione all'autore del deepfake. Chiunque mi avesse aggredito, pensava di poter fare con me i suoi comodi visto cosa facevo in quel video! Lomax però non era convinto del tutto. Pur non essendo pratico di ricerche sui social, scoprì la pagina del Knockout Game e che proprio al Mall Dale si era tenuta una sessione di questo pericoloso gioco.
Lomax capì che avevo tentato il suicidio. Era pronto ad andare alla polizia, ma prima pensava fosse giusto parlarne con mia madre. Ha comprato un mazzo di rose ed è venuto in ospedale durante l'orario delle visite. Ha incontrato Mercedes, le ha spiegato cosa sia il Knockout Game, le ha esposto la sua teoria sul fatto che non si sia trattato di un'aggressione ma di un tentato suicidio.
Il giorno dopo, quando è tornato a scuola, Lester e Simon lo hanno raggiunto al suo armadietto facendogli leggere una notifica. Erano state annunciate le selezioni per il nuovo membro femminile della Cerchia. «Niente li scalfisce a quelli,» aveva commentato Lester: «nemmeno l'aggressione della loro amica.» Simon poi aveva detto qualcosa che Lomax non avrebbe mai dimenticato. «Avevi ragione, Freddie: il rancore non porta a niente. Baby Lynn ha sofferto molto più di me, ma questo non mi ha fatto stare meglio. Siete stati voi a tirarmi su, i miei amici. Qualcosa che Baby Lynn non ha più.»
OGGI
Fisso la tazza del mio caffè al pistacchio mentre le parole di Lomax mi risuonano nella testa. Per tutto questo tempo ho creduto che aver sfiorato la morte non facesse la minima differenza per nessuno. Né per quelli che io credevo i miei migliori amici né per un qualsiasi studente della Harper High School, gli stessi che mi adoravano come una dea. Ora invece scopro che qualcuno era passato in ospedale, durante quei terribili giorni. Un ragazzo di cui non ricordavo nemmeno il viso. Uno di quelli che mi divertivo a umiliare solo perché potevo farlo. Mi aveva anche portato dei fiori – fiori che non avevo mai ricevuto – e aveva capito quello che avevo fatto. Pensando di fare la cosa giusta, ne aveva parlato con mia madre. Non sapeva però con che tipo di donna aveva a che fare.
«Qualche giorno dopo,» conclude Lomax, «tua madre mi ha contattato. Era molto in collera con me. Diceva che le mie assurde teorie l'avevano fatta stare male, il pensiero che sua figlia avesse tentato il suicidio era inconcepibile. Ha detto che non dovevo farne parola con nessuno e che se lo avessi fatto mi avrebbe denunciato per calunnia. Non so perché sia arrivata a tanto, Baby Lynn.»
Io invece lo so.
- 00:50:47 all'esplosione del The Great Harper Wiz Bomb
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WIZ GIRL (Completata)
Teen FictionChi è Baby Lynn? Un anno fa era una delle studentesse più amate della Harper High School. Fino al giorno in cui qualcuno ha pubblicato online un video che le ha rovinato la vita. Un video che l'ha spinta a tentare il suicidio. Da allora nessuno ha p...