NOT HOT ENOUGH #2

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- 02:17:11 all'esplosione della The Great Harper Wiz Bomb!

OGGI

Lomax è sconsolato. L'ho atteso fuori dal Winter Lounge mentre lui era andato a parlare con il tipo delle liste. Abbiamo girato un bel pezzo prima di trovare parcheggio. Per questo la nostra prenotazione è saltata e hanno fatto accomodare un'altra coppia in lista d'attesa. «Sembra proprio che questo locale mi porti sfortuna,» dice Lomax. Subito dopo gli si arrossano le guance. Ovviamente si riferisce a quell'altra volta che aveva prenotato un tavolo per due: il nostro primo appuntamento. La colpa era stata mia la volta scorsa, ma è lui che si imbarazza. Non ho mai conosciuto un ragazzo virile e tenero come lui.

Fuori è freddo. Per questo ho indossato il giubbotto nero di pelle sopra il vestito bianco elegante, come Sarah Michelle Gellar in una famosa puntata di Buffy (che non ho mai visto!). Sulla strada, sbricio attraverso la grande vetrata che dà una panoramica sull'interno del Winter Lounge. Ai tavoli sono quasi tutte coppie. La mia attenzione si ferma su una donna incinta. Sta mostrando il cellulare al suo partner: condivide la password dell'hotspot perché c'è un problema al wifi. «Che si fa adesso?» mi domanda Lomax. «Uomo di poca fede,» gli rispondo io prendendo l'iPhone dalla borsetta.

Cerco le reti disponibili. Mi concentro sugli hotspot. Hackerare un cellulare è più facile di quanto non si creda. Soprattutto se hai seguito un corso intensivo alla Tipping Wiz. Dal mio iPhone riesco a entrare nello smartphone della donna incinta. Come prevedevo, sulla sua home c'è iMom, l'app per le gravidanze. Manometto l'app e le mando una notifica. Torno a guardare attraverso la vetrata. La donna sta leggendo la notifica. Si allarma, mostra il messaggio al suo partner. iMom monitora tutto il percorso della gravidanza, e gli ha appena comunicato che le acque stanno per rompersi. La coppia interrompe la cena a metà, l'uomo accompagna la donna all'uscita, preferiscono correre in ospedale. Subito dopo, il tizio delle liste esce dal Winter Lounge e raggiunge Lomax: «prego, seguitemi. I vostri posti si sono liberati.»

Lomax è incredulo. Non sospetta neanche che ci sia il mio zampino. Lo prendo a braccetto e lo accompagno dentro il più esclusivo ristorante di Winter Spell. «Allora, Lomax, mi stavi dicendo...?»


DUE ANNI PRIMA...

Simon Murphy, il nerd con problemi di peso (cicciobomba secondo il forbito dizionario di Jimmy), erano settimane che non si faceva vedere a scuola. Non rispondeva alle chiamate degli amici. Lomax e Lester avevano deciso di comune accordo di fargli visita a casa. La mamma di Simon li aveva ricevuti all'ingresso, e loro erano saliti sino in camera sua. Simon era pallido in volto, con l'espressione corrucciata, imbacuccato sotto un pastrano nero con tanto di cappuccio. Era il suo costume cosplay da Imperatore malvagio di Star Wars. Alle domande di Lester su come si sentisse, Simon non rispondeva mai direttamente. Preferiva continuare a sparare selvaggiamente su Fortnite piuttosto che chiacchierare con loro.

Lomax aveva capito che quel travestimento così tetro nascondeva in effetti intenzioni ostili. «Che cosa hai in mente, Simon?» Il sinistro bagliore negli occhi di Simon era accentuato dal lampeggiante degli spari. «Sono stanco, Freddie. Sono stanco di farmi trattare come una merda.» Lomax si sedette per terra, a un lato di Simon, mentre Lester si sedeva dall'altro lato. «Noi siamo persone migliori di loro, Simon. Lasciamo correre.» Simon mise in pausa e per poco non aggredì Lomax. Se non altro lo attaccò verbalmente: «proprio tu vieni a dirmi questo, Freddie? Tu che hai provato a pestare Jimmy, e che ci saresti riuscito se avessi avuto un grammo dei suoi muscoli?» Simon lanciò via il joystick e andò alla finestra. Contemplava i tetti di Winter Spell come fosse davvero il cattivo di un cartone animato.

«Mi dispiace se ti ho dato questa impressione, Simon. Ho sbagliato con Jimmy, avrei dovuto provare a instaurare un dialogo e invece mi sono comportato come lui. Noi non usiamo la forza bruta, noi parliamo. Noi possiamo essere meglio di così.» Nella pausa che seguì, Lester diede una gomitata al fianco di Lomax per fargli vedere una cosa. Il desktop del pc di Simon era aperto sul deep web, e più precisamente sull'offerta di un fucile d'assalto. Lomax sentì le vertebre gelargli. Simon stava pianificando di fare una strage a scuola?

Lomax raggiunse la finestra, prese Simon per le spalle e lo voltò verso di lui. Si accorse che sotto i lacci del mantello portava ancora il suo farfallino blu. Il farfallino della discordia. «Amico mio, tu non sei un killer. Guarda nel tuo cuore. Anche se lo vuoi, tu non puoi diventare una persona cattiva, perché tu non lo sei.» Le guance paffute di Simon vibrarono per la commozione, gli occhi gli si assottigliarono per le lacrime. «Se guardo nel mio cuore, Freddie, vedo solo dolore, e tanta rabbia.»

Simon fu scosso dal pianto, nascose la testa nella spalla di Lomax, che lo strinse forte. Li raggiunse anche Lester per abbracciarli tutti e due. «Lo sappiamo, amico» disse Lester. Quell'abbraccio durò lunghi minuti.

WIZ GIRL (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora