WIZ GIRL (Completata)

FEEL GOOD #6

FREDDIE LOMAX P.O.V.

«Ho cercato in ogni scuola del Paese,» Minimal Jack si è messo a passeggiare su e giù per l'ufficio. Non mi guarda in faccia, i suoi occhi saettano qua e là per la stanza. Credo abbia provato questo monologo allo specchio prima di andare in scena, prima di rivolgersi a me: «i candidati che selezionavo erano promettenti, ma c'era sempre qualcosa di troppo o di troppo poco, qualcosa che non mi convinceva del tutto. Stavo quasi per perdere le speranze.» Si ferma di scatto, gli occhi mi fissano sorridendo, un vero e proprio coup de théâtre.

«E poi, ho trovato Baby Lynn. Lei era il candidato ideale: una leader, un esempio da seguire, una vera influencer in scala. Soprattutto, dopo quello che le avevano fatto, aveva la motivazione più giusta per seguirmi. La fede potrà anche smuovere le montagne, caro Lomax, ma la sete di vendetta può ridurle in polvere! Insieme abbiamo elaborato una strategia semplice ed efficace: tornare nella propria scuola facendo credere a tutti di essere una persona diversa; far sparire una ragazza della Cerchia; trovare un Congo Boy,» ecco che ritorna quella parola: «e trasformarlo in un vincente; rientrare nella Cerchia e usare la propria influenza per rendere WIZ popolare; infine, vendicarsi.»

Minimal Jack si avvicina a me. Qualcosa mi dice che il monologo sta per arrivare alla sua conclusione. «Ho previsto ogni scenario possibile: sia che lei eseguisse il piano alla lettera sia che, a un certo punto, avrebbe avuto la tentazione di tradirmi. Ho previsto ogni possibile motivazione per il tradimento, dal senso di colpa alla misericordia. Ho previsto che qualcuno manipolasse Baby Lynn contro di me, tenendo pronta una trappola per questa evenienza. Quella in cui siete caduti entrambi. Quindi Lomax, devi credermi, non sono sorpreso che qualcuno sia seduto qui davanti a me in questo momento. Sono sorpreso che quel qualcuno sia tu!»

Si china, per guardarmi bene negli occhi: «credevo che mi sarei trovato davanti quello sciocco di Raul Montero; al massimo qualche membro della Cerchia come Barbie o Matt; nello scenario più impensabile avevo immaginato la madre di Baby Lynn su quella sedia. Ma, ti giuro, non avevo mai pensato a te!» Per quanto Minimal Jack sia un mostro, in questo momento mi sento di credergli, noto autentico stupore sul suo viso, è davvero in cerca di una risposta: «come hai fatto, Lomax? Come l'hai manipolata contro di me? Che strategia hai usato con Baby Lynn? Io proprio non lo capisco. Dimmelo, devo saperlo! Come hai fatto, Lomax? Come ce l'hai fatta, proprio tu?»

«Mi fai pena, Jack...»

Una parte di me è tentata di non rispondergli, lasciare che si consumi nell'incertezza, torturarlo con una risposta che solo io possiedo e non ho intenzione di rivelargli. Ma alla fine scelgo di rispondergli con la verità, tanto lui non è in grado di capirla: «il tuo discorso mi ha fatto capire quanto sei patetico, ma se addirittura sei convinto che io abbia manipolato Baby Lyn contro di te, allora sei anche stupido!» So bene che in qualunque momento potrebbe schiacciare un tasto e attivare la mia cavigliera, facendomi morire fulminato, ma in questo momento non mi importa nulla. Come ho detto prima, non sono io l'eroe di questa storia.

«Dovrai fare un grande sforzo per capire, perché le mie parole andranno molto al di là della tua comprensione. Non credere, anche io dovrò fare uno sforzo e ammettere che io e te abbiamo una cosa in comune. Sembra impossibile, ma è così. Io e te eravamo lì per Baby Lynn quando lei aveva bisogno di qualcuno. La differenza è che tu hai usato questa situazione a tuo vantaggio, come fai sempre. Non hai la minima idea del privilegio che comporta essere presente per qualcuno quando ha bisogno di te. Una responsabilità che capita di rado, e tu l'hai sprecata.»

Mi guarda come fossi un bug informatico di natura sconosciuta, un errore in un sistema perfetto. Sapevo che non avrebbe capito: «io non ho manipolato Baby Lynn, io semplicemente l'ho ascoltata. Ero lì per lei, e questo ha fatto la differenza. In nome di quella emotività che tu disprezzi così tanto e che, adesso so, sarà la causa della tua sconfitta. Tu perderai, Jack. Sottovalutare il cuore è il più grande errore che potessi fare.»