Jaeden Pov's
Rimasi a parlare con Stanley per tutto il pomeriggio.
E mi fece sentire meglio nonostante ogni volta che cercava di scoprire qualcosa su di me io sviavo il discorso.La mattina dopo a scuola Sophia mi abbracciò, il giorno prima non era potuta venire e non ci eravamo visti.
<Stai bene?> mi chiese cercando i miei occhi azzurri.
Io però mantenni lo sguardo basso <Sì, sì va meglio!>
Mi accarezzò il viso non convinta e fece per dire qualcosa ma delle urla all'interno della scuola ci distrassero.
Corremmo per raggiungere l'edificio e quello che vidi mi fece gelare il sangue nelle vene.
<Wyatt, basta!> gridò Finn cercando di bloccarlo insieme a Jack. Ma il riccio si liberò e sferrò un altro pugno a Jacob Sartorius.
Jacob rispose con la stessa forza e continuarono a picchiarsi quando arrivarono anche gli amici di Sartorius.
Finn si voltò <No, non di nuovo.>
Hamilton ghignò e il corvino fece appena in tempo a pararsi davanti al mio migliore amico e ad abbassarsi per evitare di essere colpito.
Sophia scomparve da dietro di me e poi ritornò insieme a Noah, Chosen e Caleb che si misero in mezzo per aiutare i miei amici.
<Noah, prendi Jack!> gridò Finn alle prese con la rissa.
Solo che Noah era impegnato e ci pensò Chosen ad afferrare Jack e spingerlo verso la folla.
Il mio migliore amico cadde addosso ad Asher <Finn!> gridò.
Io rimasi paralizzato. Ma alla fine l'arrivo della vicepreside bloccò tutti, eccetto Wyatt che continuò a picchiare Sartorius tenendolo dal colletto della maglia.
Quando riuscirono a staccare i due, Jacob lo guardò con tanto odio mentre Wyatt fece scattare lo sguardo verso di me. Io stavo andando nel panico e Sophia se ne accorse; mi prese la mano stringendola e io gliene fui immensamente grato.
Un altro professore arrivato con la vicepreside prese Noah e Wyatt <Voi due, in presidenza. E anche voi altri!> gridò indicando il resto dei ragazzi.
Finn si avvicinò a Jack <Finn...> fece il minore con voce tremante.
<Tranquillo, sto bene. Torno subito, ok?> gli disse prima di lasciargli un bacio e seguire i due adulti.
Gli studenti che prima stavano osservando con interesse la rissa erano andati tutti via borbottando su come ormai questi gruppi fossero incontrollabili, che ipocriti. Mentre da lontano vidi Millie avvicinarsi a noi in compagnia di Sadie Sink.
<Mills!> fece Sophia prima di abbracciarla. La bruna la strinse forte.
<Jack, stai bene?> chiese Sadie dopo essersi avvicinata mettendogli le mani sulle spalle; da quel che ne sapevo erano molto amici.
Il moro annuì appoggiandosi inconsapevolmente al tocco <Sì, io sì.>
Millie rimase per un po' abbracciata a Sophia prima di staccarsi e di voltarsi verso di me <Tutto ok, Jaeden?>
Tutti si misero a guardarmi. Io mi voltai verso di loro e aprii la bocca per dire qualcosa, ma il mio labbro inferiore tremò impedendomi di dire qualsiasi cosa.
Abbassai lo sguardo osservando le mie mani. Perché l'aveva fatto? Cosa aveva spinto Wyatt a picchiare Jacob Sartorius? Sarebbe stato sospeso? E soprattutto io sarei riuscito a sopportare tutte queste domande? Mi aveva guardato... Come se in qualche modo facessi parte di tutto quello che era appena successo.
Scappai. Fu l'unica cosa che mi venne in mente. Scappare.
Corsi verso il bagno, quello che ormai era reduce di tantissimi pianti e segreti mai detti ad alta voce.Con il fiatone e la vista offuscata dalle lacrime afferrai il cellulare.
Jaeden
Stanley!
Non so se c'eri anche tu!
È successa una cosa a scuola.
Ti prego rispondimi!Aspettai un po' sperando che mi dicesse qualcosa, ma nulla.
Sentivo la mia pelle bruciare e non era un buon segno.
Jaeden
C'è una cosa che non ti ho detto...
Soffro di attacchi di panico!
Credo di starne avendo uno adesso, ti prego Stan, rispondi!Cercai di calmare i respiri. Come mai questo fatto viene fuori solo ora? Semplice, non avevo un attacco di panico da quando avevo 12 anni. Non avevo detto a nessuno di soffrirci, né ai miei genitori, né ai miei fratelli, né a Jack, né a Sophia.
Non sapevo che fare. Avevo bisogno di aiuto.
Il respiro iniziò a mancarmi, il petto si comprimeva e il mio corpo non reagiva ai movimenti.Sbattei il pugno sulla porta mentre con l'altra mano stringevo il cellulare al petto.
<Jaeden?> fece quella che riconobbi come la voce di Jack.
Non riuscii a dire niente, semplicemente mi accovacciai in un angolino continuando a tremare in cerca di ossigeno.
<Jaeden!> gridò ancora il mio migliore amico venendomi incontro.
Evidentemente le ragazze avevano sentito le sue urla dato che fecero irruzione nel bagno dei maschi.
<Jaeden!> Millie mi prese le mani.
<Parla, Jaeden, ti prego!> mi supplicò Sophia inginocchiandosi alla mia altezza.
Non stavo capendo più niente <S-Stan.... Stanley!>
Sadie corse fuori evidentemente per cercare aiuto mentre io cercavo ancora di respirare.
Stanley
Cosa!?
Jaeden, dimmi dove sei!
JAEDEN!
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I'm In Love With You! || Jyatt
FanfictionPerché siamo dei mostri... E sapeva che se qualcuno lo avesse ferito lui non sarebbe riuscito a sopportarlo, perciò rimase lì con lui! mi disse guardandomi confuso. Gli sorrisi stringendogli la mano continuai sorseggiando la mia cioccolata. Henry...