capitolo 58

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Jack entrò nell'ospedale dirigendosi a passo spedito verso la stanza del suo ragazzo.

Tutti si voltarono a guardarlo, ma lui li ignorò spudoratamente.

Continuò per la sua strada fino ad arrivare davanti alla porta della camera di Finn.

La guardò un attimo prendendo un bel respiro e poi entrò, dove incontrò Mary ed Erin che corsero ad abbracciarlo.

Sophia e Millie guardarono in quella direzione e la rossa sospirò.

Millie le accarezzò la mano <Sta tranquilla.> sussurrò.

Sophia scosse la testa <È la mia vita quel ragazzo... Oltre a voi io ho solo lui.> mormorò con lo sguardo basso.

La Bruna storse la bocca addolorata prendendo la mano della sua ragazza che subito strinse.

<Come pensi che si stia sentendo lui?> chiese tutto a un tratto la più grande.

Millie guardò la sua fidanzata con le sopracciglia inarcate <Intendi Finn?>

Annuì e l'altra sospirò <Devo essere sincera?> aveva un po' paura a dirlo.

Sophia annuì di nuovo trattenendo il respiro consapevole del fatto che ciò che stesse per dire Millie non sarebbe stato piacevole.

<Secondo me si trova nel vuoto... Senza nessuno che gli stia vicino. Da solo... E questo è un male per lui, perché è possibile che si stia sentendo male in continuazione, nella sua mente. Ha bisogno di Jack, e di te. Ho letto che parlare di cose belle alle persone in coma aiuta a farle svegliare.- aspettò un attimo guardando la sua ragazza che aveva gli occhi lucidi -Amore, dovresti andare da lui.>

Sophia scosse la testa <No, no, non riuscirei a guardarlo.>

<Sei l'unica che ancora non è entrata in quella stanza.> continuò la minore cercando di convincerla.

<C'è anche Jae che non è andato!>

<Sophia!- la rossa si voltò a guardarla con le lacrime agli occhi -È il tuo migliore amico... Non lo puoi lasciare solo.> la voce di Millie era calma e rassicurante mentre i loro sguardi si incrociavano.







<Dov'eri Jack? Eravamo così in pensiero!> fece Mary prendendolo dalle spalle e scendendo lentamente fino alle mani.

Il ragazzo abbassò lo sguardo <Ero fuori dall'ospedale, avevo bisogno di prendere aria.> tremò leggermente quando le mani della donna raggiunsero i polsi avvicinandosi alle nocche.

La madre di Finn guardò in basso non appena ebbe sentito di aver toccato qualcosa di bagnato.

Sgranò gli occhi <Dio mio Jack, cos'hai combinato!> si allontanò di poco per poter prendere delle garze che si trovavano lì vicino.

Il ragazzino non rispose, si limitò a spostare lo sguardo sul lettino dove giaceva Finn.

Mary si avvicinò nuovamente per medicare la mano del ragazzo. Ogni tanto gli lanciava qualche occhiata per vedere una qualsiasi sua reazione, ma nulla. Sembrava non sentire niente.

Finì di pulire tutto il liquido rosso e poi mise le garze sulle ferite per evitare la fuoriuscita di altro sangue. La studiò un attimo in modo da confermare che non fosse rotta.

Poi guardò Jack. Quello non aveva ancora distolto l'attenzione dal suo ragazzo. Continuava a guardarlo come se avesse visto un fantasma.

<Jack?> cercò i suoi occhi.

Il ragazzo indicò Finn aprendo la bocca ma senza che alcun suono riuscisse ad uscire.

<L-lui... È-è...> balbettò.

<È Finn... Jack...> la donna si stava leggermente preoccupando.

Nella mentre del ricciolino invece risiedevano i pensieri più brutti. Finn era lì, steso su un lettino, non riusciva a vedere il petto che si alzava e si abbassava a ritmo del respiro, vedeva solo che era attaccato a delle macchine <Jack?>

I suoi occhi si riempirono di lacrime <Oh mio Dio, quello è Finn!> di nuovo la consapevolezza di ciò che stesse succedendo gli piombò addosso lasciandolo distrutto. Scoppiò a piangere e mise una mano sulla bocca per reprimere i forti singhiozzi che non stava riuscendo a controllare.

Si vergognava così tanto per essere crollato di fronte a Mary, tanto che voleva solo sotterrarsi in una buca e non farsi più vedere.

La donna invece lo abbracciò <Jack...> sussurrò.

Il ricciolino non si mosse di una virgola.

Mary lanciò uno sguardo ad Erin che annuì e andò via.

Ma nel momento in cui uscì entrò Sophia a testa bassa.

Appena sentì i versi alzò la testa e sgranò gli occhi <Jack!>

Jack si staccò dalla più grande puntando lo sguardo sulla sua amica <Sophia!> di gettò tra le sue braccia come se volesse nascondersi. In effetti era così, troppo imbarazzato per sopportare lo sguardo di Mary.

La rossa ricambiò affondando il viso nei suoi capelli e lanciando un'occhiata all'altra. Quella annuì e uscì dalla stanza.

<Jackie... Jackie guardami!> disse prendendogli il viso con le mani.

<S-Sophia... Lui è... È m-morto?>

La ragazza sentì un colpo al cuore ma non voleva che Jack si sentisse peggio, così strinse i denti e trattenne le lacrime <No... È ovvio che no! Finn non ci abbandonerebbe mai, non senza una ragione, non senza averci spiegato. Sono sicura che sia stato solo un malinteso. Il dottore sulla sua cartella clinica ha scritto che ha preso troppe pillole. Ma non possiamo sapere per quale motivo. Devi stare tranquillo perché Finn non ti lascerà mai da solo, mai. E...- prese un respiro profondo -Non se ne andrebbe senza salutarmi.> la sua voce tremò all'ultima frase, ma lei sorrise per rassicurare il suo amico.

Jack la guardò, aveva sempre invidiato il rapporto che Sophia aveva con Finn, ma ogni volta che li vedeva gli si scioglieva il cuore. Amava Finn con tutto il cuore, e Sophia era la ragazza che desiderava avere come migliore amica. Smise di singhiozzare prendendo a fare respiri profondi in modo tale da calmarsi del tutto, poi puntò gli occhi nei suoi.

<Finn è la mia persona... Lo conosco e ti giuro che non si sarebbe suicidato. Non di proposito!> alcune lacrime rigarono le sue candide guance e Jack portò le mani ad accarezzarle.

Annuì e i due si abbracciarono <Grazie di esistere Soph!> sussurrò Jack al suo orecchio e Sophia ridacchiò stringendolo di più a sé e guardando il corvino.

Non sapevano però che qualcuno stesse guardando la scena da dietro la porta. Millie sospirò sorridendo appena e appoggiandosi alla parete <Ce l'hai fatta Sophia... Ci sei riuscita.
Sono fiera di te, e ti amo così tanto!> bisbigliò tra sé e sé osservando la sua bellissima ragazza abbracciata all'amico.















Sì, Jaeden e Wyatt inesistenti in sto capitolo, ma sh.

Sto piangendo anche io.

Li amo.

Non so se voi avete mai sentito dire (o magari avete detto) "lui/lei è la mia persona"
Però dove abito io si dice e in pratica vuol dire quando vuoi così tanto bene a qualcuno da amarlo più di te stesso, senza però esserne innamorato. Come se avessero un legame fraterno solo più forte. E io ho voluto fare questo rapporto tra Finn e Sophia.

Io ancora la mia persona non l'ho trovata... Voi?🥺👉👈 Mi piacerebbe saperlo se vi va.

Vi amo.

A domani!💕

I'm In Love With You! || JyattDove le storie prendono vita. Scoprilo ora