capitolo 45

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Wyatt Pov's

Se avessi dormito? No, no e chi riesce a dormire dopo una cosa del genere?

Avevo passato tutta la notte a rigirarmi nelle coperte pensando a come potesse sentirsi Jaeden, se davvero stesse pensando di iniziare a tagliarsi o altro.

Mi mossi così tanto che verso le 5 del mattino mia madre entrò in camera mia accendendo la luce con gli occhi socchiusi a causa del sonno ancora fresco <Wyatt? Wyatt? Stai bene?>

Alzai la testa e sospirai.

Mi misi a sedere <Sì... Credo...>

Lei si sedette accanto a me sbadigliando e accarezzandomi una mano con dolcezza. Mi chiesi se Jaeden avesse mai ricevuto anche solo un gesto così piccolo da parte di qualcuno.

Guardai le nostre mani <Sei mai stata innamorata, mamma?>

Lei mi guardò un attimo con apprensione, sicuramente in quel momento aveva capito tutto <L'amore fa strani scherzi, Wyatt... Qualche ragazza ti ha rifiutato?>

Scossi la testa <No... Non è quello il problema... Lei...- ci pensai un attimo guardando mia madre negli occhi. Ero sicuro... Lei avrebbe capito -Lui... Non mi ha rifiutato.>

Mia madre sgranò gli occhi per il mio coming-out così inaspettato, sospirai facendo per lasciarle la mano ma lei la strinse più forte avvicinandosela e lasciandoci un dolce bacio sopra <Ehi, ehi... Sta tranquillo. Io... Penso che l'avessi già capito...> mi disse sorridendo.

<E... E non sei schifata o... Non lo so... Arrabbiata?> chiesi in preda al panico.

<No, no! Tesoro. Perché pensi ad una cosa del genere?
Io non potrei essere più orgogliosa di te di come lo sono adesso perché stai crescendo così bene.
I diciassette anni sono forse la cosa più complicata da affrontare nella vita e tu lo stai facendo tutto da solo. Io non so niente di te, e sapere che ti senti pronto per dirmi una cosa del genere e per accettare una cosa del genere mi rende così felice e allo stesso tempo mi fa capire che potrai affrontare tutto ciò che il mondo ti mette davanti.
Amore, io voglio solo la tua felicità che sia con qualcuno di colore, che sia una ragazza, che sia un ragazzo... Ma tu hai già capito cosa ti aspetta e va benissimo così. Se tu sei felice lo sono anche io.
Stai gestendo tutto per il meglio: la scuola, il tempo libero e adesso anche la tua vita sentimentale; ti ammiro molto perché sei il ragazzo più coraggioso che conosca. E so che non è proprio l'argomento che si dovrebbe affrontare alle 5 di mattina ma voglio dirtelo... Sono orgogliosa di come sei e di cosa stai diventando! Credo che queste siano le parole che ogni genitore dovrebbe rivolgere al proprio figlio.
Se sei innamorato di un ragazzo mi va bene perché so che costui ti porterà alla felicità. Se devo essere sincera credevo che saresti stato il tipo da una botta e via come tuo fratello e come tuo padre prima di incontrare me.> sorrise.

Avevo le lacrime agli occhi e stavo per scoppiare, ma non volevo che proprio mia madre mi vedesse in lacrime in un momento così critico dopo le parole che mi aveva rivolto <In realtà fino a qualche mese fa ero proprio così...- dissi. Lei fece una faccia sconvolta ed io mi ripresi -Forse questo non avrei dovuto dirlo.>

Lei rise <Già... Non credevo che avessi già una vita sessuale attiva... E sinceramente non volevo saperlo, ma ormai.>

Scoppiai a ridere anche io trattenendo le lacrime. Guardai quella donna così forte che stava davanti a me <Grazie mamma!>

Sorrise dandomi un bacio in testa <Se questo ragazzo non ti ha rifiutato qual è il problema?> chiese ed io presi un bel respiro per tornare in me.

<Il problema è che ho paura che sia in pericolo. La sua famiglia non è propriamente normale.>

<Oh mio Dio... Chi è il ragazzo?>

<Si chiama Jaeden Lieberher.> risposi e vidi in un attimo l'espressione di mia madre cambiare radicalmente.

Si portò una mano alla bocca <Quel povero ragazzino?>

Alzai un sopracciglio <Cosa?>

<Lo vedo ogni giorno uscire da casa sua e dirigersi da solo a scuola. Non ho mai visto i suoi genitori. Poi sono amica di Angela Grazer mi ha detto che praticamente l'hanno cresciuto loro. Io credevo che i suoi genitori fossero morti da come ne parlava.> spiegò.

<No, no. I genitori sono vivi ma lo trattano malissimo. Per questo ho paura per lui.> dissi mettendomi composto.

<Sono qui? A Los Angeles?> chiese ancora mia madre.

<Sì mamma. Sono tornati a casa, io li ho visti. Solo... Non voglio che Jaeden stia con loro. È difficile da spiegare ma lo hanno sempre lasciato da solo. Per tutta la sua vita è stato così e ogni volta che tornavano lo trattavano male. Adesso ho paura che succeda la stessa cosa, e io non voglio che soffra.>

Mia madre mi guardò con la comprensione negli occhi <Noi però non possiamo fare niente. Hai paura che lo possano picchiare?> mi domandò.

Sospirai <Sì. O peggio.
Ho paura che lui stesso possa compiere atti esagerati.- mi passai una mano tra i capelli continuando a pensare -Ma no... No, è forte, ce la può fare.>

<In questo caso servirebbero gli assistenti sociali.> propose.

<E lasciare Jaeden in un orfanotrofio? No, è escluso!>

<Non funzionerebbe comunque se non è lui a chiamare.> aggiunse lei.

<In ogni caso non andrebbe bene. I fratelli potrebbero testimoniare contro Jaeden e non me la sento di mandarlo in un tribunale.> dissi prendendomi la testa con le mani. Immaginai il mio piccolo seduto su una sedia di tribunale con tutti che lo guardano; si sarebbe sicuramente messo a tremare e.... No, non ce la facevo a vederlo così!

<Jaeden ha dei fratelli?!> dire che mia madre fosse sconvolta è praticamente un eufemismo.

<Sì mamma. Non sai la storia completa. Tutta la sua famiglia lo disgusta. Ecco, diciamo così.>

<E lui subisce tutto?> sembrava in pena. In pena per Jaeden e anche per me.

Annuii e entrambi restammo in silenzio per un po' prima che mia madre sospirasse <Mi dispiace Wyatt, l'ho detto: l'amore fa strani scherzi e purtroppo tu non puoi fare niente per cambiarlo.
Tutto ciò che ti è disponibile fare è stargli vicino e cercare di tirargli su il morale.... O potrebbe davvero pensare a qualcosa che non dovrebbe.- aspettò un attimo, un attimo in cui io continuai a disperarmi -Però tesoro... Devi cercare di dormire... Ti prego!>

La guardai e annuii <Sì... Scusami, buonanotte.>

Mi diede un bacio e uscì dalla camera lanciandomi un'ultima occhiata triste.

Io invece continuai a pensare a Jaeden... Non sapevo proprio come aiutarlo.

Alla fine sentii il telefono vibrare.
















Ceh... No scusate, io stavo piangendo mentre scrivevo!

Adoro Jennifer, davvero.

Ora ho una sorpresina per voi:
Ieri sera, verso le 3 di notte, dato che non avevo sonno ho provato a fare un piccolo video inerente alla storia.
Per quanto possa fare schifo vi chiedo di guardarlo, soprattutto le ultime parti) perché ci ho messo tutta me stessa per realizzarlo.

Detto ciò vi lascio il video. Grazie grazie grazie!

I'm In Love With You! || JyattDove le storie prendono vita. Scoprilo ora