I'm In Love With You! || Jyatt

capitolo 61

Breve annuncio. Non ricordo se ho specificato l'età dei personaggi... Vabbè, le carissime anitagrazer jaedenmarryme me lo hanno ricordato... Perciò lo faccio ora. (Vi amo ragazze!❤️)

Jaeden, Jack, Millie e Noah hanno 15 anni

Sophia ne ha 16 con Jeremy.

Wyatt e Gaten 17

Finn, Chosen e Sadie 18 insieme ad Asher.

Caleb 19 come Aidan.

Natalia e Maya hanno 24 anni.

Joe, Robert e Ellen 25.

Charlie e Keean 26.

Credo di non aver dimenticato nessuno. Spero di aver risolto i dilemmi di qualcuno😂

Vi lascio al capitolo.

Jack Pov's

<Jack... Finn si è svegliato.>

Dire che avevo corso è praticamente un eufemismo.

Dopo la chiamata di Wyatt avevo abbandonato tutto e mi ero precipitato al pronto soccorso.

Salii le scale il più in fretta possibile arrivando al secondo piano.

<Ehi, ragazzino...> provò un infermiere. Ma io non lo ascoltai superandolo e continuando a correre verso la camera del mio ragazzo.

<EHI!>

Ignorai tutto e tutti. Entrai nella stanza fregandomene degli altri e buttandomi sul lettino dove c'era Finn.

Successe tutto in un nanosecondo: lo afferrai per il colletto avvicinandomelo e premetti con urgenza le labbra sulle sue in un bacio disperato.

Lui rimase rigido per qualche secondo prima di capire e ricambiare.

Spostai lentamente le mani sul suo volto mentre lui mi prendeva per i fianchi avvicinandomi a sé. Ormai l'unica cosa che ci separava era il bordo del letto.

Così fu lui a farsi più vicino mettendo una delle mani nei miei capelli.

Mi era mancato così tanto.

Chiese l'accesso alla mia bocca e io schiusi le labbra lasciandolo fare.

Wyatt dietro di noi sorrise e prese Jaeden per mano uscendo dalla stanza facendo un cenno agli altri che lo seguirono.

Rimanemmo solo io e il mio ragazzo.

Ci staccammo solo per riprendere fiato <Non hai idea di quanto tu mi sia mancato!> sussurrò passando lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.

Presi un respiro profondo sentendo di poter crollare di nuovo da un momento all'altro. Finn storse la bocca allontanandosi di poco <Cavolo Jack, puzzi di alcool. Ma che hai combinato!>

Non risposi, mi persi ad osservare i suoi occhi finalmente aperti mentre lui mi studiava da cima a fondo. I miei capelli erano sporchi e scompigliati, appiccicati alla fronte, gli occhi lucidi e le guance arrossate. La sbornia non era ancora passata del tutto. Il mio respiro era irregolare, e il suo sguardo andò a posarsi sulla mia mano fasciata.

<Porca puttana, mi spieghi che è successo!?> mi risvegliò.

Sembrava preoccupato mentre mi guardava in attesa di risposte. Non avrei voluto piangere di fronte a lui, ma proprio non ci stavo riuscendo.