capitolo 87

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Jaeden Pov's

Wyatt si alzò e mi abbracciò di scatto nascondendo il viso rigato dalle lacrime nell'incavo del mio collo.

Misi una mano nei suoi capelli stringendo appena per infondergli quanta più sicurezza possibile.

Piangeva... E non lo avevo mai visto così distrutto.

<Ti prego... Andiamo via!> singhiozzò e allora annuii prendendogli il viso.

<Va bene! Andiamo.> gli presi la mano e guardai un attimo la lapide.

Mentre camminavamo verso il cancello Wyatt non faceva altro che pulirsi gli occhi, cercando di togliere i residui delle lacrime. Io intanto pensavo, fittamente.

Quando poi mi bloccai portandolo a girarsi <Ahm... Ho dimenticato una cosa lì...- evitai di dire tomba, o lapide -... Vado e torno subito.>

<La sai la strada? Vuoi che ti accompagni?> chiese apprensivo, come sempre.

Io mi avvicinai facendomi cingere i fianchi <Non ti preoccupare, tu vai in macchina e rilassati! Io arrivo subito.> cercai di tranquillizzarlo.

Annuì e poi mi diede un bacio sulle labbra guardando un'ultima volta tutto il cimitero.

Mi lasciò solo a contemplare ciò che avrei fatto.





Doug Oleff

Quel nome campeggiava di fronte a me, con una sua foto stampata sopra insieme a tante varie scritte.

Era tale e quale e Wyatt, la somiglianza era pazzesca, tranne per il sorriso che era uguale a quello di Elisa mentre Jennifer l'aveva passato al mio ragazzo.

Mi torturai le mani dondolandosi leggermente, non sapendo da dove iniziare. Seppur via foto sembrava che Doug mi stesse osservando.

Arrossii di molto.

<Ehm... Salve, io... Sono Jaeden... Ehm...- mi sentivo un po' stupido a farlo, ma era la cosa giusta e ne ero sicuro -Sono il ragazzo di suo figlio... Forse lei non avrebbe voluto un figlio gay, o magari il contrario... Però eccoci qua.- ingoiai a corto di saliva. Stavo parlando in modo imbarazzato, mentre facevo uscire le parole a forza -Wyatt mi racconta che lei era un uomo molto aperto e gentile, quindi ci avrebbe sicuramente accettato... Avrebbe tanto voluto che la conoscessi, perciò mi trovo qui... È il mio ragazzo, odio vederlo soffrire, quindi voglio provarci... Lui Crede che le sarei piaciuto- abbozzai un sorriso mettendomi una mano dietro la nuca -Farei di tutto per vederlo felice. Mi sarebbe tanto piaciuto conoscerla, per quanto stringerle la mano mi avrebbe messo a disagio...- presi un bel respiro e mi piegai arrivando all'altezza della lapide. Divenni serio e mi fu più facile parlare a cuore aperto -Sa... Wyatt non lo mostra, ma io so che è fragile, o meglio, tutti lo siamo ma anche se non vuole che lo sappia capisco che certe cose non le può reggere... Lui cerca in qualsiasi modo di proteggermi, e vorrei fare lo stesso per lui, ma quando ci provo mi imbroglio tutto, non riuscendo né a formulare una frase né a compiere un'azione... E se se lo stesse chiedendo, sì, io e suo figlio abbiamo fatto l'amore.- arrossii parecchio -Ovviamente lui stava sopra- tossichiai falsamente -Comunque, so che è una cosa stupida da dire, ma secondo lei potrei fare felice suo figlio? Io non penso proprio, so che merita di meglio, perché io non posso dargli ciò di cui ha bisogno...- abbassai gli occhi -Non sono abbastanza per Wyatt, e mai lo sarò perché sono una nullità. So che un giorno si stancherà di me e che mi lascerà, ma tanto fanno tutti così...- ridacchiai amaramente -Non gliene farò una colpa, perché sono io il problema... non sono nulla e mai lo sarò, però preferisco godermi il momento finché non capirà che non mi ama veramente, nessuno mi ama... Io non sono nessuno e non è giusto che stia con me, lui dovrebbe stare con qualcuno che lo renda davvero felice e io non ci posso riuscire... Però ci vorrei provare, quindi se per lei va bene... Resterò il ragazzo di suo figlio, almeno finché non deciderà di lasciarmi. E le giuro che proverò con tutte le mie forze a renderlo felice, nonostante tutto quello che tocchi vada in cenere. Quindi, ehm... È stato un piacere parlarle... Sono sicuro che come dice Wyatt lei era una persona meravigliosa!> accarezzai delicatamente il nome marcato con un mezzo sorriso in volto. Mi sentivo più libero adesso.

Mi alzai passandomi una mano tra i capelli e mi incamminai verso l'uscita a sguardo basso.


Quella "conversazione" mi aveva fatto bene e distrutto nello stesso momento.

Le cose che avevo detto le pensavo sul serio e la.paura che da un giorno all'altro lui avrebbe potuto lasciarmi mi attanagliava lo stomaco.

Però sarebbe stato anche giusto, perché io non merito uno come Wyatt.

Mentre camminavo qualcuno mi prese da dietro incollando la mia schiena al suo petto.

Sobbalzai e mi trattenni dall'urlare.

<Ma io quanto posso amarti?>

Mi rilassai nel sentire la sua voce.

Poi però arrossii violentemente... Cazzo, mi aveva sentito mentre parlavo con il "padre".

Cercai di andarmene ma le sue braccia mi strinsero di più imprigionandomi lì dov'ero, insieme a lui, senza via di fuga.

Abbassai ulteriormente la testa cercando di coprirmi il viso con il ciuffo di capelli.

<H-hai sentito... T-tut...> non riuscii a finire.

<Sì, ho sentito tutto!> completò per me.

Deglutii pesantemente, tutto ciò che avevo detto, ogni singola parola era stata ascoltata da lui e me ne vergognavo <Credi davvero di non essere abbastanza?... Che io potrei lasciarti perché mi stancherò di te?> mi chiese quasi affranto.

I miei occhi si inumidirono e buttai giù il groppo che avevo in gola senza rispondere.

<Non credevo dicessi sul serio... O meglio, sapevo che pensassi cose così, ma non pensavo che le avresti prese seriamente...> disse e nuovamente non risposi.

Continuò a guardare la mia nuca, avrei tanto voluto seppellirmi in quel momento. Sospirò <Piccolo... Non so davvero come dirti che ti amo! Per me sei perfetto e credimi quando ti dico che non ci lasceremo mai. Non so se tu te ne sia accorto, ma io sorrido solo a sentirti nominare, o a sentirti parlare. Anche con i piccoli gesti come richiedere silenziosamente attenzioni è una cosa che mi fa felice. Non desidererei nessun altro al modo accanto a me. E non devi avere paura, perché io ci sarò sempre... Prendila sia come una promessa che come un'avvertenza.>

Ridacchiai all'ultima affermazione <Vuoi rendermi felice?> domandò dopo un po'.

Io annuii con veemenza <Allora dammi un bacio e non allontanarti mai!> affermò facendomi voltare verso di lui.

Spalancai gli occhi, che lui notò subito essere lucidi, e squadrò anche le mie gote perennemente arrossate <E cazzo, se sei fottutamente bellissimo!> mi baciò in modo molto poco casto.

Ricambiai subito sentendone il bisogno!

Rimanemmo attaccati per un po' e poi ci separano per carenza di fiato.

Abbassai la testa che lui subito mi rialzò <Non pensare più certe cose! Non farlo e basta, perché non ne hai un motivo.>

Annuii poco convinto.


















Ciau, parlavo con la mia love e mi sono accorta di adorarla troppo!

By the way... Sono stressata in sti giorni, ma vabbè, ormai.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e so che è una scocciatura, ma leggetelo tutto il discorso di Jae.

Vi amo!

I'm In Love With You! || JyattDove le storie prendono vita. Scoprilo ora