capitolo 93

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Wyatt Pov's

Come cazzo avevo fatto a non accorgermi di nulla!? Se quello che aveva detto Finn era vero ero veramente stato una persona di merda.

Il dolore che provavo al petto quel giorno, che non mi aveva abbandonato neanche per un secondo, crebbe a dismisura lasciandomi senza fiato.

Il giorno del funerale di mio padre il mio migliore amico mi aveva sbattuto la vita reale sotto il naso, facendomi ricordare di non poter rimanere nella terra dei sogni.

Mi ero arrabbiato con lui per come aveva parlato di Jaeden, ma a conti fatti la maggior parte della colpa era mia.

Mi svegliai da quello stato di trance in cui ero caduto e guardai il mio ragazzo. Aveva cercato in tutti i modi di ignorare il mio sguardo, ma non sopportavo più quella distanza.

Era seduto sul divano, si stava torturando le mani, mentre guardava un punto fisso nella stanza e batteva il piede nervosamente per terra. Finn lo aveva descritto come un giocattolo... Potevo solo immaginare come si stesse sentendo in quel momento.

Rimasi a guardarlo per un tempo indefinito, la mia mente voleva correre da lui, vedere mentre si torturava in quel modo era una cosa straziante, ma il mio corpo non rispondeva ai miei comandi.

Qualcosa scattò facendomi sobbalzare quando vidi che iniziò ad uscirgli sangue.

Continuava comunque a farsi del male, guardando per terra. Probabilmente non se ne era neanche accorto, ma io e, a quanto pare Millie, sì.

Nonostante ciò non riuscii a muovermi, neanche di un centimetro. Fortunatamente per me Millie gli andò incontro abbassandosi alla sua altezza.

Gli mise le mani sulle spalle <Basta Jaeden! Può bastare così! Smettila ora.> disse risoluta guardandolo dritto in faccia.

Jaeden si fermò alzando il viso. Aggrottò le sopracciglia e si guardò le mani spalancando gli occhi subito dopo <M-millie, mi dispiace, n-non mi ero accorto che...> balbettò impanicato.

<Jae, Jae. Non importa!- gli mise una mano sulla guancia -Non importa!- ripeté sussurrando e accarezzandogli dolcemente il viso -Non ti fare più cose del genere.> passò delicatamente le dita sulla ferita ma Jaeden non si ritrasse, rimase a guardarla fare piccoli gesti che avevano il solo scopo di farlo stare meglio.

Millie sospirò <Vieni con me! Ti disinfetto, ok?> lo fece alzare e si diressero verso la cucina.

Li seguii con lo sguardo quando poi qualcuno mi abbracciò da dietro <Non è colpa tua, lo sai vero?> domandò con voce dolce poggiando il mento sulla mia spalla.

<Non posso fare a meno di credere il contrario... Visto quello che ha detto Finn...> sospirai.

<Wyatt, non hai colpe! Lui non aveva il diritto di parlarti così in una giornata delicata tra l'altro. E soprattutto non avrebbe dovuto rivolgersi in questo modo a Jaeden. Tu... Sei stato forte quanto basta già per non cedere di fronte a tutti, adesso ci pensiamo noi!>

<Mi sarei dovuto sforzare di più Sads! Dovevo accorgermi del fatto che qualcosa non andasse!> ribattei mettendo le mani sulle sue strette al mio busto.

<Non puoi accorgerti di tutto! Sei stato il primo a notare la mancanza di Noah, il primo a notare che qualcosa non andasse in tutta la situazione. E se per qualche giorno ti sei preso il lusso di pensare a te e al tuo fidanzato di certo non è una cosa di cui vergognarsi.> continuò Sadie guardandomi.

<Vorrei che fosse come dici tu... Ma è il mio migliore amico...- guardai Jack -... E gli ho voltato le spalle.> lasciai andare le sue mani per poi allontanarmi in modo tale da uscire di casa.



I'm In Love With You! || JyattDove le storie prendono vita. Scoprilo ora