capitolo 91

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Jack Pov's

Millie mi trascinò per tutto il tempo non mollando la mia mano, proprio come eravamo entrati in casa ne siamo usciti fuori.

Si richiuse la porta alle spalle e mi prese di nuovo cominciando a camminare.

<D-dove andiamo?> chiesi tremante, ancora spaventato dalla discussione avuta poco prima con Finn.

<Ho sentito tutto Jack!> disse fermandosi dietro ad un cespuglio e mantenendomi difronte a lei.

Io aprii più volte la bocca in cerca di parole, o forse in cerca d'aria <I-in... In c-che sen...>

<Parla con me Jack! Che cosa è successo a Finn? Cosa c'entrano le sue pillole? Perché stavi tremando?> chiese a raffica e in un attimo mi ritrovai con una fitta al cuore. Avevo bisogno di aiuto.

Spostai lo sguardo a terra sentendo gli occhi diventarmi lucidi <M-millie?>

Lei mi guardò e io sospirai sentendo un singhiozzo risalire su per la gola <Puoi abbracciarmi!?> scoppiai a piangere e lei mi prese tra le sue braccia, nonostante fosse più bassa di me.

Le circondai il busto sfogando tutta la mia frustrazione e la mia paura.

<L-lui è! N-non... Ah...> singhiozzavo di brutto non riuscendo a prendere fiato.

<Piano Jack, fai piano! Ci sono io, non è successo niente.> sussurrò mettendo una mano nei miei capelli.

Nonostante fossimo ancora in pigiama ci eravamo seduti per terra dietro ad un cespuglio, nascosti dagli occhi altrui.

Millie indossava un pantalone di tuta che le andava molto largo, insieme ad una felpa gigantesca, che pensai fosse di Charlie visto che i due avessero un buon rapporto.

Anche conciata in quel modo, senza trucco, con un po' di occhiaie e dei lividi a me inspiegati, era bellissima. Per quanto a me non piacessero le femmine quelle del mio gruppo erano veramente stupende in tutto e per tutto.

<Dimmi tutto Jack!> disse accarezzandomi il dorso della mano con il pollice.

<Finn... Per colpa delle pillole... È cambiato.
Dice di sentirsi più forte, di non aver più bisogno di cercare conforto... Come se fosse completamente un'altra persona.
Ieri sera mi ha spiegato tutto, ed è impazzito, diceva di amarmi, che io fossi la sua più grande debolezza... Eppure mi ha quasi stuprato... Ho paura di lui, tanta paura!
Il dottore dice che dato che queste pillole sono comunque droga, è come se fosse ubriaco... Quando si è ubriachi esce fuori il peggio di noi, e così è per lui... Ma quando si "risveglia" non ricorda nulla.
Mi ha detto anche di togliergli le pillole e che per quanto mi possa pregare io non gliele devo ridare.> spiegai il più brevemente possibile.

<Oh mio Dio Jack... Quando hai parlato con il dottore se Finn ti ha detto tutto ieri?> chiese apprensiva e spaventata allo stesso tempo, con le sopracciglia aggrottate.

<... N... Non ho dormito e stamattina alle 4...>

<Oddio, Jack!> esclamò con tono di rimprovero.

<Scusa, ma avevo bisogno di risposte... E comunque... Le sue pillole ce le ho io...> dalla tasca del pantalone uscii il flaconcino delle medicine di Finn.

Lei lo prese subito in mano osservandolo <Da ora in poi queste le tengo io... Non gli verrà mai in mente di cercarle da me. E da ora in poi ti aiuterò io.>

La abbracciai di nuovo e poi mi passai una mano sul viso tirando su col naso <Lo puoi dire tu a Sophia? Con lei sarà tutto più facile.> mormorai abbassando lo sguardo.

Lei annuì e mi sorrise per infondermi coraggio.

Rientrammo in casa con le mani ancora attaccate e ciò che trovammo ci lasciò ad occhi aperti.

<Smettila di rispondermi!> gridò Sophia allargando le braccia in fuori.

<Tu smettila di provocarmi!> continuò il mio ragazzo.

Charlie e Natalia erano seduti sul divano, si tenevano le mani e guardavano tutto con gli occhi spalancati.

Joe e Gaten erano affacciati dalla cucina, sbalorditi anche loro <Se ti dà così fastidio finisci di parlarmi, contattarmi o scrivermi!> disse ancora la rossa.

<E tu finisci di essere così dannatamente fastidiosa.> ribatté il corvino.

Sophia so raddrizzò <Vaffanculo, Finn!> urlò facendo mancare il respiro a tutti.

Non avevo mai sentito Sophia così incazzata.

Nessuno fiatò per un secondo, quando poi Sadie si avvicinò abbracciando Sophia da dietro <Basta Soph...>

<No!- si divincolò dalla sua presa -Hai rotto il cazzo, Finn! E da tutta la settimana che ti comporti da stronzo con chiunque. E ti ho capito per il primo periodo dopo essere uscito dall'ospedale, ma adesso ne ho abbastanza! Noah è stato ritrovato svenuto e tu non hai fatto altro che incazzarti!- sbraitò e vidi il diretto interessato stringersi le gambe al petto nascondendosi il più possibile e mi dispiacque per lui -Charlie e Joe? Ti stai rivolgendo a loro malissimo, per non parlare di Maya e Natalia. E poi Ellen, non le rivolgi quasi la parola, hai più parlato con Robert? No? Poi Jaeden, prima ti preoccupavi tantissimo così come con Millie e adesso non più. Finn, hai idea di dove sia Wyatt?- vidi il mio ragazzo spalancare gli occhi alle ultime parole -Esatto! È il funerale di suo padre ed è il primo anno che non dici niente o che non lo accompagni. Per l'amor di Dio Finn, Jack ha paura di te!> rimasero tutti in silenzio per un bel po', l'unico tumore udibile era il fiatone di Sophia che mise le mani sui fianchi.

Credevo che Finn sarebbe stato contento che tutti avessero paura di lui, e da quel che avevo capito nell'ultimo periodo tutti abbassavano lo sguardo non appena lo vedevano. Aveva ottenuto ciò che voleva... Finché non aveva guardato Sophia.

<Non puoi nominare Millie, perché è la tua ragazza, è ovvio che tu la protegga. Sono stato il primo a preoccuparmi per Noah, e poi rispondo a Charlie e gli altri come voglio! Smettila di fare la mamma isterica! E poi Jaeden non è un mio problema!>

Se possibile, spalancai ancora di più gli occhi, così come la rossa che venne abbracciata di nuovo da Sadie.

<Sei incredibile... Hai chiuso con me!...- si staccò nuovamente dall'amica e fece per andare su per le scale, ma poi si bloccò -Quando avrai finito di pensare solo al tuo egocentrismo vedi di fare una chiamata al tuo migliore amico per chiedergli come sta... Pezzo di merda!> sussurrò le ultime parole andando al piano di sopra.

Quando nominava Wyatt o la sua situazione vedevo Finn bloccarsi... Forse non era tutto perduto, forse la sua parte razionale era ancora lì e aspettava di riemergere, mi aggrappavo a quella speranza.

Finn si asciugò il naso girandosi poi verso di noi <Andiamo Jack!> esclamò incamminandosi verso la cucina. Ignorò bellamente Joe e Gaten che erano sporsi alla porta di essa ed entrò nella stanza.

Millie mi guardò per un breve secondo e poi lasciò la mia mano per inseguire la sua ragazza su per le scale.

Osservai tutti gli altri e aprii bocca per proferire parola ma qualcuno mi prese da dietro facendomi sussultare <Ehi Jackie!> mi sorrise Wyatt poggiando il mento sulla mia spalla. Per un attimo mi sentii leggero tra le sue braccia.

Voltai lo sguardo e vidi Jaeden dietro di noi mentre sorrideva un po' ricurvo, poi gli avrei parlato.

Entrambi lanciarono uno sguardo a tutti i presenti nella casa e si ammutolirono facendo sparire il loro bel sorriso.

Lo sguardo di Wyatt si fermò maggiormente su Noah rannicchiato su se stesso, mentre quello di Jaeden su Joe e Sadie.













Ragazzi veramente, scusatemi, chiedo umilmente perdono!

Ma ieri sono stata con i miei amici che mi hanno fatto sentire bene come solo Angela e Andrea sanno fare.

Scusatemi ancora.

Solo a me il piccolo Noah sta facendo pena?🥺

A domani, spero!

I'm In Love With You! || JyattDove le storie prendono vita. Scoprilo ora