capitolo 79

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Wyatt Pov's

Bussammo freneticamente alla porta.

Jaeden si mise una mano sulla fronte imperlata di sudore. Avevamo corso come dei matti appena Natalia ci aveva chiamato.

Bussai ancora <VOLETE APRIRE O NO!> urlai.

Jaeden sussultò un momento.

Dopo poco Charlie che ci lasciò entrare.

Corsi dentro casa <Dove sta?> domandai guardandomi intorno.

<Smettila di fare la vip preoccupata! È in camera di Charlie!>

Al sentire di quelle parole sputate tanto acidamente mi girai con gli occhi sgranati e vidi Finn poggiato allo stipite della porta della cucina con le braccia incrociate.

Assottigliai gli occhi, gli avrei risposto a tono se non fossi stato così preoccupato. Gli lanciai un'occhiata di avvertimento prendendo poi a salire le scale per raggiungere la camera che Charlie condivideva con Natalia.

Vidi di sfuggita Finn girare la testa per controllare Jack che se ne stava immobile sul divano, quasi sembrava che lo stesse tenendo in ostaggio. Il più piccolo, appena vide che il corvino lo stesse guardando, deglutì e distolse lo sguardo non muovendo più nemmeno un muscolo.

Jaeden guardò nella mia stessa direzione e poi mi seguì velocemente.

Entrai nella stanza dove Natalia stava parlando non Noah inginocchiata accanto al suo letto.

Mi passai una mano sospirando sollevato nel vederlo sveglio.

<Cazzo...> mormorai avvicinandomi.

Natalia si alzò facendomi passare e prese il mio ragazzo dalle spalle <Noi stiamo qua fuori! Vi lasciamo soli!> disse la ragazza e Jaeden annuì uscendo e chiudendo la porta.

Restammo per in silenzio per un po' <Adesso tu mi dici tutto, TUTTO. Sei sparito per giorni e adesso ti fai ritrovare svenuto in mezzo alla strada, si può sapere che combini?> chiesi chiaramente arrabbiato.

Noah sospirò <Se ti dico la verità... Mi devi promettere che non commenterai e che cercherai di capirmi.>

<Io sto cercando di capirti, ma non posso farlo se non so la storia.> replicai.

<O-ok... Ricordi la sera in cui siamo andati a dormire sulla spiaggia?>

Annuii <Eri tutto fatto, ho dovuto fermarti dal buttarti nel fuoco.> risposi.

<Ecco... Quell'uomo che ha messo le pasticche nel mio drink è venuto a cercarmi per il "pagamento" nonostante io non gli avessi chiesto niente. Così tanti soldi non ce li avevo e ho provato a scappare, ma mi ha ripreso e mi ha detto se non gli avessi ridato tutti i soldi sarei morto. Io non sono così ricco... Così ha detto che avrei lavorato per lui fin quando non gli avessi ridato ogni centesimo con gli interessi.> continuò.

Sgranai gli occhi. Immaginavo di tutto ma non una cosa del genere.

<Oh mio Dio... Quanto soldi gli devi?>

<2000... Più gli interessi diventano 4000... Tutto questo tempo sono stato in giro per la città a vendere la sua roba...> disse torturandosi le mani.

<Cazzo! 4000 dollari, per due pasticche? Perché non ti sei opposto?>

Sbuffò <Cavolo Wyatt, che genio... Pensi che mi piaccia spacciare droga per un mafioso che vuole uccidermi? Essere utilizzato come esca per clienti?>

Mi riscossi un attimo <Esca?>

<Sì... A quanto pare gestisce anche uno street club dove ci vanno sia uomini che donne, secondo lui sono un buon partito...> era a disagio e lo percepivo bene.

Io ero sempre più sconvolto <Ti hanno...?>

<No, ma ci hanno provato.> rispose.

<Non devono toccarti per nessuna ragione, chiaro!? Se questa cosa la venisse a sapere Finn impazzirebbe. Lo sai, vero?>

<Sì... Lo so...> mormorò con la consapevolezza negli occhi.

Io e Finn eravamo quelli più legati a Noah, soprattutto Finn e quando gli succedeva qualcosa dava di matto.

<Andiamo alla polizia....> non mi lasciò finire.

<NO! Lui non è l'unico! Ha tutta un'associazione in diverse parti della città... Verrebbero a cercarmi.> disse subito.

Sospirai rassegnato <Quanto hai guadagnato?>

<In questi giorni 1500 dollari... Lui dice che potrei finire entro la fine di novembre.>

<Lui, lui... Chiunque esso sia se Finn lo venisse a scoprire lo ucciderebbe.> dissi passandomi una mano tra i capelli.

<Lo so! Per questo non gli dirai nulla!> esclamò ed io annuii non molto d'accordo.

<Non puoi continuare così! Se dovesse metterti nello street...>

<No! Non lo farò arrivare a tanto!> disse interrompendomi di nuovo.

Sospirai <Allora, cos'hai intenzione di fare?> domandai dopo un po'.

<Continuerò finché non avrò raggiunto la cifra e poi... E poi potrò stare tranquillo.> disse Noah sospirando e rilassandosi appena contro i cuscini del letto.

Rimasi in silenzio a pensare <Io ti lascio stare... A patto che dopo ogni-singola-consegna tu venga da me! Almeno controllo che stai bene, chiaro? E per qualsiasi cosa chiamami!> dissi guardando a terra e subito dopo sentii due braccia stringermi. Noah mi stava abbracciando.

Dopo qualche secondo di shock ricambiai strofinando il mento sulla sua spalla <Non ci crederai... Ma mi sei mancato.>

In quel preciso istante scoppiò a piangere e lo strinsi di più.

Immaginai quanto fosse stato difficile sopportare tutto quello.





Jaeden Pov's

Mi sedetti sul divano accanto a Jack.

Voltai lo sguardo verso di lui e vidi che se ne stava immobile.

<Jack?>

Lui non disse nulla, continuò a guardare lo schermo del televisore spento.

Aggrottai le sopracciglia e gli misi una mano sulla spalla <Jack?- lo chiamai di nuovo, un po' più forte e lui si risvegliò. Vidi Finn voltare di poco lo sguardo e fissarci con la coda dell'occhio, ma non ci feci caso -Stai bene?>

Il mio migliore amico deglutì guardandomi negli occhi e notai una scintilla di paura nei suoi occhi <È tutto ok?> chiesi ancora.

Ecco, ero così occupato a pensare a me stesso che non mi sono neanche accorto che Jack stesse male. Un'altra cosa da aggiungere alla lista dei miei difetti.

Abbassò lo sguardo aprendo la bocca in cerca di parole <J-Jaeden...- ok, Jack che balbettava, e non perché Finn lo avesse messo in imbarazzo, mi spaventò -I-io...- lanciò un'occhiata al suo ragazzo e si accorse del fatto che stesse ascoltando la conversazione, così sgranò gli occhi serrando le labbra per un secondo -Sì... Tutto ok... Solo un po' di paura per Noah... T-tu stai bene?>

Aveva paura, ed era una cosa percepibile a prima occhiata. Immediatamente mi chiesi il perché ma ero sicuro che non me lo avrebbe detto, almeno non finché non saremmo stati da soli.

<Io bene.- mentii -Stasera stiamo un po' insieme.> gli strinsi la mano e di nuovo lui guardò Finn.

Annuì semplicemente, senza dire nulla.

Dovevo andare più in fondo a questa storia.















Ecco svelato il primo segreto! Aspettiamo che anche il secondo venga detto.

Che ne pensate della situazione?

Scrivetemelo nei commenti.

Vi amo, a domani!

I'm In Love With You! || JyattDove le storie prendono vita. Scoprilo ora