Senso di protezione

1.5K 33 0
                                    

A: "Giù , e daje svegliate"

Il mio dolce sonnellino pomeridiano ovviamente venne disturbato da mio fratello.

G: "Che vuoi? Stavo dormendo"
A: "Scendi giù , a breve arriveranno Niccolò e Tiziano e io mi devo andá a fa na doccia"

Mi girai verso il comodino, presi il telefono e controllai l'ora. 18:09.

G: "Ma non dovevano venire stasera ?"
A: "No, la Roma gioca alle 18:45, su dai vai"

Con fatica mi alzai dal letto e con il mio pantaloncino di tuta inguinale e il mio top sportivo che evidenziava il seno scesi al piano di sotto. Non ebbi nemmeno il tempo di sedermi sul divano che il campanello suonò.

G: "Ciao ragazzi entrate, Adriano è andato a farsi una doccia"

Ci sedemmo tutti e tre sul divano, Niccolò accese la tv per sintonizzarsi già sul canale della partita. Io invece mi sentivo lo sguardo di Tiziano bruciare su tutto il corpo, su tutti i centimetri nudi della mia pelle. Quando Niccolò tornò da noi mi iniziò a fissare ed incastrò il suo sguardo col mio, subito dopo si girò verso Tiziano e lo beccò che mi stava fissando.

N: "Tiziá hai perso qualcosa ?"

Tiziano venne risvegliato da quel suo stato di trans.

T: "No perché ?"
N: "Beh io si, vai a preparare qualche spritz"
T: "Perché proprio io?"
N: "Io ho già acceso la tv, Adriano se starà a fa na sega sotto la doccia e Giulia sicuro non li sa fare, tu sei il maestro degli spritz.."
T: "Mi hai convinto solo con la parte del maestro, tre spritz?"
N: "Tu lo vuoi Giulié ?"

Giuliè...da quando usava soprannomi del genere con me ? Soprannomi non offensivi.
Mi voltai verso Tiziano e gli dissi che anche io volevo uno spritz. Dopo qualche secondo si dileguò in cucina.

N: "Tutto bene ?"
G: "Si, perché ?"
N: "Non so, ti vedo un po' strana"
G: "Moriconi da quando ti preoccupi per me?"
N: "Stai tranquilla, da domani inizierò di nuovo a non sopportarti, per stasera tregua"
G: "Ti ripeto, non attacca"
N: "In che senso?"
G: "So che mi vuoi chiedere altro riguardo il discorso di oggi Niccolò, quando non indossi gli occhiali da sole sei come un libro aperto"
N: "Allora un po' mi conosci"
G: "Beh dopo dieci anni che ti ho in casa..."
N: "Giulia ho uno strano senso di protezione nei tuoi confronti, non chiedermi perché.. forse perché sei la sorella di Adriano, forse perché io non ho una sorella e la ritrovo molto in te, perché mi hai confessato una cosa che ad Adriano darebbe molto fastidio, e che dà fastidio quindi anche a me.."
G: "Stringi Niccolò"
N: "Conosco sto coglione?"

Nel momento in cui mi feci scappare un sottile si, Niccolò si alzò dalla poltrona su cui era seduto ed iniziò a camminare per il salone in maniera agitata.

G: "Niccolò .."

Si voltò verso di me, aveva gli occhi pieni di rabbia. Mi alzai e corsi da lui, corsi tra le sue braccia. Non so nemmeno il perché di quel gesto ma lo abbracciai, e lui stranamente ricambiò.

N: "Promettimi che verrai da me se succederà altro, okay?" mi sussurrò all'orecchio e anche qui gli risposi con un leggero si.

T: "Sprizt pronti...che state a fa ?"

Nel sentire la voce di Tiziano, io e Niccolò ci staccammo bruscamente.

G: "Che cosa?"
T: "Vi stavate abbracciando"
N: "Problemi?"
T: "Voi due siete come cane e gatto, non vi abbracciate mai"
N: "Ripeto, problemi?"
A: "Daje avete fatto gli spritz, su che inizia la partita"
T: "Giù tieni il tuo" disse Tiziano porgendomi il bicchiere
A: "Da quando tu bevi?"
G: "Da quando non ti fai i cazzi tuoi?"

Presi il mio bicchieri e mi andai a sedere sulla poltrona, mentre il divano era occupato da mio fratello e dai suoi amici che erano troppo concentrati a vedere la partita, mentre io, stranamente, ero troppo concentrata a fissare loro.

Mille UniversiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora