Ti fidi di me?

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La mattina dopo la cena a casa del padre di Niccolò, io e quest ultimo decidemmo di non andare a scuola. Niccolò era stanco psicologicamente ed aveva bisogno di svagarsi. Passammo tutta la mattinata a letto, a fare l'amore. Pranzammo insieme io lui ed Adriano .. un pranzo con gli amici di una vita. Subito dopo pranzo Niccolò decise di tornare a casa, non vedeva la madre da un giorno intero ed aveva intenzione di spiegarle le novità che vi erano state la sera prima.

...

F: "Buongiorno fiorellino"

Ero appena arrivata a scuola insieme a mio fratello. Io ed Adriano raggiungemmo subito Tiziano e Federica, di Niccolò nemmeno l'ombra.

G: "Buongiorno"
T: "Glielo hai detto?
A: "Vorrei aspettare Niccolò"
G: "Parlate di me ?"
A: "No"
T: "Si"

Tiziano ed Adriano si guardarono negli occhi fulminandosi a vicenda.

G: "Che succede?"
A: "Niente Giù non preoccuparti"
G: "Tu sai qualcosa ?" dissi guardando Federica
F: "Non ho la più pallida idea di cosa stiano dicendo"
A: "Daje aspettiamo Niccolò e vi spieghiamo tutto"
N: "Drammi alle otto del mattino come pane quotidiano, buongiorno a tutti...che succede?"

Eccolo, bello come il sole.
Il moro si avvicinò a me, poggiando le sue mani sul mio fondoschiena e dandomi un dolce bacio a stampo.

A: "Dio le devi toccá per forza er culo?"

Niccolò ovviamente non se lo fece ripetere due volte, e ridendo mi diede un sonoro schiaffo sulla chiappa destra, che fece alzare gli occhi al cielo a mio fratello e ridere il resto del gruppo.

N: " Daje parlate"
A: "Okay...allora ...cosa è tra un mese?"
T: "Ah la stiamo prendendo alla larga"
A: "Pe forza...su rispondete..."
N: "Che cazzo ne so"

Mi permisi di dare uno schiaffo dietro al collo a Niccolò, che subito rispose con un "aja" peggio dei bimbi di tre anni.

G: "Natale idiota"
A: "Esatto, cosa succede a Natale?"
F: "Regali, alberi addobbati, presepi, lucine , neve"
T: "Neve? A Roma?"
F: "Non infrangere i miei sogni"
A: "Intendevo cosa succede a scuola a Natale?"
N: "Le vacanze"

A quella risposta ad alzare gli occhi al cielo fui io.

A: "Giulia ma uno più intelligente non te lo sapevi trová?"
N: "Che ho detto mo?"
G: "Amore , il ballo di Natale della scuola"
N: "Ah...nun ce siamo mai andati a sta cacata noi, a stento ce facciamo quello de fine anno"
T: "Secondo me te conviene anná quest'anno"

Nè io nè Niccolò capimmo la frase di Tiziano.
Nicco però aveva già capito che c'era una fregatura nell'aria...Infatti esordì con "aspe fame accennè na sigaretta e poi sganci la bomba".
Senza che io dicessi nulla, vidi che il moro prese due sigarette dal pacchetto, accese prima l'una e poi l'altra. Ormai lo faceva come gesto automatico, dimenticandosi però che mio fratello non sapeva che io fumassi...ma ora come ora, dopo tutti i segreti che erano venuti a galla, probabilmente questa era la cosa meno rilevante.
Niccolò, infatti mi porse subito la sigaretta, ed io senza farmi alcun problema la afferrai e feci il primo tiro.

N: "Dici Adriá"
A: "Per me questo è troppo"
N: "Cosa?"
A: "Da quanto tempo fumi tu?" disse rivolgendosi a me
N: "Cazzo"

Niccolò mi guardò spalancando gli occhi, come a chiedermi scusa. Io gli sorrisi, ero felice lo stesso. Quel suo piccolo gesto mi fece capire che in ogni pensiero, in ogni cosa che faceva ero presente anche io..e fu una cosa che mi fece aumentare i battiti del cuore.

T: "Davvero non sapevi che Giulia fumasse?"
A: "No"
T: "Conosci tua sorella amico"
A: "Fuma per colpa tua? Le hai fatto prendere tu il vizio?" disse mio fratello al mio fidanzato
N: "Oh frena, tua sorella fuma da anni.. me ne so accorto i primi giorni di scuola, quando ancora la chiamavo sfigata"
A: "E nun me hai detto niente?"
G: "Non ti ha detto nulla perché gli facevo i favori con delle ragazze"
A: "Non voglio sapere che tipo di favori...e tu Giulia, quella merda fa male"
G: "Anche tu fumi Adriá"
A: "Ma io so maschio"
F: "Secondo voi si è reso conto della cazzata che ha appena detto o no?"
T: "Secondo me si, guarda tiene la faccia da pesce lesso"
N: "Si okay possiamo continuare l'altro discorso? Perché dovrei andá a sta festa de Natale ?"
F: "Noi ci siamo sempre andate, è per passare una serata diversa e piacevole"
T: "Questa sarà tutto tranne che piacevole"
N: "Sto a perde la pazienza"
A: "Okay. Sapete che sia al ballo di Natale sia a quello di fine anno si eleggono il re e la regina...cosa che io reputo proprio da serie tv americane ma vabe. Ovviamente la gente si deve candidare, o singolarmente o in coppia. I nomi dei candidati ieri sono stati pubblicati in bacheca e una delle tante coppie sono Giulia e Gabriele"
G: "COSA?"
N: "Che cazzo stai a di? Oh tutta la scuola sa che Giulia è la mia ragazza. Nessuno si permetterebbe di iscriverla con quel deficiente"
T: "Nì una persona ce sta"
N: "Cocco, quel coglione"
G: "Nicco ti prego, non facciamo scenate per uno stupido ballo. Ci penso io a risolvere la questione"
N: "E sentiamo, come ?"

Mi avvicinai di più a lui avvolgendogli le mie braccia intorno al collo.

G: "Fai fare a me, ti fidi?"
N: "Sei l'unica persona di cui mi fido, ma una mossa falsa da parte del coglione ed è morto"

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