G: "Bravo, impari molto in fretta... come mai sei stato bocciato due volte? Non sembri un ragazzo stupido"
C: "No è vero, se mi impegno le cose le so fare, però mi ha sempre rovinato la condotta, non sono mai stato un ragazzo tranquillo"
G: "Perché? Se posso chiedere"Gabriele, o Cocco come preferiva essere chiamato, era arrivato da circa un'ora a casa mia. Stavamo studiando nella mia camera e ogni tanto ci concedevamo delle pause per conoscerci meglio. Mio fratello era uscito prima dell'arrivo del mio nuovo compagno di classe, ma mi aveva avvisato che sarebbe rientrato presto.
C: "Non sono il tipo che la gente può comandare, non ci riescono i miei, figurati gli insegnanti. Sono sempre stato un ragazzo che più gli dici di non fare una cosa , lui più la fa. Tipo se tu Giulia Cassio mi dici di non drogarmi, io mi drogo"
G: "Pur sapendo che fa male?"
C: "Si, sono un ragazzo problematico"
G: "Ti definisci problematico da solo?"
C: "No, io mi definisco semplicemente ribelle e non adatto a questo tipo di società... i miei genitori mi definiscono problematico"
G: "Non hai un bel rapporto con loro?"
C: "Per nulla, e tu con i tuoi?"
G: "Quando ci sono si...io e Adriano si può dire che viviamo da soli. Mamma e papà lavorano con l'Unicef e quindi sono sempre in viaggio"
C: "Quante feste organizzerei io se avessi costantemente casa libera"
G: "No grazie, poi dovrei pulire il doppio"
C: "Federica la tua amica sembra simpatica"
G: "Si lo è, è la mia unica amica"
C: "No dai, hai anche me come amico. Sto messo peggio io che ho solo te"
G: "I tuoi vecchi amici?"
C: "Meglio non parlarne"
G: "Ho toccato un brutto tasto?"
C: "No assolutamente, ma per parlare di loro ti dovrei anche dire il vero motivo del mio trasferimento...e non voglio spaventarti, ci conosciamo da meno di 24 ore"La conversazione con Cocco iniziò a diventare abbastanza strana, non sapevo nemmeno io se volevo approfondirla o no. Non ebbi molta scelta però perché la porta di camera mia si aprì facendo comparire mio fratello e Niccolò...
A: "Porta aperta grazie"
Cocco a quella richiesta di mio fratello si fece scappare una risatina, accompagnata da un gesto che non passò inosservato a nessuno...appoggiò la sua mano sulla mia gamba.
A: "Perché ridi?"
C: "Mi fai ridere amico"
A: "Non sono tuo amico"
C: "Si ma non sei nemmeno il padre...ho capito che sei un fratello molto geloso, ma dire addirittura che deve lasciare la porta aperta solo perché sta con un ragazzo in camera mi sembra un po' eccessivo"
N: "Senti npo tu.."
A: "Niccolò faccio io"Mio fratello che fino a quel momento era rimasto sull'uscio della porta decise di entrare in camera.
A: "Conosci mia sorella da 6 ore, non conosci me e quindi regolati quando parli... e soprattutto se vuoi tornare a casa integro leva quella cazzo de mano"
C: "Mamma mia Giuliè e quando te fidanzerai come farai con un fratello così?"Giuliè, mi aveva chiamato Giulié.
Mi voltai verso Niccolò che era troppo preso a fissare il ragazzo che mi stava accanto.G: "Ragazzi stiamo un po' esagerando"
A: "Se a te va bene che questo te tocca dimmelo, lo lascio fa"
C: "Certo che le va bene, perché non dovrebbe?"
G: "Okay Cocco forse le lezioni per oggi possono bastare"Gabriele mi guardò con uno sguardo dubbioso, forse non aveva compreso che le mie intenzioni non corrispondevano alle sue. Prese il quaderno che era sulla mia scrivania e lo mise nello zaino. Senza dire niente e senza salutare nessuno uscì dalla mia stanza. Sull'uscio della porta di camera mia si fissò con Niccolò.
N: "Ciao ciao , amico"
...
A: "Non capisco come tu abbia potuto accettare un incontro con quello lì"
N: "Non me lo spiego nemmeno io sinceramente"Gabriele era andato via da una decina di minuti, e da dieci minuti Niccolò e Adriano mi stavano facendo il terzo grado.
A: "Te piace?"
N: "Ovvio che non le piace"
A: "Nì ho chiesto a lei... Giulia te piace ? Devo capì come me devo comportare"
G: "Adriano no, non mi piace. Ma questo non ti dà il diritto di trattare ogni singola persona che si avvicina a me così, e la stessa cosa vale per te Niccolò" iniziai ad urlare, ero del tutto esausta di questa situazione
N: "GIULIA CAZZO TE STAVA A TOCCÁ"I toni si erano alzati un po' troppo...
G: "E A TE CAZZO TE NE FOTTE"
N: "LO SAI CHE ME NE FOTTE, NESSUNO TE DEVE TOCCÁ"Stavo per ribattere ma mi fermai. Adriano sgranò gli occhi e si girò verso Niccolò. Quest'ultimo invece aveva ancora lo sguardo fisso su di me.
N: "Nel senso, sei una sfigata de 16 anni, non sai che cazzo vogliono i ragazzi, soprattutto se so più grandi. Io e tuo fratello lo sappiamo benissimo. Non vuoi accettare i nostri consigli? Va bene, ma poi te prendi le tue responsabilità"
Io non risposi, girai i tacchi, salii le scale e mi rinchiusi in camera mia, la situazione era diventata soffocante.
Dal piano superiore sentii solo Adriano che cercava di calmare Niccolò, forse ancora infuriato .{A: "Me spieghi perché appena toccano mia sorella parti ?"
N: "Lo sai Cassio, è come se fosse anche un po' mia sorella, ci so cresciuto co voi"}Questa era la conversazione che riuscii a sentire. Una sorella. Bene. Niccolò voleva avere una sorella? E una sorella avrebbe avuto.
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Mille Universi
Fanfiction'Siamo mille universi dentro una sola persona.' Quanti universi avrà dentro di se Niccolò ? E quanti ne avrà Giulia? Una storia impossibile coronata da tanto amore, infinite bugie e mille universi. 🥇 26/10/20 - #9 in #wendy 🥇 28/10/20 - #219 in #t...