Piccola Stella

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Ti amo. Ti amo. Ti amo.
Quelle parole stavano mandando in tilt i il mio cervello. Niccolò aveva appena confessato di amarmi ed io ero lì a fissarlo a bocca aperta. Non riuscivo a parlare, guardavo i suoi occhi lucidi e lui guardava me aspettandosi forse una risposta.

N: "Giulia, lo hai capito si o no che ormai il mio cuore è solo tuo?" disse prendendo il mio viso tra le mani
N: "Vestiti e vieni con me, ho una sorpresa"

Il moro si alzò dal letto, si mise un paio di boxer e un pantalone corto della tuta. Io invece , senza ancora aver parlato, misi l'intimo ed una maglietta che Niccolò mi aveva lanciato.
Usciamo dalla sua stanza provando a fare meno rumore possibile...mai e poi mai mi sarei aspettata la nostra destinazione.
Eravamo lì, nella stanza dei sogni di Niccolò, ma anche dei suoi più grandi incubi.
Niccolò si sedette al pianoforte, fece poi cenno di avvicinarmi ed io mi appoggiai con i gomiti allo strumento.

N: "Non è niente  di che. È la prima canzone che scrivo dopo anni, ma dovevo per forza fartela ascoltare"

Una dolce melodia iniziò a riecheggiare nella stanza, e ahimè anche nel mio cuore.

N: "Hai da sempre compreso la mia fantasia
L'hai accesa, poi spenta, poi sei andata via
Sei tornata più forte con un sasso nel cuore
Hai preso il mio giorno e lo hai reso migliore
E ora scrivo qui in fretta per dirtelo ancora
Che sei forte e fragile senza paura
Tu resta la stessa, la stessa di sempre
Sei la cosa più bella che indosso
Sei risorsa, sei il cielo e sei il mondo
Sei la strada che porta alla vita
Donna instabile, sei la mia sfida
Sei la piccola stella che porto nei momenti in cui non ho luce
Sei la piccola stella che porto nei momenti in cui non ho luce"

Iniziai a piangere. Come era possibile che lui, ragazzo diciottenne incasinato sapeva farmi stare così? Come poteva trasformare tutto questo in una dolce melodia?

N: "Hai da sempre compreso la mia nostalgia
Dei giorni ormai persi ed ormai andati via
Questo tempo trascorso non è mai abbastanza
Te che dei miei occhi ne sei la sostanza
Comunque poi adesso che ti ho davanti
Prometto di restarti accanto per sempre, per sempre, per sempre
Sei la cosa più bella che indosso
Sei risorsa, sei il cielo e sei il mondo
Sei la strada che porta alla vita
Donna instabile, sei la mia sfida
Sei la piccola stella che porto nei momenti in cui non ho luce
Sei la piccola stella che porto nei momenti in cui non ho luce
Sei l'immenso di un attimo andato
Del mio sogno la parte migliore
Sei quel vento che soffia da sempre
Ma che riesce a non farmi cadere
Sei la piccola stella che porto nei momenti in cui non ho luce
Sei la piccola stella che porto nei momenti in cui non ho luce
Sei la piccola stella che porto nei momenti in cui non ho luce
Sei la piccola stella che porto nei momenti in cui non ho luce"

Niccolò si voltò verso di me appena le sue mani abbandonarono il pianoforte, aveva gli occhi lucidi mentre io invece ero in una valle di lacrime. Appena i suoi occhi si incontrarono con i miei appannati mi sorrise, si alzò dal pianoforte e mi abbracciò.

N: "Non volevo farti piangere."
G: "È bellissima"
N: "Ah allora la tieni ancora la lingua" disse ridendo
G: "Non so che dire"
N: "È per te questa canzone amore mio. Come saranno per te tutte le altre che scriverò. Se non ti è bastato il ti amo, con questa canzone penso tu lo abbia capito che non c'è altra ragazza al mondo che io voglia."

I miei occhi nei suoi.

G: "Voglio e vorrò sempre solo te Moriconi." dissi per poi avvinghiarmi al suo collo e alle sue labbra.

Fu un bacio salato, pieno delle nostre lacrime che facevano da cornice ad un quadro già perfetto.

G: "Niccolò, ti amo anche io" dissi ancora sulle sue labbra
N: "Ridillo"
G: "Ti amo"
N: "Ancora"
G: "Ti amo Moriconi, e ti amerò per sempre, o come dici tu, fino al tuo ultimo respiro"
N: "Fino al nostro ultimo respiro, piccola stella"

Ci amavamo. Ci amavamo così tanto che quella stanza non riuscì a reprimere tutto il nostro amore.
Finii sul divano minuscolo che era presente di fronte al pianoforte. Finii su quel divano, vestita ma senza mutande.
Su quel divano, metà nudi, due ragazzi stavano facendo l'amore...due innamorati si stavano amando.



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