La mia sfigata

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Dopo qualche canzone che passammo a ballare sempre avvinghiati io e Niccolò decidemmo di allontanarci dalla pista da ballo.
Iniziammo a camminare sul lungomare del lido finché non decidemmo di sederci sulla sabbia per fumare una sigaretta in santa pace e soprattutto lontani da occhi indiscreti.

N: "Vieni qua Cassio"

Niccolò si era seduto sulla spiaggia e mi aveva indicato di sedermi davanti a lui tra le sue gambe. Io assecondai quella richiesta. La mia schiena era attaccata al suo petto.
Mi porse la sigaretta che mi aveva acceso.
Mi spostò con delicatezza i capelli e appoggiò il suo mento sulla mia spalla, iniziando a lasciare dei baci umidi sul mio collo. A quel tocco istintivamente inclinai la testa per assaporare meglio quel piacere che il migliore amico di mio fratello mi stava provocando.

N: "Cassio Cassio Cassio"
G: "Che c'è Moriconi?"
N: "Cosa cazzo mi stai facendo fare?"
G: "Stai tranquillo, sono consapevole che da domani mattina tornerò ad essere la tua sfigata"
N: "L'importante è che sei solo mia però"
G: "Stai provando a fare il geloso ? Lo sai che con me non attacca"
N: "Non sto provando proprio a fare nulla in realtà"
G: "Ah no? A me sembra il contrario"
N: "Però non hai obiettato su nulla"
G: "So che ti de mi posso fidare, ti conosco"
N: " Giù sono no stronzo io"
G: "Con me sei tutto tranne che stronzo, sei protettivo, dolce.. e ancora devo capire il motivo"
N: "Fidati, vorrei capirlo anche io"
G: "Non è che ti piaccio Moriconi?"
N: "Hai bevuto troppo sfigata"
G: "Potevi benissimo farti la tua serata e lasciarmi andare con Tiziano"
N: "Potevi anche tu benissimo andare con Tiziano"
G: "Certo ma non volevo, volevo stare con te"
N: "E io non volevo lasciarti da sola con lui"
G: "Perché ?"
N: "Perché sono convinto che Tiziano ce prova con te, e non mi capacito del fatto che tuo fratello ancora se ne debba accorgere"
G: "E anche se fosse ? Quale è il problema?"

Dissi questa frase girando il mio corpo, ora io e Niccolò ci trovavamo seduti sulla sabbia uno di fronte all'altro.
Forse per lui eravamo troppo distanti, tanto che mi prese e mi face mettere a cavalcioni su di lui.
In quel momento avvertii una scossa così forte che sicuramente venne sentita anche lui.
Avvolsi le mie braccia intorno al suo collo, e lui con le sue mani spingeva il mio fondoschiena sempre più verso di lui.
Eravamo distanti forse qualche millimetro.

N: "Sei cresciuta troppo in fretta"
G: "Ti dispiace?"
N: "Non so cosa risponderti"
G: "Fai prima a stare zitto allora, è palesemente una scena di un film questa. Quindi o ti alzi o mi baci, decidi in fretta che non ho tutta la sera Niccolò"
N: "Il mio nome pronunciato da te è ancora più bello Giulié"

Si avvicinò a me con così tanta avidità che mi mancò il fiato. Le sue labbra si posarono sulle mie e le nostre lingue iniziarono a muoversi insieme. Era un bacio che conteneva così tanta passione, che già dopo i primi secondi ero stanca ma non avevo minimamente la voglia di staccarmi. Lui continuava a palparmi il fondoschiena come se fosse solo di sua proprietà . Io iniziai a tirargli quei ciuffi disordinati che si trovava al posto dei capelli.
Iniziai a muovermi su di lui e questa cosa lo fece impazzire.

N: "Giulia cazzo"
G: "Taci Moriconi"

Mi strinsi ancora più forte a lui, volevo che quel momento fosse infinito, e la stessa cosa la voleva lui.
Si alzò con me in braccio, ero attaccata a lui stile koala. Lui in piedi e io in braccio a lui con le mie gambe intorno al suo bacino mentre continuavamo a baciarci. Senza fiato mi staccai da lui che decise di farmi scendere, adagiandomi lentamente a terra e facendo strusciare la mia intimità contro la sua.
Era del tutto eccitato quel ragazzo.
I miei piedi toccarono la sabbia ma lui non mi lasciò la vita.
Eravamo così stretti l'una all'altro che potevo sentire ancora la sua erezione pulsare contro la mia.

N: "Te prego dimmi che anche tu stai messa come me"
G: "Non ho un pisello che mi sta esplodendo nei pantaloni se vuoi saperlo"
N: "Sei la solita stronza Cassio, però baci da Dio"
G: "Anche tu non sei niente male"
N: "Farò finta di crederci...so che sei eccitata tanto quanto me"
G: "Non sono cose da dire alla sorella del tuo migliore amico Niccolò"
N: "Giulia te prego, non me lo ricordare"
G: "Forse dovremmo andare"
N: "Voglio un ultimo bacio Cassio, poi te giuro che te lascio stare"
G: "Mi lasci andare da Tiziano?"

A quella frase Niccolò spalancò gli occhi e come prima mi prese in braccio. Fu un gesto che mi fece molto ridere. Nella frazione di qualche secondo ci stavamo ribaciando.

N: "Nun ce provà ad andare da lui"
G: "Perché ?"
N: "Lo hai detto stesso tu, sei la mia sfigata"

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