Chiave

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Le gambe mi tremavano, l'ansia mi stava letteralmente divorando. Il mio respiro non era costante, il mio battito super accelerato. Mi sudavano le mani. Non riuscivo a stare seduta per più di tre minuti consecutivi.

N: "Giulia me stai a mette ansia"
G: "Scusa. Cazzo sto morendo"
N: "Tu?"
A: "Sorella ti ricordo che non sei tu a dover fare il provino"

Ebbene sì, il fatidico giorno era arrivato. Niccolò aveva informato anche i suoi amici ed aveva chiesto a me ed Adriano di accompagnarlo.

A: "Tu come stai Nic? Carico?"
N: "Carico si, ma me la sto a fa sotto"
G: "Anche io"
A: "Giulia non lo aiuti così"
G: "Lo so, sono una pessima motivatrice"
N: "Stai tranquilla amore"
G: "Tu che tranquillizzi me, dovrei farlo io con te" dissi facendo ridere il moro

Dopo qualche minuto venimmo condotti in un'altra stanza dove ad accoglierci vi era un ragazzo/signore che subito si presentò..

J: "Niccolò ciao, sono Jacopo"
N: "Ah ciao Jacopo. Lei è Giulia la mia ragazza, ed Adriano il mio migliore amico"
J: "Piacere, vuoi che loro restino qui?"
N: "Se è possibile"
J: "Certo, tutto ciò che vuoi. Facciamo così, basta parlare, cantiamo ti va?"
N: "Con piacere"
J: "Allora vai, il piano è tuo. Fammi sentire qualche tuo pezzo Niccolò, sono curioso"

Il moro con cautela andò a sedersi al pianoforte. Iniziò a sfiorare i tasti ma senza suonarli, accarezzava il piano quasi come se avesse paura di toccarlo. Qualche secondo dopo alzò lo sguardo dallo strumento per farlo incontrare con il mio. Avrei voluto tanto dire qualcosa per incoraggiarlo, ma riuscii solo a sorridergli.
Dopo qualche istante una dolce e cruda melodia iniziò a coronare quella stanza ed anche il mio cuore.

N: "Per le volte che ho perso
Sfidarsi allo specchio
Per le cose di un tempo
Che mi tagliano dentro
Per tutti i ricordi
Tra quelli che scordi
Le notti in un parco tra amici e discorsi
Per quando ho sbagliato
Talento sprecato
Su un banco di scuola, io, perplesso e incazzato
Per lei che mi amava
I suoi occhi pianeti
In cui entri per sbaglio ed esci in punta di piedi
Per le frasi mai dette
Chi corre e poi smette
Per chi parla d'eroi e dopo un passo s'arrende
Fottuti i miei pianti, i miei occhi più stanchi
Per chi chiede un sorriso e ha mille rimpianti
Per le mie promesse da sempre le stesse
Vado a vincere e torno, mamy, dimmi ci riesci
Per mio padre che aspetta che io sia più tranquillo
Nonostante i tuoi sbagli, sei tra gli esempi più grandi
Per i momenti di semplicità
Per chi rimane e per chi se ne va
Per le volte che cammino in questa strada e non so dove mi porterà
E per chi aspetta una vita diversa
Per me che avevo una stella e l'ho persa
Per chi si vanta di esser forte io che invece incido un'altra debolezza
Un'altra debolezza
Un'altra debolezza
Per chi ha visto fallire progetti importanti
Chi rifugia nei grammi i suoi tagli più grandi
Per le mie tante parti che mi rendono instabile
Un dolore abitabile che riempe le pagine
Per i figli di troia che non mi hanno compreso
Per chi sogna soltanto, chi si sente un peso
Per chi parte da solo ma poi torna cambiato
Per chi invece sta fermo e da un pezzo ha mollato
Per la barca che vola se non trova il suo mare
Per l'incendio che brucia tutto ciò che rimane
Per la pioggia che bagna le mie ansie di notte
Per chi ha chiesto di esistere ma nessuno risponde
Per le volte che ho urlato "io mi sento diverso"
E non riesco a capire qui dove sia il senso
Se nasci solo, vivi solo, muori solo
Sono pessimista quanto basta per sentirmi solo
Per chi non si innamora, perché odia star bene
Per chi invece ama tutti perché il vuoto lo teme
Per il panico infame, per la nota sospesa
Per chi è ultimo e vale per la chiave che ho appesa
Per i momenti di semplicità
Per chi rimane e per chi se ne va
Per le volte che cammino in questa strada e non so dove mi porterà
E per chi aspetta una vita diversa
Per me che avevo una stella e l'ho persa
Per chi si vanta di esser forte io che invece incido un'altra debolezza
Per i momenti di semplicità
Per chi rimane e per chi se ne va
Per le volte che cammino in questa strada e non so dove mi porterà
E per chi aspetta una vita diversa
Per me che avevo una stella e l'ho persa
Per chi si vanta di esser forte io che invece incido un'altra debolezza
Un'altra debolezza
Un'altra debolezza"

Terminata la canzone Niccolò iniziò a scrutarci tutti attentamente. Adriano aveva un sorriso che non finiva più, era fiero del suo amico e se solo non ci fosse stato un estraneo con noi, in quel momento lo avrebbe urlato al mondo intero. Io ero in una valle di lacrime, e il non avere fazzoletti con me peggiorava la situazione del mio mascara. Jacopo invece aveva lo sguardo fisso su Niccolò, non rideva, non piangeva, lo fissava solamente.

J: "Per chi scrivi tu Niccolò?"
N: "Beh per me , per quelli come me, per Giulia, per Adriano e tutti gli altri miei amici. Scrivo per noi persone incomprese, scrivo per chi pur avendo tutto si sente di non avere nulla, scrivo per quelle persone che si sentono sole anche in mezzo ad otto miliardi di persone. I miei testi so precisamente a chi devono arrivare.. agli ultimi, a quelli che non hanno un futuro certo, ma che provano a costruirselo con le proprie forze"
J: "Come si chiama questa canzone ?"
N: "Chiave"
J: "Come mai hai deciso di farmi sentire questa canzone? Cosa ha in più rispetto alle altre?"
N: "Tutto e niente. Più che una canzone per me è uno sfogo. Non descrive Niccolò, sicuramente ci sono canzoni che mi descrivono meglio.. questa canzone come ho già detto è uno sfogo, la scrissi qualche mese fa, verso fine ottobre. Sono un ragazzo che oltre alla musica non ha mai avuto altro, forse lo dicono in tanti ma per me è davvero così. Da dieci anni mi sveglio al mattino con la musica in testa, ogni giorno sempre di più, anche dopo i mille no che ho ricevuto. Non ho mai smesso di scrivere, anche se per un periodo ho provato un rifiuto verso il pianoforte, ma verso la scrittura mai. Necessito di vomitare parole. Chiave è la rivincita che mi sono dato e imposto da solo, la mia chiave apre e chiude le porte ad ogni rivale."
J: "Non hai per nulla deluso le mie aspettative, anzi. Questa canzone è fantastica Niccolò, mi sono venuti i brividi"
N: "Davvero?"
J: "Si. Me ne fai sentire un'altra?"
N: "Certo"
J: "Voglio conoscere Niccolò"
N: "Beh allora te devo suoná Giusy"



Tra qualche capitolo questa storia giungerà al termine...
Vi dico già che non ci sarà un sequel per questa storia, finirà come tale e lascerà a voi l'immaginazione, darete voi il finale a Giulia e Niccolò .
❤️

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