Grupi

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G: "Ci pensi Nì, tra due giorni torneranno i miei genitori"

Ero così felice a questa notizia che dall'arrivo di quel messaggio qualche giorno fa iniziai a vedere il mondo pieno di unicorni e zucchero filato.

N: "E ce credo, nun smetti mai di ripeterlo. Dai ora prendi il giubbotto che usciamo, tuo fratello ce sta aspettando"
G: "Mi dite dove dobbiamo andare?"
N: "Te l'ho già detto"
G: "No , mi hai solo pregato di starmene in macchina con Federica e io ti ho detto che non lo farò"
N: "Te dovevo lascià a casa stasera" disse il moro iniziando a scendere al piano di sotto.
Io presi il mio cappotto e lo raggiunsi.

G: "Che cazzo vuol dire?"
A: "Dove vai Giù?"
G: "Vengo con voi"
A: "Cosa? Moriconi ma sei coglione?"
N: "Nun è colpa mia"
A: "Ah no?"
N: "No, quel coglione de Tiziano ha detto a Federica che stasera scendevamo tutti e tre e ovviamente la bionda si è autoinvitata e il deficiente non le ha saputo dire di starsene a casa. Federica lo ha detto a Giulia ed eccoci qua"
A: "Non possono venire"
N: "Resteranno in macchina"
G: "Col cazzo che scendo per restare in macchina"
A: "Allora dici a Federica che viene qua e fate le vostre cose da donne, cazzo ne so , mettetevi lo smalto"
G: "Verrò con voi, punto e basta. Anche perché mi state facendo insospettire di brutto"
A: "Ma che stai a di?"
G: "Perché non posso sapere cosa fai stasera ?" Il mio sguardo minaccioso era tutto per Niccolò
N: "Te prego Giulia, non iniziare a farti film mentali inutilmente"
G: "Mi tradisci?"
N: "Ma hai bevuto?"
A: "Stateve zitti che me scoppia la testa. Deficiente e bionda sono qua fuori, non voglio sentirvi litigare. Se vieni te ne stai zitta e muta e prometti che non combini guai" disse mio fratello dopo aver letto qualcosa sul cellulare, probabilmente un messaggio di Tiziano
G: "Parola di piccola Giulia"
N: "Se piccola"
G: "Tu non mi parlare Moriconi"

....

Stavamo girando in macchina da più di mezz'ora ed io ancora dovevo capire la nostra destinazione. Guidava Tiziano stasera, accanto a lui c'era Niccolò e dietro io Fede e mio fratello.
Nemmeno Federica era riuscita ad estrapolare qualche informazione a Tiziano.

F: "Ma tra quanto arriviamo?"
T: "Tra poco"
G: "Hai detto tra poco anche dieci minuti fa Tiziá"
N: "Se te rompevi te ne stavi a casa"
G: "Non parlavo con te"
A: "Giulia basta, Niccolò non ha bisogno del tuo stress stasera"
G: "Lo difendi anche ? Mi tradisce"
N: "Adriá falla stare zitta"
A: "Giulia stai zitta, Niccolò non ti tradisce, però stai zitta"

Non dissi più nulla, ma non perché mi avevano detto di starmene zitta, ma perché la situazione era abbastanza strana. Niccolò era troppo teso e mio fratello era eccessivamente dalla sua parte e non dalla mia.

T: "Arrivati"
F: "Ma è una discarica?"

Buttai un occhio fuori dal finestrino e quello che vidi non mi stava per nulla piacendo.
Ragazze praticamente nude, ragazzi e uomini con un aspetto degno di un film horror, ma soprattutto, motociclette in quantità industriale.

G: "Ma dove siamo?"
A: "Siete sempre sicure di non voler restare in macchina ?"
G: "Ti ho fatto una domanda"
A: "È una gara, gara di motociclette"
F: "E voi venite a vedere queste stronzate per fare scommesse e vincere qualcosa di soldi? Siete dei folli"
N: "Io gareggio"

Acqua e zucchero, probabilmente in quel momento mi sarebbe servito acqua e zucchero.
Non ebbi nemmeno il tempo di riflettere sulle parole pronunciate da Niccolò, che mio fratello ci incitò a scendere dalla macchina.

T: "Restate qua voi quattro, Nì te vado a prendere la moto nel garage"

Avevano anche un garage...

G: "Da quanto tempo fai sta cazzata?" riuscii finalmente a parlare
N: "Due anni, so bravo. Vinco e do i soldi a mamma" mi rispose il moro accendendosi una sigaretta senza degnarmi di uno sguardo
G: "E lei lo sa che sono soldi sporchi e che potresti essere arrestato perché partecipi a gare clandestine ?"
N: "Giulia te prego" finalmente mi guardò
G: "Giulia te prego un cazzo Niccolò"
N: "A fine gara parleremo , te lo giuro. Ma ora ti chiedo solo una cosa, non attirare l'attenzione. È un posto de merda questo, gareggio e ce ne andiamo. Stai vicino ad Adriano e Tiziano, sempre"
G: "Non sono una bambina"
N: "Ma sei la mia ragazza e non voglio che ti succeda niente"
T: "Nì ecco la moto, stasera si gareggia con le grupi"
A: "E che cazzo però"
N: "Ne trovo io una"
F: "Cosa sono le grupi?"
T: "Delle ragazze che salgono anche loro sulla moto durante la gara"
F: "Ah tutte quelle spogliarelliste?"
G: "Una di quelle troie dovrebbe salire sulla moto con il mio ragazzo?"
A: "Smettetela, avviciniamoci di più alla mischia che dobbiamo trova na grupi, Tiziá porta la moto a Nic"

Come disse mio fratello ci avvicinammo alla mischia di gente. Era un posto squallido e non capivo davvero perché Niccolò lo faceva...si per i soldi, ma poteva trovarli anche in modi più legali.
La mia mente che stava fantasticando venne fermata da una mano sudata e tatuata che mi prese il polso e mi fece voltare. Davanti a me un ragazzo che non avevo mai visto. Appena notai che era un volto che non conoscevo dalla mia bocca uscì un urlo , che fece fermare anche i miei amici.

A: "Giulia, muoviti" disse mio fratello avvicinandosi, insieme a Niccolò Tiziano e Federica
X: "Ciao Giulia, mi fai da grupi?"

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