13 ottobre. Da 4/5 giorni io e Niccolò avevamo ritrovato la pace che per un periodo avevamo perso. Cercavamo di vederci durante l'orario scolastico almeno due o tre volte sul nostro terrazzo e lui il pomeriggio approfittava di mio fratello per venirmi a trovare.
Oggi per Niccolò, Adriano e Tiziano a scuola sarebbe stato un giorno molto importante. A scuola iniziavano le elezioni per il rappresentate di istituto. Ovviamente a candidarsi fu Niccolò, che volle al suo fianco come segretario mio fratello e anche Tiziano.
Il moro tatuato in questi giorni mi aveva ripromesso che avrebbe parlato con Adriano, voleva solo aspettare la fine delle elezioni.
La loro era l'unica lista , nessuno si sarebbe mai permesso di sfidarli...eppure le cose stavano per cambiare.In tempo di elezioni la scuola era più che altro un ritrovo sociale, non si facevano lezioni, si stava sempre o in palestra o in aula magna o in cortile...ed io e Federica, grazie ad Adriano, eravamo sempre con loro per aiutarli con le cariche e con i programmi.
N: "Che cazzo vuol dì?"
Niccolò raggiunse me, Federica, Adriano e Tiziano in palestra sventolando un foglio in mano che non prometteva niente di buono.
N: "Me ha convocato il preside, mi ha detto che quest'anno si perderà un po' di tempo in più per le elezioni perché oltre a noi ci sta un altro candidato"
A: "Chi è il fuso che ha deciso di perdere e soprattutto di sfidarti?"
N: "Gabriele Coccoli" disse Niccolò facendo incrociare i suoi occhi coi miei
F: "Cocco?"
T: "Chi è questo?"
G: "Un ragazzo nuovo, sta in classe mia"
A: "Nì lo ha fatto sicuro per provocarci"
T: "Perché ? Che gli avete fatto?"
A: "Noi niente, è lui che ronza intorno a mia sorella"
T: "Ah ...ecco"
F: "Che sarà mai ragazzi, un po' di sana competizione"
N: "Bionda la competizione non ci sta. Punto primo perché nessuno mai voterà quel coglione, punto secondo perché lui non la vuole sta carica"
A: "Nì e daje aspetta..."Niccolò si allontanò da noi. Mio fratello provò a fermarlo con le parole, ma tutti sapevamo che le parole con Niccolò non servivano a nulla, io per prima.
Decidemmo tutti e quattro di seguire quello scalmanato di Niccolò, che ovviamente era diretto verso la ricerca del suo sfidante.
Trovammo Cocco nella mostra aula, da solo, a preparare il discorso per le elezioni.N: "Ma che coraggio tieni? Pure er discorso te stai a prepará?"
C: "Voglio fare bella figura...voci di corridoio mi hanno detto che da due anni che ti candidi non hai mai fatto un discorso, sicuramente perché eri l'unico e quindi gli studenti non avevano molta scelta...ma ora ci sono io Moriconi"
N: "Nun te conviene sfidamme Coccoli.. Sta scuola è mia, da due anni sono il rappresentante di istituto"
C: "Beh Moriconi le cose possono sempre cambiare"
N: "Si, ma non qui"
C: "Perché non accetti di avere un rivale ? Se sei tanto sicuro di te stesso non dovrebbe essere un problema"
N: "Tu sta carica non la vuoi, lo stai facendo solo per darmi fastidio"
C: "È probabile"
A: "Quindi lo ammetti"
C: "Si Cassio lo ammetto, e ammetto anche che è molto divertente"
G: "Gabri dai, è una stupidaggine"
C: "Come sei ingenua mia Giulietta"
N: "Te devi da' na calmata, ti è chiaro ? Vai dal preside e dici che rinunci"
C: "E poi? Vuoi anche che cambio sezione così non sto più in classe con Giulia ?"
N: "Beh se proprio insisti"
C: "Sei ridicolo Moriconi... te la stai facendo sotto"
N: "Non ho paura di te Coccoli"
C: "Dovrai averne , perché io prima ti porterò via la carica, tutta la scuola, e infine anche la cosa a cui tieni di più al mondo"Gabriele lasciò l'aula dopo aver pronunciato quelle parole a cui Niccolò non diede una risposta.
Il moro si girò verso di noi con uno sguardo bollente e degli occhi rosso sangue... se avesse avuto ancora per 5 minuti Gabriele lì davanti a lui sicuramente gli avrebbe fatto cadere tutti i denti da bocca.A: "Ma che cazzo vor dì?"
N: "Vuole la guerra, e guerra sia"
G: "Niccolò ti prego"
A: "Ah Nì nun da' peso a quello, vincerai tu ste elezioni, ne sono sicuro"Niccolò non stava ascoltando nè le mie parole nè quelle di mio fratello. Con una mossa un po' avventata mi avvicinai a lui ed appoggiai le mie mani sulle sue spalle, sotto lo sguardo della mia migliore amica, di mio fratello, e della mia prima volta.
G: "Nicco...mi ascolti?"
A quel soprannome, il moro davanti a me mi rivolse la sua attenzione.
G: "Non fare cazzate"
N: "Vuole ciò che è mio Giulia"
G: "Niccolò è una stupida carica"
N: "No Giù, lo sai. Non è solo una stupida carica."
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Mille Universi
Fanfiction'Siamo mille universi dentro una sola persona.' Quanti universi avrà dentro di se Niccolò ? E quanti ne avrà Giulia? Una storia impossibile coronata da tanto amore, infinite bugie e mille universi. 🥇 26/10/20 - #9 in #wendy 🥇 28/10/20 - #219 in #t...