Tre parole. Sette lettere.

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G: "Non avevo mai visto camera tua"
N: "Ti piace?"
G: "É molto...come dire..disordinata. Si, disordinata è il termine adatto"
N: "Stasera stai in vena di complimenti?"
G: "Forse" dissi sedendomi sul letto di Niccolò
N: "E a cosa devo l'onore?" rispose raggiungendomi sul letto
G: "Sono felice, e lo devo solo a te"
N: "Non ho fatto nulla Giulié, anzi tu hai fatto tanto"
G: "Stai zitto dai"
N: "É vero, non avrei mai pensato di tenere così tanto ad una persona"
G: "Beh nemmeno io"
N: "Menomale che ti ho incontrata"

Dopo quella frase il moro fece combaciare le nostre labbra in un bacio colmo di di passione e desiderio. Da quando eravamo arrivati a casa sua non ci eravamo sfiorati nemmeno una volta.
La cena con la madre era finita e quindi potevamo dedicarci un po' di tempo.

G: "Con calma Moriconi, tua madre è andata a letto solo dieci minuti fa"
N: "Che ce posso fa se me ispiri sesso violento"
G: "Sei un pervertito"
N: "Ma quanto te piace sto pervertito Giulié"
G: "Lo stai dicendo tu"
N: "Quindi se adesso io facessi questo non avrei nessun ringraziamento in cambio?"

Il moro si avvicinò sempre di più a me ed iniziò a lasciare dei dolci baci sul mio collo.
Presto però quei baci divennero sempre più avidi, tanto da farmi emettere dei piccoli gemiti.

N: "Adriano me ammazzerá, ma ne è valsa la pena"
G: "Cosa hai fatto?"
N: "Ho marcato il territorio"

Non mi diede nemmeno il tempo di rispondere che si impossessò di nuovo della mie labbra.
Avrei voluto urlargli contro che non doveva farmi nessun succhiotto, ma in quel momento me ne dimenticai.
Mi trovai non so come stesa sul letto di Niccolò, con lui in mezzo alle mie gambe.

N: "Dimme che te posso spoglià"

Io non dissi niente. Annuii.
Finalmente eravamo di nuovo nudi, i nostri corpi intrecciati, i nostri orgasmi trattenuti per paura che Anna ci scoprisse, e tanto amore che esplodeva da ogni parte della nostra pelle scoperta.

N: "Ti voglio"
G: "Mi hai"

...

G: "Nì dai, avevo detto ad Adriano che tornavo presto. É già l'una passata"
N: "Dici che dormi qua"
G: "Sei pazzo? Mi ammazza , lo sai...dai fammi vestire"
N: "A me piaci molto di più nuda"

Niccolò ed io eravamo ancora nel suo minuscolo letto singolo, avvinghiati, sudati e nudi. Il mio fidanzato non aveva intenzione di lasciarmi andare.

G: "Sei insaziabile"
N: "Forse" disse tirandomi ancora di più a se e facendomi appoggiare la testa sul suo petto.
G: "Sento il tuo cuore battere fortissimo"
N: "Tutto per te piccola stella" disse lasciandomi un bacio tra i capelli
N: "Tre parole"
G: "Cosa?"
N: "Tre parole"
G: "Stiamo facendo il gioco dei mimi?"
N: "Tre parole, sette lettere"
G: "É un film?"
N: " No Giulié, tre parole, sette lettere"

Mi voltai verso il moro non capendo il suo discorso.

N: "Cosa provi per me Giulia?"
G: "Che domande sono? Lo sai benissimo"
N: "No , non lo so"
G: "Niccolò mi stai spaventando"
N: "Giulia Cassio, tre parole sette lettere"
G: "Nì...io"
N: "Io ti amo"
G: "Moriconi ma che stai dicendo?"
N: "Sto dicendo che ti amo Giulia Cassio, che ti amo forse troppo, che ti amo tanto da farmi esplodere il cuore. Ti sto dicendo che ti amo Giulia."




La storia si sta facendo interessante. Stiamo entrando nel centro della relazione tra i due protagonisti.
Che ne pensate ? ❤️

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