Il mio inizio sei tu

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"Stasera ti passo a prendere per le 20:30. Ho costretto mamma ad andare a cena con le amiche"

Così recitava il messaggio che mi aveva inviato Niccolò nel pomeriggio. Stasera ci sarebbe stato il ballo scolastico a cui io non avrei partecipato, ma in compenso sarei andata a cena a casa di Niccolò, finalmente solo io e lui.
Ero seduta sul divano ad aspettare il moro mentre mio fratello divorava patatine davanti alla televisione.

R: "Ragazzi noi usciamo, voi che fate?"
G: "Vado a cena da Niccolò"
P: "Ma stasera non c'era il ballo a scuola? La città è piena di manifesti e volantini"
G: "Si, ma noi non andremo"
R: "E perché mai? Tu e Federica adorate questo genere di cose"
A: "Mà er fratellastro de Niccolò se vo mette con Giulia, e aveva candidato lui e lei come re e regina del ballo. Nun te dico Niccolò"
R: "Uomini. E tu Adri ?"
A: "Le odio ste cose"
R: "Starei a casa?"
P: "Roberta ti prego"
G: "Adriano è un po' nervoso. Pensava di uscire con Tiziano stasera, ma lui all'ultimo ha deciso di invitare Federica al ballo"
A: "I miei due migliori amici so innamorati e io qui a magnà patatine al formaggio"
R: "Quindi è Federica la ragazza per cui Tiziano ha perso la testa ?"
G: "Si mamma devi vedere come sono carini"

Ad interrompere il gossip mio e di mia madre fu il campanello. Mio padre andò ad aprire la porta dove vi era Niccolò, che prontamente entrò in casa. I miei genitori in quel momento salutarono tutti noi e decisero di uscire, raccomandandomi di non fare tardi...

N: "Andiamo principessa ?"
A: "Si mio principe" disse mio fratello facendomi il verso
G: "Stupido"

Mi alzai dal divano su cui ero stata seduta fino a quell'attimo. Nel momento in cui mi alzai potetti notare lo sguardo di Niccolò cambiare ovviamente in positivo.

N: "Me cojoni" disse mentre non riusciva a togliermi gli occhi di dosso
A: "Andate via ve prego, altrimenti finite per scopare davanti a me"
G: "Mai, con questo vestito non si può fare niente, è troppo delicato e complicato da togliere"
N: "C..o..cos...a?"
A: "Moriconi in bianco stasera"

Niccolò ci mise qualche secondo prima di rispondere a mio fratello. Mentre si abbassava per essere più vicino ad Adriano mi fece un occhiolino di intesa.

N: "Tranquillo Cassio, so far godere la tua sorellina in svariati modi...Come lei sa far eccitare e godere me da paura"
A: "NICCOLOOOO ESCI DA QUESTA CAZZO DE CASA. ORAAA"

Accompagnati dalle urla di Adriano e dalle risate mie e del mio fidanzato, entrammo in macchina.

G: "Sei perfido"
N: "Anche tu"
G: "Io, e perché ?"
N: "Non vuoi fare l'amore con me"
G: "Parti, ora"

...

La cucina di Niccolò era diventata un ristorante a 5 stelle. Vi erano luci soffuse e candele ovunque, che davano un'atmosfera magica a tutto l'ambiente.

G: "Hai preparato tutto tu?"
N: "Mi ha aiutato mamma , e anche Valerio e Lorenzo" disse mentre mi fece accomodare
G: "Ti sei visto con i tuoi fratelli?"
N: "Sono passati qui per salutarci e per portarmi la partecipazione del matrimonio. Poi mamma li ha incastrati per aiutarmi. Non ci potevano ancora credere che io stessi con Giulia Cassio"
G: "Nì..."
N: "Poi ne parliamo. Stasera non voglio drammi, stasera non voglio parlare di cose brutte, voglio solo godermi il tempo con te."
G: "Cosa mi hai preparato chef?"
N: "Carbonara, ovviamente" disse alzandosi per andare a prendere i piatti. Tornò subito dopo con due piatti pieni di carbonara
N: "Preferivi amatriciana?"
G: "Se mi sporco il vestito ti ammazzo"
N: "Se te lo sporchi, te lo togli"
G: "Vuoi tutto e subito eh"
N: "No amò, voglio solo godermi questa serata. Non stavamo solo io e te da na vita. E ora, come al nostro primo appuntamento, dobbiamo fare un brindisi " disse Niccolò prendendo in mano il flûte col prosecco, gesto che io imitai.
N: "Questa volta devi farlo tu però"
G: "Qualche mese fa tu brindasti all'inizio di questa frequentazione, e dicesti che doveva essere la migliore della tua vita. Oggi io brindo al nostro amore, brindo al nostro legame, brindo ai nostri mille universi, brindo al destino che forse ci ha voluto insieme dal primo giorno, brindo a noi e soprattutto ringrazio te, perché in un modo o nell'altro Moriconi mi hai stravolto la vita, brindo a te che sei e sarai per sempre l'unico amore che vorrò"
N: "Ti amo sfigata, e te lo giuro che questo è solo l'inizio della nostra vita insieme. Il mio inizio sei tu Giuliè"
G: "Ti amo anche io Nicco" dissi avvicinandomi alle sue labbra
G: "Non sono mai stata così felice in tutta la mia vita, e non chiamarmi più sfigata" conclusi ridendo
N: "Era per ricordare i vecchi tempi" disse il moro.

Come allora, le nostre bocche prima vennero bagnate dal prosecco, e poi si unirono in una dolce danza comprensibile solo a noi.

N: "E come mesi fa, profumi sempre di sogni e di fragole"

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