Via de mezzo

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F: "Da come parli ieri sera è stata la serata perfetta"
G: "Si Fede , lui è perfetto. È attento, premuroso, dolce, rispetta ogni mia decisione e soprattutto mi fa stare bene"
PROF: "Ragazzi buongiorno, un attimo di silenzio. Lui è Gabriele Coccoli, nuovo alunno. Viene da un liceo della periferia di Roma, non ha la vostra età . Ha 18 anni ma è stato bocciato varie volte. Mi raccomando... Vai Gabriele, trovati un posto."

Il nuovo ragazzo Gabriele, scrutò per qualche secondo la classe per poi soffermarsi su l'unico posto libero che vi era.
Si andò a sedere vicino a Luca Zolli, secchione della classe che si trovava col banco avanti a quello mio e di Federica.
Federica subito notò la bellezza di Gabriele e ci tenne a farla notare anche a me. Io sbuffai, non mi interessava nessun ragazzo oltre che Niccolò, ma comunque non potevo darle torto, Gabriele era davvero un bel ragazzo.

...

F: "Ce li prendiamo dieci minuti per un caffè?"
G: "Si andiamo, tanto il prof di inglese arriva sempre tardi"

Io e Federica ci avviammo verso la macchinetta del caffè, e ovviamente chi trovammo? Niccolò e Adriano.
Io e Niccolò da ieri sera non ci eravamo ancora visti, probabilmente lui stamattina avrà fatto molto tardi perché all'ingresso non c'era.

F: "Buongiorno ragazzi, che offrirá oggi due caffè a queste povere ragazze?"

Federica e la sua sfacciataggine.
Niccolò aveva appena preso dal distributore il suo caffè, subito me lo porse. Io lo ringraziai con un dolce sorriso che lui subito ricambiò...ah e si guadagnò anche uno schiaffo dietro al collo da mio fratello, ma Vabe quelli erano dettagli.
Adriano per non fare la figura dello scostumato offrì il caffè a Federica commentando con un "che me tocca fà" che fece ridere tutti e quattro.

X: "Ragazze, ragazze...Federica, Giulia"

Io e la mia amica, e ovviamente anche mio fratello e Niccolò, ci girammo verso la direzione di quella voce. Notammo che il proprietario di quella voce era il nuovo ragazzo.

C: "Non ho avuto modo di presentarmi con voi, Gabriele Coccoli.. voi però potete chiamarmi Cocco"

Io e Federica ci presentammo a lui educatamente. Era un bravo ragazzo, almeno così sembrava a primo impatto.

C: "Senti Giulia so che sembra una mossa un po' sfacciata dato che ci conosciamo da circa 67 secondi...ma come sai sono stato già bocciato due volte, e sai non vorrei ci fosse la terza. Ho chiesto al mio compagno di banco se magari mi può aiutare un po' a mettermi in pari con il programma, ma da bravo secchione mi ha detto di no"
G: "Si Luca è il più bravo in classe, insieme a me e Federica. Ma mentre noi siamo solidali, lui è quel tipo di secchione che non ti aiuterà mai"
C: "L'ho notato, infatti volevo chiederti se magari potevi aiutarmi tu"

Rimasi un po' scioccata da quella richiesta, ma infondo non ci vidi nulla di male.

G: "Certo, con piacere"
A: "Piacere ?"
G: "Oh si, Gabriele lui è Adriano mio fratello, e lui è Niccolò il suo migliore amico. Ragazzi Gabriele è un mio nuovo compagno di classe"
F: "Ha 18 anni come voi"
A: "Sisi, e perché proprio mia sorella te deve aiutà?"
G: "Adriano ti prego"
C: "Beh sei hai paura che io ci possa provare con la tua sorellina, possiamo anche fare a casa vostra. Avevo pensato di andarci a prendere qualcosa in un bar, ma se è un problema..."
N: "Nei bar non si studia"

Lo avevo fissato per tutto il tempo. Avevo visto la sua mascella che si stava serrando, e le sue mani che si stavano chiudendo sempre più rapidamente in due pugni.

C: "Facciamo così Giulietta, ora io entro in classe. Dopo mi dai il tuo numero e il tuo indirizzo e ci organizziamo"

Senza rispondere Gabriele ritornò in classe.

A: "Sto tipo nun me piace"
F: "È simpatico secondo me, ed è anche un bel ragazzo. Giulia credo che tu lo abbia conquistato"

O Federica era così tanto stupida da non ricordarsi della presenza di Niccolò, o lo stava facendo di proposito. Conoscendo la mia amica e la sua innata intelligenza però capii subito che aveva detto quella frase per suscitare qualche reazione del moro, che non tardò ad arrivare.

N: "Beh come lo hai conquistato, digli pure che po andarsi a fa un giro lontano da te"
A: "Bravo Moriconi, sono fiero di te... io torno in classe, tu muoviti" disse mio fratello a Niccolò prima di attraversare il corridoio per raggiungere la sua aula.
N: "Fede permetti?"

La mia amica si allontanò per lasciare me e Niccolò da soli.

N: "Sarò chiaro e sintetico. Nun me piace sto tipo, non voglio che lo aiuti a studiare."
G: "Sei geloso?"
N: "Da morì"

Quella cosa mi fece sorridere e mi fece anche molto piacere.

G: "Nì è un amico, come lo sei anche tu"
N: "Me devi fa ncazzá Giù ? Io non sono un tuo amico"
G: "Va bene, però non sei nemmeno il mio ragazzo"
N: "É vero, so na via de mezzo. E come via de mezzo ti dico che non voglio che quello te ronzi attorno"
G: "Facciamo così, non mi piace essere maleducata. Lo inviterò oggi a casa, magari puoi passare anche tu per fare il controllore"
N: "Giulia, solo oggi"

Mi avvicinai a lui, appoggiai le mie mani sulle sue spalle e mi sporsi con il viso verso il suo orecchio.

G: "Stai tranquillo Moriconi, sono solo tua, anche se per una via de mezzo" frase che accompagnai con un veloce ed umido bacio sul collo...lo lasciai così, imbambolato nel mezzo del corridoio scolastico.

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