Non voglio perderti

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Era passata un'altra settimana e la situazione stava diventando impossibile. Io e Niccolò dopo la faccenda della canna iniziammo di nuovo a scriverci qualche messaggio, ma nulla di che. Ci eravamo promessi di parlare da vicino, ma non trovavamo mai il momento. Nemmeno con mio fratello le cose andavano così tanto bene, si era accorto che qualcosa non andava... si era reso conto che c'era qualcosa di me che lui non sapeva. Con Federica il giorno stesso della mancata tragedia riuscii a chiarire....con Cocco invece ci sono ancora amica, non sarà una canna e uno sguardo dolce da parte di Niccolò a farmi cambiare idea su di lui.

Era una semplicissima domenica pomeriggio, Adriano era uscito con gli amici per un aperitivo da un paio d'ore ed io mi trovavo con una scodella di pop corn quasi finita sul divano a vedere le nuove puntate di "Lucifer" su Netflix.
A farmi distrarre fu il campanello della porta.
Ero già pronta ad inveire contro mio fratello per essersi dimenticato per la millesima volta le chiavi, ma quando aprii la porta mi trovai tutt'altra figura. Una figura più bassa, con più pancia, capelli super disordinati ed un sorriso da perdere il  fiato.

N: "Posso?"

Lo feci entrare e ci sedemmo entrambi sul divano... io ero sicura di avere residui di pop corn nei capelli, ma in quel momento non riuscii a connettere più nulla.

G: "Non eri con mio fratello?"
N: "Si, ma dovevo parlarti... quale momento migliore di questo ?"
G: "Hai ragione..dimmi"
N: "Me manchi...me mancano le nostre sigarette abusive sul terrazzo della scuola, mi manca poterti baciare, mi manca anche litigare con Tiziano per te"

Mi avvicinai a lui. C'era ancora troppa distanza tra di noi.

G: "Anche tu mi manchi Niccolò, ma la situazione sta peggiorando."
N: "Lo so dolce Wendy, tuo fratello sta col piede de guerra"

Quel "dolce Wendy" mi fece andare in iper ventilazione per qualche secondo. Le mie guance si colorarono di rosso e a quella reazione il moro davanti a me si mise a ridere.

G: "Ti prendi gioco di me Moriconi?"
N: "Non potrei mai, mia dolce Cassio"

Dopo giorni infiniti ad aspettare un gesto del genere, Niccolò prese il mio viso tra le mani e mi baciò.
Stavo respirando di nuovo.
Quel bacio racchiudeva tutte le settimane passate ad evitarci. Avevamo entrambi la voglia di recuperare tutto il tempo perso, non mi sarei staccata per nulla al mondo dalle sue labbra.
Presi in mano la situazione, mi misi a cavalcioni su Niccolò e continuai a baciarlo con avidità. Iniziai a muovermi su di lui, lo volevo sentire lì solo per me.
Nella mia bocca iniziarono ad esserci dei mugolii del moro.

N: "Ce dobbiamo fermá Giulié"
G: "Io non credo proprio Moriconi"

Ancora sopra di lui, iniziai a baciargli il collo. Il respiro del moro iniziò ad essere corto e tagliante. Con le sue mani sul mio fondoschiena mi incitava a non smettere. Dopo qualche minuto mi staccai dal suo collo e soffiai sulla macchia violacea che gli avevo lasciato. Soddisfatta del mio lavoro sorrisi e iniziai di nuovo a torturargli le labbra.
Niccolò era bramoso, così tanto che cambiò la posizione in cui eravamo. Mi fece stendere sul divano e si posizionò tra le mie gambe. Ancora con tutti gli indumenti addosso, e con le sue labbra sulle mie, iniziò a dare dei piccoli colpetti di bacino verso la mia intimità. Quella cosa mi fece del tutto impazzire, ed anche un po' urlare.

G: "Ti prego andiamo sopra"

Lo volevo, lo volevo con tutta me stessa.

N: "Giulié sogno la notte de toglierti le mutande a morsi, ma famme fermá te prego"

Niccolò si allontanò dal mio corpo e si ricompose.

G: "Non mi vuoi?"
N: "Giulia Cassio, io te scoperei ora e per sempre."
G: "E allora dove sta il problema?"
N: "A tuo fratello viene n'infarto Giulié"

A quelle parole capii che Niccolò aveva ragione. Mi alzai dal divano e mi andai a posizionare davanti allo specchio per rendermi un pochino più presentabile. Dopo qualche secondo mi raggiunse anche Niccolò , che si mise dietro di me, avvolgendo la mia vita con le sue forti braccia.

G: "Nì io non ce la faccio più, non voglio litigare ancora..."
N: "Nemmeno io, ti prometto che parlerò con Adriano"

Mi voltai verso di lui con un sorriso che nemmeno la notte di Natale..

G: "Davvero lo faresti Nì ?"
N: "Si, non voglio perderti di nuovo Wendy"

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