Mille Universi

Una parola. Cinque lettere.

Erano le dieci del mattino, e dalle otto che avevo incrociato il suo sguardo, Niccolò non mi aveva ancora rivolto la parola. Avevo provato ad inviargli qualche messaggio, ovviamente senza risposta.

F: "Giuli, e lì. Con tuo fratello e Tiziano"

Lo vidi. Era con i suoi due amici e due ragazze probabilmente della sua classe, avevano un viso familiare.
Una era attaccata a mio fratello, l'altra si trovava tra Tiziano e Niccolò.
Doveva solo permettersi di provarci con il mio ragazzo....

F: "Vuoi andare da loro ?"
G: "E se mi rifiuta?"
F: "Beh forse un po' di ragione la tiene"
G: "Ha tutte le ragioni del mondo, é questo il problema. Mi sono comportata come una stupida e ..."
F: "E quella tipa sta facendo la gatta morta col tuo ragazzo"

La mia attenzione venne catturata di nuovo da quel gruppetto. Federica aveva ragione, quella ragazza cercava in tutti i modi di attirare l'attenzione di Niccolò.
Con uno sguardo feci capire a Federica di voler andare lì, e lei come sempre, controvoglia, mi accontentò.

G: "Ciao a tutti"
T: "Ciao belle"
X1 : "Chi siete?" disse la ragazza appiccicata a Niccolò...non poteva non conoscerci, ormai eravamo da un mese sulla bocca di tutto l'istituto...lo aveva detto sicuramente di proposito.
F: "Al massimo chi siete voi due"
A: "Frena frena, Fede e Giulia loro sono due nostre compagne di classe"
G: "Si non mi interessa, Niccolò possiamo parlare?"
N: "Non ho niente da dirti"
G: "Puoi smetterla di fare il bambino e parlare con me , senza magari dare spettacolo davanti a gente estranea ?"
X1: "Ti riferisci a noi?"
G: "Ah allora lo tieni il cervello"
A: "Giulia smettila"
G: "Non ho iniziato io...Niccolò allora?"
X1: "Non vedi che è impegnato?"
X2 : "Dai bambine andatevene"
F: "Scusami bambine a chi?" disse Federica provandosi ad avvicinare alla ragazza che stava accanto a mio fratello, proprio quest'ultimo però la bloccò
A: "Okay okay, calmiamoci"
G: "Non abbiamo iniziato noi, te lo ripeto"
N: "Con queste frasi dimostri tutti i tuoi 16 anni"
X1: "E tu che ci vai ancora dietro" ah allora mi conosceva...

Voleva la guerra. Ero pronta per sotterrarla, ma Niccolò forse si rese conto che la cosa stava prendendo una brutta piega. Si avvicinò subito a me, e fermò la mia voglia di buttarmi addosso a quella gatta morta.

N: "Con calma Rocky"
G: "Le spacco la faccia...e anche a te se nun te levi sto sorriso da faccia"
N: "Giochi sporco se parli in romano, vieni...andiamo più in là"

Io e Niccolò finalmente ci allontanammo un po' dal resto della folla. Federica venne scortata da Tiziano ed Adriano in classe.
N: "Ho il compito in classe, non ho più di 5 minuti"
G: "Una parola, cinque lettere. Scusa"
N: "Mi hai appena chiesto scusa, davvero?"
G: "Si, non ho intenzione di litigare. Ho capito di aver sbagliato nei tuoi confronti, non sono stata rispettosa."
N: "Quello che te voglio fa capì io, non è che tu non puoi uscire con Federica. Anzi, è giusto che tu esca con Federica. Ovviamente me rode , ma non posso obbligarti a scendere solo con me. Me rode il doppio se me dici che te ne vai a ballá chissà dove, e sbrocco quando te vedo entrá dalla porta de casa ancora tutta ubriaca alle sei del mattino. So che tu sei una ragazza con la testa sulle spalle, ma cazzo hai pur sempre sedici anni, e se io potessi te terrei in una campana de vetro"
G: "Ma non puoi"
N: "Lo so, però pure tu...evita di farmi preoccupare. Me sarebbe andato bene anche un messaggio."
G: "Lo so Nicco" dissi mettendomi di fronte a lui e provando ad abbracciarlo
G: "Non succederà più, mi sono sentita malissimo. Anche perché se facessi tu una cosa del genere io ti ammazzerei"

A quella mia frase vidi spuntare un sorriso sul suo viso, e finalmente ricambiò anche il mio abbraccio.
Ero finalmente nel mio posto, il mio posto preferito, il posto più vicino al cuore che conosco.

N: "Devo andare in classe ora"
G: "Va bene, lontano da quelle due però"
N: "Se te interessa ce stanno a fissá"

Mi voltai per guardare, ed effettivamente tra tutta la folla di studenti curiosi che ci stavano fissando, c'erano anche quelle due.

G: "Quando finirà tutto questo? La gente continua a fissarci"
N: "Siamo la coppia più bella perciò"
G: "Siamo la più strana, e tu sei il bello della coppia Moriconi"
N: "Se certo"
G: "Hai visto come ti stava attaccata quella?"
N: "Da quando sei gelosa?"
G: "Da sempre"

Mi avvicinai a lui e feci scontrare finalmente le nostre labbra.
Ogni volta sentivo le farfalle nello stomaco. Era sempre più magico, più esilarante, più passionale.

N: "Hai voluto marcare il territorio Giulié?"
G: "Zitto ed accompagnami in classe"
N: "Quanto me piace quando me dai gli ordini"

Eccolo qui. Di nuovo il mio Niccolò.