16 anni e 6 a.m.

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N: "Si può sapere che cazzo hai fatto per strada fino alle sei del mattino? Ti ricordo che tra due ore dovresti sta a scuola"

Io e Federica eravamo andate alla fine alla festa dei ragazzi dei Parioli. Ci eravamo divertite, avevamo bevuto e ballato. Avevamo incontrato anche quel ragazzo, Edoardo, che ci aveva fatto conoscere altri suoi amici.
Ora erano le sei del mattino, ed Edoardo mi aveva appena accompagnato a casa. Eravamo rimaste alla fine tutto il tempo al tavolo con lui e gli altri ragazzi, ovviamente per l'alcol a fiumi gratis.
Non mi sarei mai aspettata di trovare alle sei del mattino sul divano di casa il mio fidanzato.

G: "Che ci fai qui?" dissi ancora sotto l'effetto dell'alcol
N: "Dio Giulia, puzzi de alcol dalla testa ai piedi. Che cazzo te sei bevuta? Te rendi conto di che ore sono? Tu e Federica da sole fino alle sei del mattino?"
G: "Niccolò ti prego mi scoppia la testa, vorrei almeno dormire per un'ora"
N: "Tu vorresti dormire? Dio Giulia sono stato sveglio su questo cazzo di divano fino ad ora, probabilmente mia madre mi avrà dato per disperso"
G: "Nessuno ti ha chiesto di restare"
N: "Se tu magari mi avessi risposto ai messaggi..."
A: "Ao ma che cazzo ve urlate?"

Ci mancava solo lui.

A: "Ma tu mo sei tornata? Che ore sono?"
N: "Le sei"
A: "Giulia ma sei impazzita?" disse Adriano mentre si stropicciava gli occhi ancora pieni di sonno
G: "Potete non farne una questione di stato?"
A: "Chi cazzo ti ha accompagnata ? Non credo che il padre di Federica vi è venuto a prendere alle sei del mattino"
G: "Non sono affari tuoi"
A: "Sei seria?"
G: "Si"
N: "Beh ma sono affari miei"
G: "Ah si?"
N: "Si Giulia, vorrei sapere chi cazzo accompagna la mia ragazza a casa mezza ubriaca alle sei del mattino"

Aveva ragione. Come dargli torto... Forse questa volta l'avevo combinata grossa. Potevo però dare la colpa all'alcol...

G: "Un mio amico"
N: "Il nome"
A: "Lo conosco?"
G: "Non reggo due interrogatori"
N: "Non me ne fotte un cazzo, chi è questo che ti ha accompagnato?"
A: "E poi, si può sapere cosa cazzo hai fatto fino ad ora per strada?"
G: "Non sono stata per strada. Eravamo ad una festa"
N: "Che festa?"
G: "Dai Niccolò cosa cambia"
N: "Giulia, che festa?"
G: "Federica aveva visto che alla festa dei ragazzi dei Parioli stasera non serviva l'invito, e siamo andate lì. Contenti?" dissi l'ultima parola iniziando a salire le scale per dirigermi al piano di sopra
N: "Dimmi che non ho capito bene"

Mi voltai verso di lui.
Mascella contratta e pugni chiusi. Non era un buon segno.

G: "Hai capito benissimo. Ho 16 anni, ed ho tutto il diritto di uscire a divertirmi con la mia amica il venerdì sera"
A: "Non hai il diritto di tornare a casa alle sei del mattino però, pur sapendo che domani hai scuola"
G: "Adriano non sei mio padre"
A: "Giulia cazzo, so tuo fratello. Sei sotto la mia cazzo di responsabilità, lo vuoi capire o no?"
G: "Non hai il diritto di rovinarmi l'adolescenza"
N: "Ma ti stai sentendo? Stai a dì frasi sconnesse Giù"
G: "Se magari mi fate andare a dormire..."
A: "Ficcati in quel cazzo di letto. Hai meno di un'ora per riposare. Ubriaca o no tu domani mattina vai a scuola"

Mi precipitai di corsa in camera mia chiudendo la porta. Anzi, provando a chiudere la porta...

N: "Possiamo parlare?"
G: "Ti prego ho bisogno di dormire"
N: "Io non so come sia avere una relazione Giulia, ma da quello che vedo non lo sai nemmeno tu"
G: "Ma che stai dicendo?"
N: "Se una ragazza si ritira alle sei del mattino, lo avvisa il fidanzato. Tu stasera te sei comportata da single, ed io con una Giulia così non ci voglio stare" disse uscendo da camera mia
G: "Nì, aspetta...non dormire sul divano, vieni in camera mia"
N: "Me ne vado a casa Giulia"

E lì, in quel momento, sentii che mi stava per crollare il mondo addosso.



La storia di Niccolò e Giulia molto travagliata, piena di alti e bassi e di mille universi vi sta piacendo?
❤️

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