Passiamo il resto della settimana tra mare e piscina, baci e sorrisi. Il momento di fare le valigie arriva presto, troppo presto. L'aereo ci aspetta e dopo un'infinità di ore di volo rese ancora più lunghe dalla depressione post vacanza che neanche il mio film preferito riesce a placare, atterriamo a Malpensa: piove ed è sera. Viene a prenderci Kevin in macchina e ci accompagna a Milanello, ma durante il viaggio sia io che Stephan ci addormentiamo. Sento qualche vago "Ma che carini", ma le palpebre sono davvero troppo pesanti per rispondere.
Il mattino dopo mi sveglio presto accorgendomi della cura con cui Stephan mi ha messo a dormire premurandosi che io fossi comoda nonostante mi abbia lasciato addosso i vestiti. Penso saremi morta dall'imbarazzo se mi fossi svegliata in pigiama senza ricordare di averlo messo.
Stephan dorme ancora e decido di uscire a comprare qualcosa da mangiare; la cucina è al piano inferiore, ma quando abbiamo voglia di schifezze non possiamo certo andarle a chiedere creando scompiglio nella dieta super controllata di Stephan! In realtà spesso mangio io e lui si limita a qualche caramella, sapendo che comunque la dieta è necessaria per quello che fa. Mattia deve aver pensato lo stesso, dato che ci incontriamo al supermercato. Ci fermiamo in mezzo alla corsia dei dolci guardacaso e dopo un abbraccio da "Noncivediamodatroppotempo", Mattia di sua spontanea volontà mi racconta dell'appuntamento con Vanessa.
STEPHAN'S POV
Suona la sveglia, ma sono già le 9? Mi giro nel letto ancora con gli occhi chiusi e cerco Sofia con la mano. Il letto è vuoto, freddo e le coperte sono ben piegate.
Apro gli occhi di colpo e metto a fuoco i vestiti che indossava ieri sera appoggiati sulla sedia. Dov'è andata a quest'ora?
Ancora disteso nel letto prendo il cellulare dal comodino: nessun nuovo messaggio. Inizio a preoccuparmi, siamo tornati tardi ieri, c'è il fuso orario e alle 9 del mattino non è in camera. Mi alzo sfregandomi gli occhi e cercando di ragionare lucidamente, potrebbe anche solo essere andata a fare colazione.
Sulla porta trovo un post it: "Sono andata a comprare qualcosa da mangiare, può essere che ti porti una colazione speciale, chissà ♥ S."
La preoccupazione si dissolve in un secondo e mi ritrovo dopo 20 minuti vestito e lavato, ad aspettarla seduto sul divano. Quando sono diventato dipendente da un sorriso e da un paio di occhi verdi tanto da preferire aspettarla che giocare all'xbox? Fa il suo ingresso trionfale con un sacchettino bianco di carta in mano che mi sventola sotto il naso. Biscotti, appena sfornati.
Sofia: Io ho già mangiato, ho incontrato Mattia. Ma ho pensato a te e ti ho portato questi -
Sorride e mi porge il sacchetto. Lo apro sul tavolino mentre preparo la macchinetta del caffè. Mentre mangio si siede davanti a me e mi prende in giro per il fatto che non riesco a mangiare i biscotti senza sporcarmi di zucchero a velo. E' giunta l'ora dell'allenamento, saluto Sofia con un bacio e mi avvio verso la palestra. Passo dall'ingresso e incontro Vanessa: cosa le è successo? E' bellissima oggi.
Io: Ciao! -
Vane: Ciao! Hai visto Mattia? -
Io: No, siamo arrivati ieri sera tardi, avevi bisogno? -
Vane: Niente, dovevo parlargli di una cosa. Come è andata la vacanza? Non ho ancora sentito Sofia! -
Io: Bene, a parte qualche cosina, ma colpa mia! -
Mi sono sempre trovato bene con Vanessa, è molto socievole e disponibile ad ascoltare chiunque senza mai giudicare, ma ora sono un po' a disagio. Il suo viso esprime chiara curiosità e non sono sicuro di voler raccontare quello che ho combinato. Per fortuna Sofia arriva alle mie spalle e mi salva, come sempre.
Sofia: Vane! -
Vane: Sofi, mi sei mancata! -
Le due ragazze si abbracciano e poi Sofia si riavvicina a me e incrocia le sue dita alle mie.
Vane: Hai visto Mattia? -
Sofi: Sì, l'ho incontrato al supermercato prima! Sta parcheggiando, credo! -
Vane: Bene, allora vi lascio e vado a cercarlo! Ciao! -
Si volta e cammina spedita verso il retro.
Sofi: Di cosa stavate parlando? -
I suoi occhi sono curiosi, non lo chiede per gelosia e mi fa piacere. Si fida di me, nonostante tutto.
Io: Parlavamo della vacanza! Devo veramente andare, ci vediamo dopo! -
Raggiungo la squadra al campo centrale, mi sono mancati tutti. Condividiamo tutto ed è normale che mi manchino facendo parte della mia quotidianità.
Prince: A cosa dobbiamo la sua presenza, sig. Faraone? -
Max: Bentornato in gruppo! Dovrai scordare il mare in fretta, settimana prossima c'è la Champions! -
Io: Sì mister -
Max: E ricorda: ti ho dato il permesso solo perchè me l'ha chiesto lei e solo perchè era il tuo compleanno -
Io: Devo dedurre che la mia ragazza la convince a lasciarmi fare cose che non vorrebbe facessi? -
Max: El Shaarawy, inizia a correre -
Adoro quando scherziamo in questo modo. E' il mio allenatore, ma alla fine ci tiene a me anche come persona.
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Mi sono svegliata da un'ora, è normale? Voi come state?
xx -G.
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Predestined || Stephan El Shaarawy
FanfictionRosso come l'amore, la passione, il sangue, l'energia. Nero come la paura, l'odio, l'aggressività, il pessimismo. Ma rosso e nero possono convivere fino a diventare un unico nuovo colore, che racchiuda le caratteristiche di entrambi? Possono due per...