Ascolta tutto il ritornello e dopo qualche secondo, cerca la mia mano e intreccia le sue dita alle mie lasciando piccoli cerchi sul mio palmo senza dire niente. Aspetta la fine della canzone e mi restituisce la cuffietta. So che non ero io in torto e non spettava a me la prima mossa, ma non possiamo andare in vacanza in questo modo.
Ste: Scusa, sai, per stamattina. So di comportarmi spesso come un bambino, anzi, forse il bimbo di prima è più maturo di me, ma sul momento non me ne rendo conto. Facciamo finta di niente e passiamo una settimana indimenticabile? -
Io: Credo di poter accettare, ma la prossima volta pensaci prima o almeno provaci -
Ste: Va bene signorina -
Mi dà un leggero bacio sulla fronte e riprendo ad ascoltare la musica appoggiando la testa sulla sua spalla. Dopo qualche minuto, Tommaso torna da noi accompagnato dal papà.
Papà: Scusate, ma il piccolo mi ha minacciato di mettersi a piangere se non gli faccio una foto con te. E' un disturbo? -
Ste: No, assolutamente -
Stephan prende il piccolo in braccio sulle ginocchia.
Tommaso: Ma lei è la tua fidanzata? -
Ste: Sì -
Tommaso: Allora posso fare la foto anche con lei dopo? -
Io: Io non sono famosa.. La facciamo tutti insieme, ti va? -
Tommaso: Va bene! -
Mi avvicino a Stephan che con un braccio tiene il bimbo e con l'altro mi cinge la schiena. Sorridiamo all'obiettivo e il pensiero che non può fare a meno di insinuarsi nella mia mente è che un giorno potremmo essere seduti così in salotto per la foto di Natale. Sono sicuramente pensieri precoci e li scaccio in un luogo remoto della mia mente.
Ste: Guarda come è venuta! Se non ti piace la rifacciamo! -
Tommaso: Siamo venuti bene! Mia sorella dice che quando sorridi sei più bello! -
Ste: Ah.. Ringraziala! Buon viaggio! -
Tommaso: Okkey, ciao! -
Se ne va sorridendo con l'indice in bocca in braccio al papà che gli dà un sonoro bacio sulla guancia. Mi giro verso Stephan e gli rinfaccio quello che ho appena sentito.
Io: Uuuuh.. Hai le tifose che ti amano! -
Ste: Finiscila di dire cavolate, avrà 10 anni sua sorella. -
Io: Devo prendere precauzioni contro lo stuolo di ragazzine? -
Ste: Voglio bene ai miei tifosi, ma tu sei più importante di tutti loro messi insieme. Non è una cosa paragonabile -
X: Il volo delle 7,52 con destinazione Maldive sta per partire. Invitiamo i gentili viaggiatori ad affrettarsi, grazie. -
Camminando velocemente passiamo i controlli per l'imbarco e saliamo in aereo posizionando il bagaglio a mano nell'apposito spazio. Per tentare di nascondere almeno un po' Stephan, lo faccio sedere vicino al finestrino e io mi metto dalla parte del corridoio. Speriamo che nessuno lo riconosca altrimenti per tutto il viaggio scatteranno foto e faranno la fila per avere l'autografo. Il sole sta sorgendo proprio davanti al nostro finestrino, cosa desiderare di più dalla vita? Appena l'aereo decolla, entrambi ci mettiamo le cuffie e Stephan può finalmente dormire accoccolato sulla mia spalla e con il braccio a cingermi la vita. Sono praticamente immobilizzata dal suo corpo e decido di guardare un film e finire di leggere un libro che avevo iniziato giorni fa. Un film e 57 pagine dopo mi addormento anch'io.
Vengo svegliata da una mano che si appoggia sulla mia guancia. Apro leggermente gli occhi e mi trovo davanti un sorriso dolcissimo.
Ste: Mi dispiace svegliarti principessa, ma siamo arrivati -
Io: Mmh.. Che ore sono? -
Ste: In Italia le 15, qui è ora di cena! Ma sai che sei proprio carina con questo broncio post sonno? -
Io: Non so quanto ti convenga sfottere -
Ste: Ma lo credo davvero! Fossimo in camera ti riempirei di baci, ma purtroppo siamo in un luogo pubblico quindi dovrai fare a meno -
Io: Ci sveglieremo insieme senza avere nulla da fare per i prossimi 7 giorni, avrai tutto il tempo per farlo -
Mi bacia debolmente, ci alziamo prendendo il bagaglio a mano e scendiamo dall'aereo attendendo della valigie. Dopo aver preso tutto, saliamo su un taxi che ci dovrebbe portare in albergo.
Dovrebbe, visto che il conducente parla arabo e le uniche parole inglesi che conosce sono Hamburger ed Hello! Dopo quasi mezz'ora di strada in mezzo alla foresta e a parer mio passando tre volte dallo stesso posto, Stephan riprova a fargli capire dove dobbiamo andare.
Ste: Allora amigo, listen to me! -
X: Yes! -
Ste: Go to the sea! -
X: Eh? -
Non avendo risolto niente se non provocarmi assurde risate per il suo livello d'inglese, si mette a mimare un uomo che nuota. Credo dovrei intervenire.
Io: Ci penso io! -
Prendo il depliant dell'albergo dalla borsa e lo faccio vedere al tassista indicandogli l'indirizzo.
X: Yes, we'll go here? -
Ste: Bravo fratello, vedo che capisci quando a parlarti è una bella ragazza! -
Io: Quickly, please! -
Il tassista si ferma, cambia direzione e riparte.
Io: Fantastico! -
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El Shaarawy e l'inglese pt. 1 ahahah Come vi sembra la storia? Avete consigli?
Ho cambiato il titolo della storia, ma è sempre lei. Originariamente era "Ho respirato amore fino a farmi male", ma era troppo lungo e ho scelto "Amore a primo goal" che però non mi ha mai convinto davvero. Ora Predestined mi piace, anche per gli eventi che ho in mente per i capitoli futuri.
Buona serata!
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Predestined || Stephan El Shaarawy
FanfictionRosso come l'amore, la passione, il sangue, l'energia. Nero come la paura, l'odio, l'aggressività, il pessimismo. Ma rosso e nero possono convivere fino a diventare un unico nuovo colore, che racchiuda le caratteristiche di entrambi? Possono due per...