Continua a spostare lo sguardo tra la folla, evidentemente cercando qualcuno.
Ste: Sofia! Ma dove si è cacciata? -
Io: Sono qui! -
Me, tra tutti sta cercando me. Mi divincolo tra decine di schiene e arrivo vicino a lui. Ogni tanto essere circondati da calciatori ti fa precipitare l'autostima sotto i piedi: tutti energumeni alti e muscolosi, mentre io sono magrolina e non particolarmente alta, cioè a confronto loro sono proprio una nanetta.
Io: Che c'è? -
Ste: Niente, stai qui vicino a me -
Mi sorride e mi prende per mano trascinandomi dietro il tavolo su cui si poggerà la torta. Potrà essere un gesto casuale e non pensato, ma il fatto che mi voglia vicino in un momento così fa fare al mio cuore una serie di capriole infinite, forse anche un salto mortale.
Chissà che torta ha fatto fare Mattia, ha detto che aveva già in mente qualcosa quindi deve essere stato abbastanza convinto. Arriva portata a braccia da Kevin, Mattia, Mario e Luca. Stephan mi cinge la vita con un braccio e aspetta impaziente l'arrivo della torta.
Ste: Adesso Matti inciampa! -
Matti: Non sei simpatico e il fatto che sia il tuo compleanno non vuol dire che tu possa sfottermi davanti a tutti -
Ci mettiamo tutti a ridere e i quattro poggiano la torta sul tavolo. Quando sollevano il cartone che la ricopre, Stephan rimane a bocca aperta come me e tutti i presenti. E' una torta sui toni del blu ovviamente con la panna ai lati e al centro una foto bellissima di Stephan a 10 anni o giù di lì, mentre bacia la coppa della Champions vinta dal Milan nel 2003 contro la Juve. Anche se è una foto sfocata, dagli occhi di quel bambino si vede tutta la felicità per la vittoria della sua squadra del cuore e anche un po' di commozione. Come quella che si sta facendo spazio sul volto di Stephan mentre osserva la sua torta di compleanno con un braccio intorno a me e l'altro davanti alla bocca, incredulo.
Ste: Co-come l'avete trovata? -
Matti: Tuo fratello, Manuel -
Ste: Pazzesco.. In quel momento non avrei mai pensato di finire qui! A festeggiare il mio compleanno così e soprattutto a giocare nella mia squadra del cuore! Grazie, davvero. A tutti quelli che mi hanno aiutato a diventare quello che sono oggi, anche solo preparandomi il pranzo o portandomi agli allenamenti, grazie -
Si strofina gli occhi con l'indice per scacciare qualche lacrima che minaccia di scendere e poi si perde a guardare di nuovo la foto sulla torta.
Matti: Dai, via le lacrime! E' ora di fare le foto! Facciamo a gruppi! Chi inizia? -
Ste: Sofi! -
E via, il mio cuore fa un'altra capriola nel mio petto. Di questo passo posso diventare un'acrobata. Mi abbraccia e mi appoggio leggermente al suo petto, quando Mattia scatta la foto. Mi lascia andare per fare le foto con gli altri: prende in braccio la bimba più piccola di Luca Antonini che non arriva ad altezza obiettivo, sfodera il suo sorriso più radioso con Kevin e la sua linguaccia più simpatica quando è il turno di Mattia, che non smette un attimo di scattare e destreggiarsi tra gli invitati. Quando il momento delle foto è finalmente finito mi riavvicino a Stephan che mi lascia un bacio tra i capelli e camerier De Sciglio ci porta una fetta di torta.
Matti: E' la festa più faticosa a cui abbia mai partecipato -
Si fionda sulla sedia di fianco a noi.
Ste: E' bellissima però, grazie. A tutti e due, so che ci siete dietro soprattutto voi -
Io: L'abbiamo fatto volentieri, te lo meriti -
Matti: Com'è la torta? -
Ste: Deliziosa! Io ho preso la parte in cui tengo la Coppa con la mano! -
Io: Io ho un pezzo di maglietta -
Ste: Perchè tu hai il mio cuore -
Io: Matti ha messo troppo zucchero? -
Ste: Mi sa di sì! -
Mi alzo sulle punte per lasciargli un piccolo bacio sulle labbra, che sanno di panna e zucchero, mai ci fu combinazione migliore.
Quando tutti abbiamo finito di mangiare la torta si sente di nuovo la voce di Mattia al microfono.
Matti: Il sig. Stephan è pregato di recarsi al centro del campo, è in arrivo la sorpresa! Ripeto: il signor -
Ste: Ho capito! Un'altra sorpresa? Ragazzi, ma mi volete vivo per il campionato? -
Cammina verso il centro del campo e poi si guarda intorno, non capendo cosa sta succedendo.
Ste: Ciaaaao, sono Stephan, ho 21 anni e soffro d'amnesia.. -
Matti: Ti conviene non fare il coglione, girati -
Quando si gira si trova davanti il suo gruppo preferito: Club Dogo. Sono abbastanza amici e non li vedeva da un po', così ho pensato di invitarli. A giudicare dai suoi occhi, devo aver fatto bene.
Ste: Ch-che ci fate qua? -
Guè: Ma sai, c'hanno invitato bro -
Ste: Grazie di essere venuti! -
Guè: Adesso cantiamo qualcosa -
Kevin gli porta dei microfoni e iniziano a cantare il ritornello di PES, abbastanza adatta alla situazione.
"Fumo un po' e dopo gioco a PES: Pato, Mexes"
Mexes: Aspetto questo momento da mesi! -
Cantano qualche spezzone di altre canzoni e poi i microfoni passano ai concorrenti del karaoke: pessimo, Inzaghi è un pessimo cantante. I ragazzi del Club si fermano a chiacchierare un po' con Stephan e Mattia, essendo anche loro tifosi. Quando si allontanano per andarsene mi accorgo che sono quasi le 7. E' l'ora della mia sorpresa, e tutte queste persone devono lasciar andare il mio festeggiato. E' stato bello finchè è durato gente, ora Stephan non è più vostro. Vado da Mattia a spiegargli la situazione e a chiedergli una mano.
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Okkey, ammetto di aver scelto PES solo per scrivere la battuta di Mexes. Sono squallida? lol
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Predestined || Stephan El Shaarawy
FanfictionRosso come l'amore, la passione, il sangue, l'energia. Nero come la paura, l'odio, l'aggressività, il pessimismo. Ma rosso e nero possono convivere fino a diventare un unico nuovo colore, che racchiuda le caratteristiche di entrambi? Possono due per...