Capitolo 75

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STEPHAN'S POV

Sono spaventato a morte da quello che Sofia potrebbe scoprire di me. Quella parte che ho sempre voluto dimenticare e nascondere potrebbe tornare a galla e distruggermi definitivamente la carriera e soprattutto la relazione con la persona a cui tengo di più. In effetti sarebbe la giusta punizione per quello che ho fatto e me la meriterei anche, ma sono egoista e spero non accada.

Ho controllato più e più volte in rete e non ho trovato nulla di che, ma si sa che nessuno più dei fans riesce a scovare reperti che si credevano ormai persi. E ho paura che Sofia li veda.

Ha un rapporto bellissimo con i tifosi, l'hanno accettata da subito senza mai manifestare quei comportamenti infantili e arroganti tipici, mai un insulto, mai un'offesa.

Lei però mi ha più volte chiesto se volessi in qualche modo parlarne o se potesse aiutarmi e io ho sempre chiuso il discorso dicendole di dimenticare l'accaduto e so che è sempre più curiosa ed impaziente com'è potrebbe scoprire qualcosa anche da sola, semplicemente chiedendo a mio fratello. Si arrabbierebbe il quadruplo se lo scoprisse da qualcun altro e avrebbe anche ragione, ma io mi vergogno di me stesso e non ho il coraggio materiale di dirglielo, sapendo che potrei compromettere quello che abbiamo costruito con fatica da anni.

Sono diviso a metà ed incapace di prendere una decisione razionale: dirglielo assumendomi tutti i rischi e sperando apprezzi lo sforzo o lasciar correre e vivere felici con il rimorso di nascondere un'enorme bugia, con il rischio che lo scopra comunque prima o poi?

Messa così credo che forse la prima ipotesi sia la migliore, ma devo trovare le parole adatte e per me che non sono bravo a parlare non è esattamente cosa facile.

Questa sera potrei provare, sono in pigiama da due ore e sono stato raggomitolato sul divano a giocare all'xbox mentre lei si addormentava. So che mi stava aspettando, ma ogni giorno che passa mi sento più in colpa e riesco a guardarla negli occhi sempre meno, come se avessi paura che solo guardandomi possa capire tutto. Spengo l'xbox, abbasso le luci e mi siedo sul mio letto.

Lei è così bella anche mentre dorme: la pelle candida e l'espressione rilassata, con i lunghi capelli mossi che le si appoggiano dolcemente sulle spalle. Ha una mano sotto la guancia e le labbra leggermente aperte, è l'espressione dell'innocenza fatta a persona e mi domando cosa penserebbe di me se sapesse chi sono davvero e conoscesse il mio passato.

Le sfioro leggermente la guancia per non svegliarla e non accenna movimenti, deve essersi addormentata profondamente per non accorgersi di nulla.

Quale miglior momento se non questo per provare a mettere qualche parola una in fila all'altra?

Io: Sofia, se solo sapessi di più su di me.. Non saresti certo qui a dormire beata al mio fianco. Per il tuo carattere, so che avresti paura di me. E tu non hai paura di niente, tu combatti contro il mondo, ma di me avresti paura. Lo capisco dal modo in cui guardi i servizi al TG in cui un ragazzo ne picchia un altro o quando di scandalizzi se vedi su Facebook le foto di alcune ragazze madri e ti chiedi come abbiano potuto fare quelle cose a 15 anni. In quei momenti penso che forse io non sono il ragazzo per te, che la nostra relazione è destinata a durare solo fino a quando scoprirai il mio passato e poi ti allontanerai inevitabilmente lasciandomi solo, come hanno fatto tutti fino ad ora. -

Sono stupito da come le parole escano di getto dalle mie labbra, sapendo che lei non sta ascoltando.

Io: Lo hanno fatto tutti e non capisco come tu non debba farlo, ma fa male saperlo. Ora sembra facile da dire, ma quando mi guardi con quegli occhioni verdi io ho paura, paura di perderti. E ti giuro che te l'ho sempre voluto dire, ma la paura mi ha bloccato. Sapere che io ero il leader del gruppetto di bulli che picchiava i ragazzini fuori da scuola ti sconvolgerebbe, sapere che ho rischiato di essere arrestato per spaccio ti darebbe il colpo di grazia e la cosa che tuttora lascia me incredulo è che sfruttavamo ragazzine poco più che sedicenni per i nostri comodi. Non so che avevo per la testa a quell'età, sicuramente avevo amici sbagliati e rischiavo di buttare via anni di sacrifici col calcio per delle stupidate, rendendo vani tutti gli sforzi economici e non dei miei genitori, oltre che riempirli di vergogna. Se fossi sveglia probabilmente te ne saresti già andata dandomi del bugiardo e avresti anche ragione, non lo nego. Ma ti saresti persa la parte in cui taglio i rapporti con queste persone e cado nel baratro della scarsa autostima, di cui ti sei già accorta. E in quel momento quanta paura ho avuto, forse più di quando mi ha fermato la polizia. Perchè quando ti ho conosciuta, i problemi c'erano ancora. Certo, la società mi ha aiutato tantissimo da questo punto di vista, ma i problemi psicologici non si risolvono come le malattie, in piccola parte rimangono. Da quando sei arrivata però tutto è migliorato, qualcuno vedeva in me qualità che neanche sapevo di avere e mi apprezzava per quello che ero. Non lo facevano da tempo. Tu senza saperlo mi hai aiutato ad uscirne e per questo te ne sarò sempre grato, piccola mia, sempre. -

Mi sento più leggero ora, molto più leggero. Ora devo solo ripeterlo davanti ai suoi occhi, davanti al suo giudizio. Le lascio un bacio sulla fronte e mi metto sotto le coperte, spegnendo la luce.

Non è andata male come pensavo.

All'improvviso una voce assonnata mi fa tremare di paura.

Sofia: Stephan? -

Io: S-sì -

Dio, dimmi che non ha sentito nulla, ti prego.

Sofia: Ti amo. Per quello che sei adesso. -

Non sto capendo nulla. La sua reazione non dovrebbe essere questa.

Io: Hai sentito tutto? -

Sofia: Dalla prima all'ultima parola. Non sono cose belle quelle che hai detto e devo ammettere che non me le aspettavo e dovremmo parlarne prima o poi, ma io ti amo per quello che conosco, per la persona che sei ora. E ora tu non sei quello, so che non lo faresti mai. E non avere sempre paura di perdermi, io sono qui per te -

Mi risiedo sul letto e mi accorgo che ha legato i capelli in una coda disordinata mentre parlava ed è seduta anche lei a gambe incrociate. Deve volermi proprio bene per fidarsi così tanto di me, dopo quello che ha sentito.

Mi avvicino a lei e la abbraccio, spero si senta ancora sicura tra le mie braccia.

Io: Non ti ho mai amata così tanto -

//

Per farmi perdonare l'assenza di ieri, capitolo più lungo. Scusatemi davvero, ma in questo periodo sono piena di interrogazioni e verifiche e non riesco a concentrarmi abbastanza per scrivere tutti i giorni. Cosa ne pensate della confessione di Stephan? Era un po' che tramava qualcosa.....

xx -G.

Predestined || Stephan El ShaarawyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora