Neanche il tempo di abbracciarci, che si sente in lontananza qualcuno che ci chiama.
Ste: Li ho appena salutati e già manco di nuovo a tutti -
Io: Dai andiamo, magari è importante -
Arriviamo nel vialetto, dove troviamo Mattia.
Matti: Ste, cosa mi sei mancato? E' una noia qui senza i nostri scherzi! -
Ste: Se non ci sono io, non gira il mondo! -
Io: Un poco egocentrico -
Ste: Se non è egocentrico un calciatore, chi deve esserlo? -
Io: Ma come parli? Tu non sei mai stato egocentrico, quando hai spento le candeline al compleanno hai fatto girare tutti perchè ti sentivi osservato. Ed eravamo in 3! -
Ste: Bhè... Si diceva per dire -
Matti: Ah comunque Sofi, c'è una signora che ti cerca all'entrata. Non so chi sia, mai vista! -
Io: Ti ha detto cosa vuole? -
Matti: No, ho solo sentito che cercava te -
Io: Subito? E' appena tornato e ancora non gli ho dato un bacio -
Matti: In quel caso fate con comodo, penso possa aspettare -
Ce la prendiamo comoda, facciamo una passeggiata come ai vecchi tempi per i vialetti di Milanello al riparo da sguardi indiscreti, saliamo in camera a cambiarci per la cena e mentre scendiamo passiamo all'ingresso per incontrare la signora misteriosa.
Ste: Ciao Giovanni! Mattia ci ha detto che cercavano la mia Bella.. -
X: Sì, una signora sulla cinquantina, l'ho fatta accomodare sulle poltroncine, ancora non è andata via. Bella pazienza aspettarvi tutto questo tempo, dev'essere importante! -
Io: Ma chi può essere? Io non aspettavo nessuno -
Ci rechiamo verso il luogo indicato, ma seduto non c'è nessuno.
Ste: Ma ci prendono per il fondoschiena? -
Io: Il soggiorno inglese ti ha reso garbato, vedo -
Ste: Nessun problema a tornare come prima! Ci ho messo una vita a parlare decentemente e mi sono dimenticato l'italiano -
Io: Un giorno mi farai sentire la tua meravigliosa pronuncia britannica, quella dell'anno scorso faceva abbastanza pena! -
Ste: Oh un po' di rispetto verso le persone più anziane! Se mi capiscono gli arbitri internazionali vuol dire che tanta pena poi non fa -
Io: Sarà.. Bhè, se non c'è nessuno, io andrei a cena -
Ste: Non è un depistaggio tipo per una sorpresa o cose simili, vero? -
Neanche ci avevo pensato. No, non credo. Mattia me l'avrebbe detto.
Ci giriamo per uscire dalla stanza, quando mi trovo davanti un volto molto familiare che mi fissa. L'incontro che non volevo fare. Subito sento addosso lo sguardo di Stephan, che aspetta solo un mio cenno per trascinarmi via. La mente si fa improvvisamente bianca, non credo di essere in grado di parlare.
Mamma: Bambina mia -
Io: Mamma.. Cosa ci fa qui? -
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Predestined || Stephan El Shaarawy
FanfictionRosso come l'amore, la passione, il sangue, l'energia. Nero come la paura, l'odio, l'aggressività, il pessimismo. Ma rosso e nero possono convivere fino a diventare un unico nuovo colore, che racchiuda le caratteristiche di entrambi? Possono due per...