E' un Venerdì mattina come tutti gli altri all'istituto tecnico di Busto Arsizio: solite lezioni, soliti professori, solita noia. Tranne che per me e Vanessa!
Domani sera c'è il derby ed oggi più che mai dobbiamo dare il massimo con le formazioni: più titolari prevediamo giusti, più secondo le nostre strampalate teorie dovremmo giocar bene e vincere facile. All'intervallo ci riuniamo intorno al mio diario, dove ormai in ogni pagina campeggiano campi disegnati a matita e nomi di calciatori ovunque.
Io: Schema solito 4-3-3? -
Vane: Sì, ormai funziona solo quello! -
Io: Abbiati, Abate, Mexes, Alex e.. Lì in fascia chi ci mettiamo? -
Vane: Mmh.. De Sciglio? -
Io: Quasi dimenticavo! -
Vane: Poi.. Montolivo, De Jong e Poli al centro e là davanti Menez, Honda... -
Io: Il Faraone, mi pare ovvio. Prima o poi dobbiamo vederli comunque. Quando farò la patente, il primo viaggio che farò sarà per andare a Milanello, giuro! Non importa se ci metteremo una vita ad arrivare, se mi si spegnerà la macchina ogni due per tre o se farò una fatica assurda a parcheggiare, ci andiamo. -
Vane: Oggi richiedo a mio papà se ci porta, tanto è sempre no! E come biasimarlo, è juventino! -
Tra una chiacchiera e l'altra finisce l'intervallo. Ultime due ore e poi a casa: economia e matematica finanziaria. Durante il tragitto verso casa immagino quando andremo a Milanello: sarà tutto bellissimo solo per il fatto che saremo lì! Nel pomeriggio mentre faccio i compiti sento il cellulare che vibra.
Chi cavolo è? Vanessa. Rispondo.
Io: Ehi, a cosa devo una chiamata? -
Vane: Ad una notizia bomba! -
Io: Quella che sto pensando? -
Vane: Se stai pensando a mio papà che ci porta, sì è quello a cui stai pensando! -
Io: Non ci credo, quando? -
Vane: Sabato mattina! Alle 8 passo da te, per le 9 siamo su! -
Io: ... -
Vane: Ci sei? Ha detto che possiamo rimanere quanto vogliamo perchè lui ha da lavorare lì.. -
Io: Mi stai dicendo che possiamo entrare? -
Vane: A quanto pare.. Dipende da che agente della sicurezza troveremo, ha detto -
Io: Ringrazialo da parte mia.. Ancora non ci credo -
Chiudo la chiamata e giro per camera mia sorridendo come un'ebete per almeno 20 minuti. I pochi giorni che ci separano dal week-end passano in un baleno e mi ritrovo a Sabato mattina.
I vestiti sono pronti sulla sedia della camera da tre giorni: jeans chiari e maglietta ufficiale del Milan con stampato sulla schiena "El Shaarawy 92". Ogni volta che la indosso mi sento un po' un fuoriclasse! Sono le 8 in punto quando sento suonare il clacson, è arrivata, si parte!
Per tutto il viaggio ripassiamo la storia dei giocatori, dove hanno giocato prima, alcune loro citazioni famose... Non si sa mai quello che potrebbe succederci, anche se probabilmente nulla e sarà già un mezzo miracolo se riusciremo a farci una foto.
Ore 8.55, siamo davanti alla cancellata verde che ci separa dai campi d'erba immensi. Dato che ancora non c'è nessuno andiamo a fare un giro dalla parte opposta. Nel campo più al riparo c'è la Primavera che si allena. Riconosciamo Calabria, Gori e Felicioli, facciamo qualche foto attraverso la siepe e torniamo davanti, al cancello, che questa volta è aperto.
Papà Vane: Ragazze, io adesso avrei da lavorare.-. Volete entrare con me o state qui ad aspettarli? -
Vane: Se non ti dispiace entriamo! -
Camminiamo incredule verso l'entrata ed i sassolini bianchi scricchiolano sotto le nostre All Star.
Michele (guardia): Mi scusi, loro non possono entrare! -
Papà Vane: Sono le mie figlie, le lascio fuori da sole?! -
Michele: Mi dispiace, ma non possono entrare. Disposizioni dall'alto -
Massimiliano (Allegri): Ciao Mihhè! Che hai da urlare di prima mattina? -
Ecco il primo. Allora è tutto vero, ci siamo riuscite.
Michele: Oh, Massi... Niente, lui è l'elettricista che abbiamo chiamato per quel problema di ricezione, ma le figlie non possono entrare! -
Massi: Quante storie... Entrate pure, tanto dovete venire solo nella hall, il vostro papà deve sistemare le prese della TV del salone principale! -
Insieme ad Allegri raggiungiamo la hall, passando sotto allo scudetto appeso all'entrata con scritto a caratteri cubitali "18". Mentre il papà di Vanessa sistema la TV, io e lei ci guardiamo intorno meravigliate da qualsiasi piccolo particolare. Sopra il camino e intorno ai divanetti in pelle rossa sono appese foto di tutti i grandi campioni del Milan, da Van Basten passando per Kaka e Shevchenko, fino ad arrivare a Gattuso e Nesta.
Papà Vane: Io ho finito... Se ci sono altri problemi non esiti a farmi chiamare! -
Massi: Perfetto, grazie... Ragazze, volete fare un giro? -
Papà Vane: Non vorremmo disturbare troppo -
Massi: Tranquilli, manca ancora più di metà squadra! Gli anziani si fanno aspettare la mattina! I giovincelli si stanno cambiando... C'è ancora un po' da aspettare! -
Papà Vane: Allora dai, facciamo un giro veloce e poi togliamo il disturbo... -
"Giro veloce", vorrei vedere se fosse a Vinovo dalla sua Juve quanto sarebbe veloce il giro. Ma non posso biasimarlo, meglio non tenere troppo tempo il nemico qui dentro.
Massimiliano ci porta a fare un giro per il centro sportivo, poi ci saluta ed usciamo. La nostra occasione di vederli da vicino sfuma quando mettiamo piede fuori dalla cancellata verde.
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Ciao, spero vi piaccia l'inizio. In realtà il papà della mia amica fa davvero questo lavoro e mi sono sempre fatta dei film mentali su questa cosa, quindi ho deciso di usarli a mio vantaggio.
- Jo.
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Predestined || Stephan El Shaarawy
FanfictionRosso come l'amore, la passione, il sangue, l'energia. Nero come la paura, l'odio, l'aggressività, il pessimismo. Ma rosso e nero possono convivere fino a diventare un unico nuovo colore, che racchiuda le caratteristiche di entrambi? Possono due per...