Capitolo 24

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Inizia a raccontare della sua prima volta a San Siro e io non posso che ascoltarlo potendo solo immaginare il turbinio di emozioni che deve aver provato in quel momento.

Ste: Mancava poco meno di mezz'ora alla fine della partita e Massimiliano mi aveva chiesto di scaldarmi. Ero pronto, ho tolto la pettorina e indossato la maglietta da partita, allacciato gli scarpini e bevuto l'ultimo sorso d'acqua. Ero a bordo campo quando Mattia mi chiama preoccupato dalla panchina. "Ste, la maglia!" Mi sono guardato pensando di aver fatto la figura di merda di essermi presentato per il cambio solo con la maglietta termica, ma invece la maglia da gara ce l'avevo. Cosa voleva? "Hai messo la maglietta con scritto T.Silva!", mi ha urlato. Mi sono allontanato da bordo campo mentre lui cercava la mia maglietta. Ho tolto quella che avevo e in effetti era di Thiago. Poi ho messo la mia, sono entrato e il resto è storia.. -

Io: Tiratela mi raccomando.. Quanto sei ritardato? -

Ste: Ehi -

Fa il finto imbronciato, ma poi si scioglie in un sorriso.

Io: Scherzo -

Ste: Buona la torta? -

Io: Una favola, grazie -

Ste: Continuiamo il film? -

Annuisco e ci rimettiamo comodi; sto per fare come facevo con Alessandro, quando gli prendevo il braccio e lo mettevo intorno a me, ma Stephan lo fa per conto suo senza che io dica niente.

Non riesco a finire di vederlo, oltre al fatto che mi fa davvero paura, il buio concilia il sonno e il petto di Stephan è un posto così bello per dormire. Mi addormento con la testa appoggiata su di lui e le nostre gambre intrecciate.

La mattina dopo solita routine: sveglia, colazione, scuola. E tutto mentre lui dorme beatamente, dovendo iniziare l'allenamento tra 3 ore. Esco dalla porta con la cartella già sulle spalle e lo sguardo svogliato, ma mentre scendo le scale mi arriva un messaggio. Chi cavolo è alle 6,30 di mattina?!

Nuovo messaggio da: Ste ♥

Ma non stava dormendo?

Lo apro: Mi manchi già x

Sorrido e torno in camera di corsa. E' seduto sul letto che si stropiccia gli occhi, devo averlo svegliato.

Io: Posso stare a casa oggi? Ti preeego -

Allungo la parola sul finale, come farebbe una bambina di 6 anni, spero si intenerisca.

Ste: E chi firma la giustifica? -

Io: Tu, come sempre -

Ste: Anche io vorrei rimanere qui al calduccio con te, ma sai che se anche mi fingessi malato dovrei comunque scendere in infermeria e mi scoprirebbero! -

Io: Ma fuori fa tanto freddo, non possiamo stare qui? -

Gli faccio gli occhioni dolci, è difficile convincerlo stamattina.

Ste: No, ti accompagno giù al gelo che sei già in ritardo -

Infila i pantaloni caldissimi versione Champions che uso solitamente io e prende la giacca. Scendiamo e in effetti c'è già il pullmino che mi sta aspettando davanti al cancello. Per fortuna scherzo spesso con l'autista e abbiamo un discreto rapporto, mi perdonerà facilmente per il breve ritardo.

Autista: In ritardo signorina :) -

Io: Eddai, pure tu! Ti ho portato un regalino per farti dimenticare il mio ritardo -

Autista: Autografo per tuo autista preferito? -

Io: Meglio, ti ho portato Stephan! -

Autista: Piacere giovane! Trattamela bene 'sta ragazza! -

Ste: Non si preoccupi, è la mia principessa! -

Gli tiro una gomitata senza farmi notare, non doveva rimanere segreto?

Autista: Possiamo fare una foto? -

Ste: Certo, non sarà un granchè visto che mi sono appena svegliato.. -

Gli scatto la foto, mentre noto che Stephan mi guarda con uno sguardo strano, molto dolce. Quasi mi imbambolo, ma una macchina che passa mi riporta alla realtà.

Io: Dai, andiamo! -

Autista: Ciao Faraone, continuate così! Forza Milan! -

Ste: Ci stiamo impegnando a vincere per voi tifosi! Ciao bellissima! -

Io: Ciao Ste! -

Mi saluta con la mano, salgo sul pulmino e mi siedo appena dietro l'autista per scherzare, come sempre.

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Thanks God, it's Friday.

Predestined || Stephan El ShaarawyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora