Capitolo 27

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Io: Aspetta un minuto e poi guarda i commenti! -

Ste: Guardo subito, tanto sono un vip avranno già commentato! -

Ricarica la pagina e i commenti sono quasi tutti da milanisti, ovviamente.

Ste: "Contento per te, ma non distrarti dal calcio!", "Siete belli ♥", "Complimenti alla fidanzata!" -

Io: L'ultimo ahahah -

Ste: Io te lo dico sempre che sei bella e non ci credi! Piuttosto, mettiamo il tuo profilo privato, appena scopriranno il tuo nome ti assalteranno! -

Io: Riapri i commenti, voglio vedere cosa dicono! -

Ste: "Finalmente un calciatore che sta con una ragazza normale, basta veline! E bravo Stephan!", "Faccia da brava ragazza, ci piaceee ;)" Basta così per oggi, troppi complimenti alla mia ragazza, potrei essere geloso e bloccarli tutti -

Io: Uhm, geloso? -

Ste: Sì, geloso -

Mi fa una linguaccia scherzosa e poi accediamo con il mio profilo. 78 richieste d'amicizia.

Io: Ma che stalker sono questi tifosi?! -

Metto il profilo privato e accetto solo due mie amiche che hanno appena fatto Facebook, poi Stephan spegne il computer e io mi accoccolo su di lui, che si mette a giocare con i miei capelli.

Io: Stasera cinema? -

Ste: Si vede che non ci siamo mai stati insieme: quando siamo andati io e Matti a vedere Paranormal Activity ho passato tutto il tempo del film a firmare autografi! Adesso chiamo, prenoto tutta la sala e ci andiamo domani -

Io: Ti porto io in un cinema serio, non ti riconoscerà nessuno! E' il vecchio cinema vicino casa mia, non ci va quasi nessuno, ma è carino -

Ste: Allora andiamo.. -

Io: Come mi vesto? -

Ste: Metti il vestito azzurro, ti sta benissimo! -

Io: Ma fa freddo con quello! -

Ste: Ti scaldo io, basta chiedere -

Mi fa un sorriso fintamente malizioso e poi scoppia a ridere. Arrossisco in circa due secondi e mi volto verso l'armadio.

Io: Va bene, ma solo perchè non stiamo fuori! -

Metto il vestito che intende lui, è azzurro con il corpetto pieno di brillantini, mentre la gonna che parte dai fianchi e arriva fino e metà ginocchio è di una tonalità leggermente più scura. Ho davvero freddo e quindi ci abbino un coprispalle nero e prendo una borsa di pelle bianca. Chiedo consiglio per le collant, ma dice che non hanno senso su questo vestito. Non hanno senso finchè non sei tu a congelarti. Lo accontento e infilo delle ballerine bianche. Riprendo il colore del vestito con l'ombretto e applico una sottile riga di eyeliner nero. Dovrebbe andare bene, non è nulla di che questa serata.

Lui semplicemente prende una delle migliaia di camicie dello sponsor che ha piegate nell'armadio e dei jeans neri, li indossa e osa anche chiedermi se sta bene. Starebbe bene anche con un sacco della spazzatura addosso. Arriviamo al parcheggio mentre mi maledico per averlo ascoltato riguardo i collant e inizio a tremare. Se ne accorge e mi stringe a lui cercando di riscaldarmi. Saliamo in macchina e faccio da navigatore fino al cinema.

Ste: Che film vediamo? -

Io: Noi siamo infinito! -

Ste: No, ti prego! Tutto, ma non quello! -

Io: C'è una sola sala, ti tocca! -

Ste: Ecco come farsi fregare dalla propria fidanzata, dovevo chiedertelo prima di partire! -

Io: Sto congelando per te, dovresti almeno concedermi il film -

Dopo 20 minuti circa arriviamo, in effetti non c'è quasi nessuno. E' il cinema in cui venivo con i miei amici delle medie e anche se sono passati quasi 5 anni, non è cambiato granchè. Le poltroncine rosse sono sempre le solite, il bar non è cambiato di una virgola e l'anziana proprietaria mi sorride ancora come una volta. Il tempo non sembra essere passato. Ricordo di averci fatto anche qualche saggio di danza, quando ancora ballavo. Davanti allo schermo usato per il cinema c'era un piccolo palco che ci facevamo volentieri bastare per ballare. Mi balzano in mente tutti gli avvenimenti felici successi qui: l'ansia quando varcavi le porte a vetri carica di tutù e costumi di scena, gli anfratti in cui ci nascondevamo a provare i trucchi delle ragazze più grandi, il profumo di tonnellate di lacca nei camerini, il suono delle scarpe da punta che rimbombava in tutta la sala quando provavamo, lo scricchiolio dei granelli di pece per non scivolare, le corse su e giù per le scale a rincorrere le bambine più piccole. E' come aver fatto un tuffo nel passato, sono venuta qui anche per questo, in fondo. Mi sento a casa in quella camera, ma volevo tornare qui da settimane, ne avevo bisogno.

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Ce l'ho fatta a scrivere un capitolo un poco più lungo, ora scappo a vedere le premiazioni del Pallone d'Oro. Io tifo Neuer, voi?

xx -G.

Predestined || Stephan El ShaarawyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora