Ora siamo veramente spaventati. Cos'ha Vanessa di tanto grave da dover tornare a casa con il primo volo disponibile?
Io: Che cavolo sta succendendo? -
Ste: Cosa vuol dire questa frase? Lo chiamo -
Io: Metti il vivavoce, per favore -
Ste: Che ansia! -
Compone il numero, mi guarda e avvia la chiamata.
Matti: Pronto, Ste! -
Ste: Perchè ve ne andate? -
Matti: Perchè Vanessa non sta bene e preferiamo tornare a casa -
Ste: Ma non si può curare qui? -
Matti: No Ste. -
Ste: Perchè? -
Matti: Perchè abbiamo bisogno di medici che parlino la nostra lingua per non capire male -
Ste: Mattia dimmi cosa succede. Siamo molto preoccupati -
In sottofondo si sente la voce tremante di Vanessa che dice un debole "Diglielo, tanto prima o poi cosa cambia?"
Matti: Probabilmente Vanessa aspetta un bambino -
Ste: ... -
Io: Co-come? -
Matti: Il medico dell'albergo ci ha detto questo, ma ripeto: vogliamo un medico che parli italiano e ci spieghi cosa sta succedendo -
Ste: Ma è sicuro? -
Matti: Non è sicuro, ma dice che è probabile -
Ste: Torniamo anche noi con voi, non possiamo divertirci sapendo che voi state passando un momento del genere -
Matti: Non è necessario, davvero -
Io: Mattia non fare storie, noi veniamo con voi -
24 ore dopo il nostro arrivo, si parte verso casa. In volo chiedo a Vanessa come sia possibile, visto che non mi ha mai raccontato niente che nemmeno si avvicinasse ad una cosa del genere.
Vane: Non lo so Sofia, non me lo so spiegare. Sto così dalla festa e io di quella sera non mi ricordo niente, lo sai. Mattia ha detto che anche lui non si ricorda molto e sappiamo solo che il mattino dopo ci siamo svegliati nella stessa camera -
Io: Lo avete già detto a qualcuno? -
Vane: No, prima vogliamo capire se è vero. Io sono spaventata a morte, era la prima volta che bevevo e guarda cosa ho combinato -
Io: Stai tranquilla, magari si è sbagliato quel medico -
Vane: Ho come la sensazione che non è così, perchè se una cosa può andar male nella mia vita, andrà male. E stupida io a pensare che Mattia potesse essere una questione diversa -
Io: Vanessa, smettila. Mattia non ha nessuna intenzione di scappare, è al tuo fianco ora e ci resterà -
Si addormenta dopo poco sulla mia spalla, bagnandola di lacrime amare. Non si merita anche questo.
Appena scesi dall'aereo ci precipitiamo tutti in ospedale. Vanessa è nella saletta con il medico, noi 3 siamo fuori ad aspettare da circa mezz'ora. Non ho mai visto Mattia così agitato: cammina avanti e indietro per il corridoio, torturandosi le mani che tremano già per conto loro.
Matti: Non sono pronto, non posso.. -
Ste: Stai tranquillo! -
Io: Magari ha qualcos'altro e il medico egiziano si è semplicemente sbagliato, può capitare -
Matti: Gliel'ho chiesto più volte, ha detto che i sintomi sono quelli -
Ste: Magari con la tua fantastica conoscenza della lingua hai capito male! -
Matti: Speriamo! Mi ci vedete con una creatura in braccio?! Io no. -
Ste: Con la tua delicatezza da elefante in una cristalleria direi di no -
I minuti sembrano non finire mai e Mattia trema sempre di più, nonostante l'abbia fatto sedere vicino a me e gli stia stringendo la mano da cinque minuti buoni.
Finalmente la porta si apre ed esce il dottore, sorridente.
Ste: Cosa vuol dire se sorride? -
X: Chi è che doveva diventare papà? -
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Ehilà! Dato che non mancano moltissimi capitoli a finire la storia, stavo pensando di tradurne una quando finisco questa, che ne pensate?
xx -G.
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Predestined || Stephan El Shaarawy
FanfictionRosso come l'amore, la passione, il sangue, l'energia. Nero come la paura, l'odio, l'aggressività, il pessimismo. Ma rosso e nero possono convivere fino a diventare un unico nuovo colore, che racchiuda le caratteristiche di entrambi? Possono due per...